Quadriennale: Croppi e Tosatti, presentano i contenuti e gli obiettivi della manifestazione

Un progetto nato e ambizioso. Ricerca, metodo e promozione le parole chiave per mettere a sistema l’arte italiana del XXI secolo

di Fabrizia Carabelli

Nella cornice dell’Acquario Romano è stato presentata la nuova programmazione 2022 – 2024 de La Quadriennale che quest’anno compie 95 anni. La Direzione Artistica dell’edizione è stata affidata a Gian Maria Tosatti, una nomina che ha fatto discutere e che arriva dopo la proclamazione di Tosatti come unico rappresentante del Padiglione Italia per il 2022.

Presenti in conferenza stampa Umberto Croppi, Presidente La Quadriennale di Roma, Gian Maria Tosatti, Direttore artistico La Quadriennale di Roma e Remo Tagliacozzo, nuovo amministratore unico dell’Acquario Romano. Assente invece Assunta Porciani, Responsabile Archivio Biblioteca La Quadriennale di Roma.

L’INTERVENTO DI UMBERTO CROPPI: I RINGRAZIAMENTI E LA RISPOSTA ALLE POLEMICHE SULLA NOMINA DI TOSATTI

Umberto Croppi è il primo a parlare con una serie di ringraziamenti all’Assessore Miguel Gotor, al Ministro Dario Franceschini e al Ministro Bonisoli, presente in sala. «è grazie a Franceschini e a Bonisoli – spiega Croppi – che la Quadriennale è stata rimessa in carreggiata ed è stata affidata al Cda e allo staff di competenza per dare alla manifestazione una nuova vita. Jas Gawronski, presente in sala, è stato presidente per breve periodo e senza risorse ma la sua tenacia ha fatto sì che lo spirito della Quadriennale venisse alimentato. Ringrazio anche – continua – la Ministra Fabiana Dadone, rappresentata dal suo coordinatore Paolo Vicchiarello. Grazie al sostegno della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali  arriveranno 600.000 euro di finanziamento che copriranno quasi due anni delle attività. Questo anniversario è un po’ atipico, sono i 95 anni della Quadriennale ma si inserisce nell’arco dei 150 anni di Roma capitale». I ringraziamenti di Croppi coinvolgono poi le collaborazioni, in particolare quella editoriale con la Treccani e il Ministero degli esteri, come partner importante nell’edizione passata e per le iniziative future».

Prima di passare la parola a Tosatti, Croppi spende due parole in merito alle polemiche che hanno accompagnato la nomina dell’artista alla Direzione artistica della Quadriennale: «Le polemiche – dice – sono segno di vitalità, sono addirittura felice che ci siano state. Del resto nella Quadriennale le polemiche in passato erano pane quotidiano, magari erano polemiche più nobili ma fanno comunque parte di un corpo vivo. La funzione e il ruolo di Gian Maria, sono stati a lungo analizzati – spiega Croppi – è stato scelto da una commissione che ha scavato fino in fondo nelle candidature». La Fondazione, infatti, non ha nel suo organico la figura del Direttore artistico, che è stata introdotta dallo scorso Cda con Sarah Cosulich. L’esposzione della Quadriennale non ha infatti un profilo definito ma viene decisa di volta in volta dai Cda. «Perché un artista? – aggiunge Croppi – non ci sono albi professionali limitanti in questo settore ma vorrei ricordare che c’era l’dea di riportare gli artisti nel cuore della quadriennale. La Quadriennale nacque grazie a un artista, Cipriano Efisio Oppo, quindi la presenza di un artista non è né stravagante né contraddittoria. Tra i 53 candidati Gian Maria aveva tutte le caratteristiche oltre al valore di essere artista».

GIAN MARIA TOSATTI: «IL RUOLO DELLA CULTURA è FONDAMENTALE, SOPRATTUTTO IN PERIODI DIFFICILI COME QUELLO CHE STIAMO ATTRAVERSANDO»

Il discorso di Gian Maria Tosatti inizia dalla situazione politica attuale, con uno sguardo verso il conflitto mondiale davanti al quale ci troviamo: «In questi giorni – esordisce Tosatti – penso spesso al senso di quello che facciamo noi che ci occupiamo di cultura in un periodo di guerra. Sto preparando la mia opera in Biennale, dove non ci saranno né il Padiglione Ucraino né quello Russo: un’evidenza assai grave. Stiamo vedendo fotografie terribili a cui non eravamo più abituati ma penso che la cultura sia l’unico strumento capace di combattere e addirittura prevenire una guerra. Anche solo il concetto di guerra ci sembra ingiustificabile. Il portavoce di Putin ha detto : c’è chi sostiene il Presidente e poi ci sono accesi dibattiti tra chi si occupa di cultura. Chi fa cultura cioè è per loro il nemico, lo è sempre stato. Ma la cultura è invece in grado di codificare la realtà, di concepire il concetto di divergenza di visione che fa sì che possa esistere la democrazia e il valore che c’è dietro. Continuare a fare il nostro lavoro è quanto mai necessario»

In periodi bui come quello che stiamo attraversando è fondamentale porci la domanda su qual è il ruolo della cultura e dei principali attori del mondo dell’arte. «Il fatto che ci siano istituzione – asserisce Tosatti – che assolvano il loro compito è importante. La Quadriennale per molti è una mostra, ma la mostra in realtà è solo un prodotto della Quadriennale. La Quadriennale è molto di più, porta avanti un lavoro di ricerca e promozione internazionale per l’arte Italiana, è una specie di cervello che riflette sull’arte. Per riflettere bisogna nutrire questo cervello ed è importante avere metodo».

TOSATTI: «AL CENTRO DELLA MIA VISIONE PER LA QUADRIENNALE C’è LA NECESSITA’ DI RACCONTARE ANCHE ALL’ESTERO L’ARTE ITALIANA DEL XXI SECOLO»

Dalla riflessione sull’importanza di mettere a sistema l’arte italiana del XXI secolo parte da un’amara considerazione piuttosto veritiera su quelli che sono stati gli studi e la critica sul tema nell’ultimo ventennio: «Mentre iniziavo il mio lavoro in Quadriennale – racconta Tosatti – mi sono trovato a parlare con diversi curatori internazionali che mi dicevano che l’arte Italiana non viene percepita all’estero, quello che arriva ancora oggi sull’arte italiana è l’Arte Povera. Che è successo nel XXI secolo? secondo me è stato un periodo d’oro per l’arte ma gli artisti sembrano muti e non abbiamo saputo raccontarli». Un’affermazione perentoria che apre gli occhi di tutti coloro che lavorano nel mondo dell’arte e che sanno bene quanto fertile sia stato l’ultimo decennio che ha visto crescere e affermarsi sul nostro territorio artisti di grandissima qualità, nuove tecniche di sperimentazione e linguaggi degni del panorama internazionale.

In questo senso il progetto di Tosatti propone di fornire un ambizioso metodo vero e proprio per colmare le lacune che ci siamo portati dietro in questi anni.

«L’elemento innovativo – spiega Tosatti – è un metodo molto preciso. Non è episodico ma tutto farà parte di un organismo interconnesso. Gli elementi sono legati tra loro e forniscono una lettura sull’arte italiana. Ricerca e promozione sono i due assi nodali. La promozione ci serve per renderle l’arte leggibile. Il pubblico deve poterci comprendere: che stanno dicendo gli artisti? A volte può sembrare che gli artisti tacciano, ma non è vero. Manca un lavoro sistematico di lettura sull’arte, una letteratura e c’è questo provoca un problema di lettura dell’arte italiana anche all’estero. ll metodo scientifico guiderà la nostra Quadriennale».

La manifestazione, infatti, è diretta da Tosatti ma conta su 22 curatori che stanno lavorando per implementare il lavoro di indagine e ricerca. «Non è la Quadriennale di Gian Maria – precisa Tosatti – ma è una squadra che porta a essere questa istituzione quello che deve essere».

Attraverso una serie di progetti di ricerca, che vanno dalla realizzazione di studio-visit in giro per l’Italia alla creazione di una rivista in sinergia con la Treccani, Tosatti presenta nel dettaglio i contenuti della manifestazione anche se in cantiere ci sono altre iniziative che verranno illustrate al pubblico nel corso dei prossimi mesi.

Un accenno finale viene fatto da Umberto Croppi in chiusura della Conferenza stampa sull’Arsenale Clementino, già da tempo oggetto di lavori di riqualificazione allo scopo di tramutarlo in uno spazio culturale e sede della Fondazione. Rallentati dal covid, Croppi lascia intendere che l’inaugurazione dello spazio è ancora lontana:«I lavori strutturali sono stati eseguiti, i tempi di realizzazione sono indefiniti ma contiamo che adesso si riprenda l’iter»

Info: www.quadriennalediroma.org

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