Rassegna stampa 27 settembre

SICUREZZA

PC2Lab. In Italia, Leonardo da tempo sta lavorando alle tecnologie abilitanti e ai concetti dei sistemi aerei di futura generazione, come quelli che confluiranno nel GCAP, e in proposito ha creato, all’interno dello stabilimento della Divisione Velivoli di Torino, un ambiente all’avanguardia, il PC2Lab (Product Capability and Concept Laboratory), frutto della combinazione tra realtà fisica e realtà sintetica/immersiva. Molto di più di un comune simulatore di scenario tattico: stiamo difatti parlando di un “laboratorio” basato sull’approccio MBSE (Model Based System Engineering), nel cui ambito raffinate simulazioni, supportate da avanzati algoritmi di IA addestrati grazie alle capacità di calcolo del supercomputer DAVINCI-1 di Genova, permettono di lavorare alla validazione dei nuovi concetti operativi ben prima di avere a disposizione un dimostratore o un prototipo volante.
Pietro Batacchi su Rid

Digital twin. Il digital twin rappresenta oggi la frontiera più avanzata della digitalizzazione e uno dei cardini della trasformazione industriale intrapresa da Leonardo. Una rivoluzione resa possibile grazie all’impiego su larga scala di tecnologie dirompenti quali il super-calcolo, il cloud-computing, l’IA. Leonardo – e il P2CLab, già pienamente integrato e efficacemente sinergico con le Research Unit dei Leonardo Labs (nati nel 2021 e focalizzati sull’innovazione di frontiera), ne è solo un esempio – sta a tal proposito sviluppando un paradigma agile di digitalizzazione dei processi di sviluppo, basato sulla possibilità di realizzare, testare e configurare il prodotto in modalità virtuale ancor prima che quest’ultimo prenda forma fisica, riducendo i costi, i tempi e i rischi legati al suo sviluppo.
su Rid

Verso l’adjunct. Leonardo prosegue negli studi sugli adjunct, velivoli non pilotati elemento fondamentale del sistema velivolo di prossima generazione, valorizzando sia le passate esperienze Alenia, sia la recente integrazione nella Divisione Velivoli del centro di eccellenza di Ronchi dei Legionari. L’obiettivo è sviluppare le funzioni di autonomia e interoperabilità e convalidarli anche tramite droni derivati dalle soluzioni proprietarie come gli aerobersagli MIRACH e gli UAV della famiglia FALCO.
su Rid

Via alla fusione. Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha dato il via libera alla fusione per incorporazione di Utm Systems e Services SRL. La fusione sarà efficace dall’1 gennaio 2025.
su Corriere della Sera e Messaggero

Fusione. Leonardo annuncia che il Consiglio di Amministrazione, oggi, ha approvato la fusione per incorporazione nella Società di UTM Systems & Servicies.
su AFFARITALIANI.IT

Leadership con Pomigliano. La Campania si conferma leader nel settore aerospaziale, con Leonardo che punta a rafforzare la propria posizione investendo nello stabilimento di Pomigliano e nell’aviazione civile, nonostante il governo italiano abbia finora trascurato questo settore rispetto allo spazio. Il webinar del Corriere del Mezzogiorno ha evidenziato l’importanza dell’ecosistema aerospaziale campano, che si distingue per il suo valore aggiunto e la stretta collaborazione con il mondo accademico e della ricerca, con un forte impatto socio-economico a livello regionale e nazionale. Leonardo si impegna anche nella formazione di talenti attraverso la Aerotech Academy, mentre altre aziende del settore, come MA Group-Magnaghi Aeronautica, si concentrano sull’innovazione e la sostenibilità, con sviluppi eco-friendly e ricerca su alimentazioni alternative come l’idrogeno
Paola Cacace su Corriere del Mezzogiorno Campania

Telespazio contro incendi e grandi frane. Telespazio ha lanciato il progetto ARIES (Advanced multi-Rat Integrated multi-sensors solution for Emergency prevention, detection and response operations) nel Fucino, con il sostegno dell’Agenzia Spaziale Europea, per prevenire incendi boschivi e frane attraverso tecnologie avanzate. Il progetto mira a integrare la connettività satellitare con sensori terrestri e l’uso di intelligenza artificiale per analizzare i dati, migliorando la gestione delle emergenze e la protezione civile. Al summit di lancio hanno partecipato rappresentanti regionali, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del Parco Regionale Velino Sirente, sottolineando l’importanza di ARIES per la sicurezza e la salvaguardia ambientale.
Pino Veri su Messaggero Abruzzo

Droni contro frane e incendi. Telespazio ha lanciato il progetto Aries in Abruzzo, utilizzando droni e intelligenza artificiale per monitorare e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, come incendi e frane, con il supporto di tecnologie avanzate e la collaborazione di enti locali e istituzioni. Il progetto, che coinvolge vari stakeholder regionali, mira a migliorare la gestione delle emergenze ambientali e la sicurezza del territorio, proponendo anche la creazione di un distretto aerospaziale regionale per rafforzare l’innovazione e la competitività nel settore
Eleonora Berardinetti su Centro

Aries. Nel centro Telespazio del Fucino è stato presentato Aries, un innovativo progetto per la lotta alle emergenze climatiche. Il progetto è cofinanziato dall’Agenzia Spaziale Europea e offrirà soluzioni per la prevenzione, il rilevamento e la gestione di emergenze legate a incendi boschivi e frane, fulcro dell’attività il Parco Velino Sirente.
su RAI 3

Spazio nuovo affare per l’Italia. L’intervista con Emilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, evidenzia come l’esplorazione spaziale sia cambiata dal primo allunaggio nel 1969 alla missione Artemis del 2026, che mira all’inclusività e alla cooperazione internazionale per stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna, in particolare al Polo Sud, ricco di risorse come il ghiaccio. La Luna è diventata un campo di innovazione e sostenibilità, con l’architettura lunare che richiede nuove tecniche come la stampa 3D utilizzando materiali in situ, e si è trasformata in un laboratorio per l’inclusione sociale, con astronauti di diversi generi, razze e abilità, come dimostra la selezione del primo astronauta con disabilità da parte dell’ESA nel 2022. Questi sviluppi non solo avanzano la scienza e l’esplorazione spaziale, ma hanno anche implicazioni per la sostenibilità e l’inclusione sociale sulla Terra
su Foglio – Inserto

Spazio nuovo terreno di battaglia. SpaceX ha chiesto alla FCC di allentare i limiti internazionali di potenza per le trasmissioni satellitari in orbita terrestre bassa, con l’obiettivo di aggiornare le regole stabilite oltre due decenni fa per evitare interferenze di segnale con i sistemi in orbita più alta. Questa mossa ha scatenato un dibattito più ampio sul dominio spaziale degli Stati Uniti, sulla concorrenza e sulla sovranità nazionale, dato che la rete Starlink di SpaceX si sta espandendo rapidamente, creando potenzialmente un quasi monopolio nelle comunicazioni satellitari. La questione riflette le tensioni di fondo sulla gestione dello spettro, sull’innovazione tecnologica e sull’equilibrio di potere nell’economia spaziale emergente, con implicazioni per la connettività e la concorrenza globali.
Yasemin Mersinoglu su Financial Times

Plato. Il programma PLATO dell’ESA, con un costo di 750 milioni di euro, mira a scoprire pianeti simili alla Terra utilizzando 26 camere per osservare oltre 200.000 stelle. Il satellite, che sarà posizionato nel punto di Lagrange L2 e lancerà nel dicembre 2026, potrebbe migliorare la comprensione della formazione e dell’evoluzione dei pianeti e dei sistemi planetari, fornendo il primo catalogo di pianeti confermati con dati dettagliati su massa, raggio ed età
Michel Cabirol su Tribune

Cosa vuole fare Musk. Elon Musk ha manifestato l’intenzione di investire in Italia in tre settori chiave: la realizzazione di una gigafactory per batterie in collaborazione con Enel, l’espansione del servizio internet satellitare Starlink per coprire le aree italiane meno servite, e la collaborazione nel settore aerospaziale, inclusa la possibilità di coinvolgere aziende italiane nella costruzione di una base lunare con SpaceX. Il governo di Giorgia Meloni è chiamato a trasformare l’interesse di Musk in investimenti concreti, affrontando sfide come l’aggregazione di piccole imprese aerospaziali e la ridefinizione di accordi esistenti per l’infrastruttura digitale. La capacità di Meloni di capitalizzare su questi progetti determinerà se l’asse con Musk porterà a risultati tangibili per l’economia italiana o rimarrà solo una promessa.
Claudio Cerasa su Foglio

Frecce tricolari. L’ addestratore di ultima generazione sarà il futuro velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori. «La scelta dell’Aeronautica Militare – ha sottolineato Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo – rafforza ancor di più l’immagine dell’M 346 quale punto di riferimento tra i velivoli da addestramento avanzato a livello internazionale. Dopo i successi già ottenuti riteniamo che possa cogliere molte altre opportunità in Europa in risposta ai nuovi requisiti espressi in molti Paesi». Nel mercato europeo dei velivoli da addestramento avanzato si prevede un potenziale di più di 400 nuovi aerei nei prossimi 20 anni, cui si aggiunge una stima di 12 miliardi di euro di investimenti nei servizi di formazione dei piloti.
su Prealpina

Boeing. Un prolungato sciopero dei lavoratori della Boeing minaccia la già fragile catena di approvvigionamento aerospaziale, con il principale fornitore, Spirit AeroSystems, che prevede di mettere in cassa integrazione il personale se lo stop si protrae, evidenziando la pressione su Boeing per raggiungere un accordo. La tensione tra Boeing e il sindacato dei macchinisti, che ha respinto un’offerta di aumento salariale ritenuta inadeguata, riflette una più ampia insoddisfazione lavorativa e potrebbe avere ripercussioni sull’intero settore, con possibili benefici per alcuni fornitori e rischi per i più piccoli.
Sylvia Pfeifer su Financial Times

Rivoluzione Airbus. Airbus ha lanciato il suo nuovo piano strategico LEAD! per affrontare le sfide della sua supply chain e incrementare la produzione di aerei, mirando a una profonda ristrutturazione organizzativa senza l’intervento di consulenti esterni. Il piano, che non prevede tagli di personale, si concentra sul miglioramento dell’efficienza operativa e finanziaria, con l’obiettivo di raggiungere le consegne previste per il 2024 e di investire in programmi futuri, nonostante la recente necessità di ridurre le stime di consegna da 800 a 770 aerei a causa di problemi persistenti nella catena di approvvigionamento.
Florine Galéron su Tribune

Made in Italy. Il mare rappresenta un aspetto fondamentale nella geopolitica mondiale e l’Italia mira a essere leader nella fornitura di tecnologie avanzate nel settore della difesa marittima. La Norvegia, che investe il 2% del suo PIL in difesa secondo gli obiettivi NATO, è alla ricerca di nuovi fornitori per rinnovare la propria flotta navale e considera l’italiana Fincantieri, grazie alla sua controllata norvegese Vard, come un potenziale candidato per la costruzione di nuove fregate. La decisione finale sulla fornitura è attesa tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con la Norvegia che non esclude fornitori esteri e valuta l’interoperabilità come requisito chiave. Inoltre, l’Italia è attiva nello sviluppo di tecnologie subacquee, partecipando a esercitazioni NATO e puntando a colmare i gap tecnologici attraverso il Polo nazionale della subacquea di La Spezia, con l’obiettivo di rafforzare le capacità operative sottomarine del Paese
Marco Battaglia su La Verita’

Economia del mare. Il governo punta a fare dell’Italia un hub strategico per il Mediterraneo, valorizzando il suo ruolo naturale nella regione e annunciando la creazione di un’agenzia per la sicurezza delle attività subacquee e una legge per regolare le attività sottomarine. Al forum Risorsa Mare, organizzato da The European House Ambrosetti, si è discusso dell’importanza della sicurezza e della difesa subacquea, evidenziando come i fondali marini siano cruciali per il traffico internet, l’approvvigionamento alimentare e le risorse minerarie. L’Italia ha già istituito il Polo nazionale della dimensione subacquea a La Spezia, coordinato dalla Marina militare, per sviluppare tecnologie e strategie di difesa e valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico subacqueo, con una particolare attenzione alla tutela ambientale.
Riccardo Verso su Messaggero

I russi monano Starlink sui droni iraniani. Ingegneri militari russi stanno potenziando i droni kamikaze iraniani Shahed-136, trasformandoli in armi più sofisticate mediante l’installazione del sistema di comunicazione satellitare Starlink di Elon Musk, migliorandone così le capacità di guida e di raccolta informazioni. Nonostante l’embargo internazionale, la Russia sembra essere in grado di procurarsi i dispositivi Starlink attraverso Paesi terzi, sfidando gli sforzi degli Stati Uniti e degli alleati di bloccare tale traffico. Questo sviluppo rappresenta un’ulteriore escalation nella guerra tecnologica innescata dal conflitto in Ucraina, con implicazioni significative per la sicurezza delle difese ucraine
su Corriere della Sera

Patto fianco Sud. Il Partito Popolare Europeo (PPE) ha tenuto una convention a Napoli per discutere la difesa comune e la sicurezza dell’Unione Europea, con un focus sul Mediterraneo, l’Africa e i Balcani, sottolineando l’importanza di investimenti strategici e una linea comune per proteggere i valori e gli stili di vita europei. Il memorandum del PPE propone l’integrazione e l’armonizzazione dei sistemi di difesa dei paesi membri, spingendo per l’autonomia europea e l’innovazione, con un fondo europeo per la difesa di 8 miliardi di euro destinato a rafforzare la cooperazione industriale e la ricerca nel settore della difesa
Lorenzo Calò su Mattino

L’arsenale di Putin. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un cambiamento nella dottrina nucleare della Russia, affermando che il Cremlino considererà l’uso di armi nucleari in risposta a un attacco massiccio con armi aeree e spaziali. L’arsenale nucleare russo è il più grande al mondo con 5.580 testate, di cui circa 1.710 sono operative, mentre le armi convenzionali russe hanno subito perdite significative, con oltre 3.000 carri armati persi dall’inizio del conflitto con l’Ucraina. La Russia sta inoltre sviluppando nuove tecnologie militari, come il missile ipersonico Zircon e droni migliorati con l’aiuto di Iran e Corea del Nord, e prevede di aumentare le sue forze armate di 180.000 unità
Giuseppe Agliastro su Stampa

Si di Biden ai missili. Israele ha lanciato nuovi attacchi in Libano, causando la fuga di circa 300.000 persone e aggravando il dramma dei siriani. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato l’invio di missili a lungo raggio e un pacchetto di aiuti per l’Ucraina del valore di 8 miliardi di dollari, mentre il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha omesso il riferimento alle armi nel comunicato del G7. Durante la visita di Zelensky a Washington, Biden ha confermato il sostegno degli USA all’Ucraina, nonostante alcune voci critiche all’interno dell’amministrazione e le posizioni contrarie di alcuni leader repubblicani e dell’ex presidente Trump.
Alberto Simoni su Stampa

Soldi e missili. Durante l’incontro con il presidente ucraino Zelensky a Washington, il presidente Biden ha promesso oltre 8 miliardi di dollari in assistenza militare, inclusi missili Joint Standoff Weapons, ma ha escluso l’uso di missili a lungo raggio per colpire all’interno del territorio russo. Zelensky ha continuato a richiedere ulteriori aiuti militari ed economici, oltre a sollecitare l’accelerazione dell’adesione dell’Ucraina all’UE e alla NATO. Nel frattempo, l’ex presidente Trump ha sorpreso annunciando un incontro con Zelensky, mentre la Casa Bianca e la vicepresidente Harris hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, criticando le posizioni di chi propone concessioni territoriali
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Armi italiane cancellate. Il governo guidato da Giorgia Meloni, ha omesso il riferimento al sostegno militare all’Ucraina nella nota finale di un incontro del G7, segnando un cambiamento nell’approccio italiano e un possibile riavvicinamento alle posizioni di Trump e Salvini. Durante l’Assemblea generale dell’ONU, Meloni ha partecipato in videocollegamento e non ha menzionato nuovi aiuti militari, limitandosi a ricordare gli aiuti già previsti, mentre il Ministero della Difesa italiano ha espresso preoccupazioni per i costi non compensati dell’impegno militare in Ucraina. Il comportamento di Meloni suggerisce un equilibrismo politico in vista delle elezioni americane, cercando di mantenere legami con il mondo conservatore americano e con figure come Elon Musk, pur gestendo le pressioni interne e internazionali.
Ilario Lombardo su Stampa

In arrivo la seconda batteria di Samp-T. L’Italia fornirà all’Ucraina una seconda batteria del sistema missilistico di difesa aerea Samp-T, che sarà operativa già dalla prossima settimana, dopo che la prima era stata consegnata subito dopo l’inizio dell’invasione russa. Il sistema, sviluppato in un programma congiunto Italia-Francia, è uno dei più avanzati al mondo e ha un costo elevato, con una singola batteria valutata intorno ai 500 milioni di euro, più i missili Aster30 per un totale di circa 700 milioni di euro. La fornitura rappresenta un impegno significativo per l’Italia e la Francia, che si trovano a ridurre la propria copertura antiaerea per supportare l’Ucraina
su Stampa

Ucraina chiede mezzi militari, ma l’Australia li vende online. L’Ucraina ha richiesto mezzi militari dismessi, ma il governo australiano ha scelto di venderli online piuttosto che donarli a Kiev per il conflitto contro la Russia. Una commissione del Senato australiano ha criticato questa scelta, suggerendo che l’equipaggiamento militare ritirato dovrebbe essere automaticamente offerto all’Ucraina, e ha chiesto la riapertura dell’ambasciata australiana a Kiev. Nonostante l’Australia abbia donato oltre un miliardo di euro in aiuti militari all’Ucraina, la decisione di vendere veicoli in disuso e smantellare elicotteri richiesti da Kiev ha suscitato delusione e critiche per la mancata solidarietà.
Filippo Merli su Italia Oggi

Med-Or. Elezioni americane impattano anche sul conflitto a Gaza. Benjamin Netanyahu (Primo ministro di Israele) spera in una vittoria di Donald Trump (ex pres. USA) e sposta l’attenzione su Hezbollah.
su TGCOM 24

Tensione a Taiwan. La Cina ha intensificato le sue attività militari vicino a Taiwan, con il test di un missile balistico intercontinentale e un aumento significativo di aerei da guerra cinesi nelle vicinanze dell’isola. Una nave da guerra giapponese, insieme a navi australiane e neozelandesi, ha attraversato lo Stretto di Taiwan, un’area contesa che Pechino considera propria, segnalando un insolito livello di coordinamento tra le forze navali alleate. Queste manovre sono state interpretate come simulazioni di attacchi da parte della Cina e come gesti di sfida da parte delle altre nazioni, aumentando le tensioni regionali e la preoccupazione per la sicurezza di Taiwan
Marco Masciaga su Sole 24 Ore

Abu Mazen, stop alle armi. Il presidente palestinese Abu Mazen, durante il suo discorso alla 79esima Assemblea Generale dell’ONU, ha ricevuto un caloroso applauso e ha esortato la comunità internazionale a fermare la fornitura di armi a Israele, accusando il paese di genocidio e di non rispettare le risoluzioni ONU. Ha affermato con fermezza che i palestinesi non lasceranno la loro terra e ha criticato gli Stati Uniti per aver usato il veto contro le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che chiedevano un cessate il fuoco a Gaza, oltre a fornire armi a Israele. Abu Mazen ha chiesto un immediato cessate il fuoco, aiuti umanitari per Gaza e il ritiro completo di Israele dai territori palestinesi.
su Stampa

Taiwan. Aziende e funzionari americani e taiwanesi stanno collaborando per sviluppare droni e tecnologie anti-drone per contrastare il dominio della Cina nel mercato dei droni e migliorare le capacità di difesa di Taiwan. Tra le preoccupazioni per la forza militare della Cina e il controllo del mercato dei droni commerciali, la partnership mira a integrare Taiwan nella catena di fornitura globale dei droni, sfruttando la sua abilità produttiva e affrontando i rischi per la sicurezza e la proprietà intellettuale.
Chien hang Amy su New York Times International Edition

Disastro Cina. La Cina ha subito un duro colpo alla sua potenza militare con l’affondamento di un nuovo sottomarino nucleare di classe Sui durante le fasi di installazione nel cantiere navale di Wuchang, vicino a Wuhan, e il ritardo del lancio del bombardiere stealth Xian H-20, previsto per il salone aerospaziale di Zhuhai. Il sottomarino, che avrebbe dovuto rafforzare il controllo cinese sul Pacifico, è affondato per cause sconosciute e potrebbe richiedere un lungo lavoro di recupero, mentre il bombardiere H-20, atteso da anni e promosso dalla propaganda cinese, non è ancora pronto per il volo. Questi intoppi evidenziano problemi nella gestione interna delle forze armate cinesi e nelle loro industrie militari, che potrebbero rallentare l’espansione della flotta subacquea cinese e la loro capacità di competere con gli Stati Uniti nel campo dei bombardieri stealth.
Mirko Molteni su Libero Quotidiano

Prospettive per l’indotto. Alla Spezia, nei primi sei mesi del 2024, si è registrato un incremento di 171 contratti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2023, con un aumento significativo delle assunzioni nelle aziende con oltre 100 dipendenti, segnalando un trend positivo nell’occupazione, soprattutto nei settori della difesa, armiero e nautica. I dati dell’Osservatorio INPS evidenziano un circuito virtuoso di crescita economica e occupazionale, con le grandi aziende che giocano un ruolo chiave nello sviluppo di una filiera produttiva e nella creazione di posti di lavoro qualificati. Nonostante la crescita generale, esistono sfide da affrontare, come la necessità di risolvere vertenze aperte e di garantire prospettive per l’indotto, con l’obiettivo di mantenere un tessuto economico-imprenditoriale in salute e in espansione
su Secolo XIX La Spezia

Superjet. L’assessore allo Sviluppo economico di Venezia, Simone Venturini, ha incontrato i lavoratori di Superjet International a Tessera, affrontando la crisi aziendale causata dalle sanzioni alla Russia e dal conflitto in Ucraina. L’azienda attende l’approvazione della cessione delle quote a un nuovo socio estero entro il 31 ottobre per evitare la chiusura dello stabilimento, situazione che metterebbe a rischio 140 famiglie e il know-how industriale locale. Venturini sottolinea l’importanza del rilancio di Superjet per l’economia locale e nazionale, evidenziando che il piano di rilancio potrebbe creare centinaia di posti di lavoro qualificati
su Nuova Venezia

Salvare l’auto italiana. Il segretario della Fiom, Michele De Palma, sottolinea l’urgenza di una politica industriale nazionale ed europea per salvare l’industria automobilistica italiana, messa in crisi dalle strategie di riduzione produttiva di Stellantis e dalla mancanza di azioni concrete da parte di Roma e Bruxelles. Sindacati uniti hanno indetto uno sciopero per difendere l’occupazione, mentre il governo italiano e l’UE sono criticati per non aver affrontato adeguatamente le crisi di settori strategici e per non aver colto l’importanza dell’industria manifatturiera. De Palma evidenzia che, per essere competitivi, è necessario un approccio che vada oltre la produttività, puntando sull’innovazione e sulla collaborazione tra imprese e Stati. Infine, esprime preoccupazione per la situazione dell’automotive e dell’acciaio in Italia, sottolineando la necessità di investimenti e politiche che non scarichino i costi della transizione sui lavoratori.
Gloria Riva su Espresso

La crisi colpisce l’Ovest. La crisi dell’automotive sta mettendo a dura prova la zona ovest di Collegno, con tensioni dovute alla transizione verso la produzione di veicoli elettrici e alle incertezze del mercato. Nicola Baglivi di ManEvotech ha richiesto un incontro urgente con le autorità locali per discutere la situazione critica del settore e sollecitare l’istituzione di un tavolo di crisi. L’assessore al lavoro Garruto e il responsabile Mobilità Casciano concordano sulla necessità di azioni sinergiche per salvaguardare il settore automotive locale, sottolineando l’importanza di coinvolgere attori nazionali come Leonardo e Finmeccanica-Fincantieri per supportare l’industria.
su Luna Nuova

Pannelli per Fincantieri. Fincantieri ha avviato una significativa trasformazione ecologica installando trentamila pannelli fotovoltaici sui tetti dei suoi nove siti produttivi italiani, in collaborazione con Renovit, per ridurre le emissioni di gas serra e ottimizzare i consumi energetici. L’azienda, guidata da Pierroberto Folgiero, punta a una maggiore efficienza operativa e sostenibilità, con investimenti anche nella digitalizzazione e nella sicurezza dei lavoratori, mentre procede con la costruzione di nuove navi per la Marina Militare. Il programma prevede la costruzione di quattro unità, più altre due in opzione, con la consegna della prima prevista per il 2027. Il valore complessivo delle prime 4 navi, contrattualizzate da Orizzonte Sistemi Navali, joint venture tra Fincantieri (51%) e Leonardo (49%), è di quasi 1, 2 miliardi.
su Nuova Venezia

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Piano per la Ue. Il governo si appresta ad approvare un Piano strutturale di bilancio che prevede una crescita economica dell’1% e un deficit sotto il 3% entro il 2027, con un miglioramento delle previsioni per il 2024 grazie a un aumento delle entrate fiscali. Il deficit di quest’anno potrebbe scendere al 3,7%, con una crescita del PIL che potrebbe raggiungere l’1,2% nei prossimi due anni. Il debito pubblico è previsto in aumento a causa dei crediti di imposta, ma il maggior gettito fiscale di quest’anno dovrebbe essere strutturale e contribuire a finanziare sgravi fiscali e misure di sostegno al lavoro. In parallelo, il Consiglio dei ministri varerà una riforma per gestire meglio i flussi di manodopera straniera, con più “click day” all’anno e limiti alle richieste delle imprese.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Trattativa. Palazzo Chigi sta negoziando con le banche per ottenere un contributo di solidarietà, utilizzando crediti fiscali per sostenere l’economia reale. Le discussioni si concentrano su tre aree principali: la dilazione dei crediti d’imposta (Dta), l’anticipo dei versamenti dei sostituti d’imposta e l’utilizzo degli F24. Gli analisti ritengono che queste misure non avranno un impatto significativo sui bilanci delle banche. Nel frattempo, il Piano di bilancio del governo prevede una crescita del PIL dell’1% nel 2024 e una riduzione del deficit al 3,2% nel 2025. Il ministro dell’Economia Giorgetti sottolinea l’importanza di non gravare il debito pubblico sulle future generazioni, in particolare a causa del Superbonus.
Luca Monticelli su Stampa

Divisi su Draghi. Il confronto tra i governi europei sul piano di Mario Draghi per la competitività dell’UE ha messo in luce divisioni significative, soprattutto tra i Paesi dell’Est e quelli occidentali. Mentre tutti concordano sulla necessità di agire con urgenza, le opinioni divergono su come raggiungere gli obiettivi, con alcuni che spingono per liberalizzazioni e altri per un approccio più statalista, e dibattiti sul ruolo del nucleare e su come finanziare i 800 miliardi di euro necessari per la competitività europea. Il rapporto Draghi è stato criticato per non aver coinvolto le capitali europee e per un presunto focus eccessivo sull’Occidente. Un non-paper firmato da venti Paesi, esclusi Italia, Francia e Spagna, chiede azioni immediate per ridurre gli ostacoli al commercio transfrontaliero, evidenziando ulteriori divisioni tra gli Stati membri.
Marco Bresolin su Stampa

Transizione. L’Italian Energy Summit 2024 ha messo in evidenza l’importanza della transizione energetica verso l’efficienza e l’uso del nucleare, con l’Europa che si adatta alla riduzione della dipendenza dal metano russo e punta su fonti alternative come il gas azero. Con 5.600 partecipanti, l’evento ha sottolineato la necessità di un mix energetico che includa tutte le tecnologie, inclusa l’energia nucleare, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità senza trascurare l’aspetto economico. Il governo italiano ha confermato l’impegno per una legge sul nucleare entro il 2025, mentre le aziende del settore, da Ansaldo Energia a Enel, si preparano a sostenere un’industria capital intensive. L’evento ha anche evidenziato l’importanza dell’integrazione dei mercati energetici europei e la necessità di investire in innovazione e infrastrutture per supportare la crescita delle rinnovabili e la decarbonizzazione
Celestini Dominelli su Sole 24 Ore

Mezza Ue sta con noi. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha proposto un piano per anticipare la revisione delle normative sulle emissioni di CO2 delle auto al 2025, anziché al 2026, per ridurre l’incertezza per imprese e consumatori. Durante un incontro del Consiglio UE, Urso ha trovato consenso da diversi Paesi, tra cui Germania e Spagna, sulla necessità di un intervento immediato, pur mantenendo il target del 2035 per lo stop ai motori endotermici. L’associazione dei costruttori di auto europea (Acea) supporta la richiesta italiana, evidenziando il rischio di pesanti sanzioni per le aziende. Urso sottolinea anche l’importanza di investimenti produttivi e di una transizione ecologica sostenibile, con una particolare attenzione alla siderurgia e alla necessità di mantenere i rottami ferrosi in Europa per supportare la tecnologia green
Claudio Antonelli su La Verita’

Acciao italiano in trincea. Durante l’assemblea annuale di Federacciai a Vicenza, il presidente Antonio Gozzi ha lanciato un allarme riguardo le sfide che l’industria siderurgica italiana sta affrontando, in particolare i costi energetici elevati e la crescente domanda di rottame. Gozzi ha evidenziato la necessità di un cambio di passo da parte dell’Unione Europea per garantire la sopravvivenza del settore, sottolineando l’importanza di una politica energetica armonizzata e la tutela del rottame come risorsa strategica. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha condiviso queste preoccupazioni e ha chiesto neutralità tecnologica per evitare la desertificazione industriale. Federacciai sta lavorando su progetti propri per ridurre l’impatto ambientale e sta esplorando collaborazioni per l’energia nucleare e rinnovabile, mentre il governo italiano considera il nucleare come un’opportunità per il futuro energetico del Paese.
Matteo Meneghello su Sole 24 Ore

Export. Le imprese italiane hanno registrato un notevole aumento delle esportazioni dopo la pandemia, raggiungendo il sesto posto nel commercio mondiale nonostante il crescente protezionismo globale. Matteo Zoppas, presidente dell’ICE, rimane cautamente ottimista riguardo alla capacità dell’industria italiana di affrontare le sfide, nonostante le difficoltà in alcuni settori come l’auto e la moda, e vede potenziale di crescita in altri, come l’agroalimentare. L’ICE si impegna a supportare le imprese italiane, promuovendo la strategia della “goccia cinese” per superare le barriere protezionistiche che sono aumentate significativamente negli ultimi anni. Zoppas evidenzia l’importanza delle fiere come luogo di incontro tra domanda e offerta e come strumento per aprire nuovi mercati, sottolineando l’integrazione tra metodi tradizionali e nuove tecnologie nel commercio internazionale
Stefano Cingolani su Foglio – Inserto

Tagli Bce anticipati. Gli analisti e i mercati prevedono tagli dei tassi da parte della BCE a causa di segnali di debolezza economica nell’Eurozona e rischi di inflazione sotto il 2%. La probabilità di un taglio dei tassi a ottobre è ora vista al 65%, con aspettative di un calo complessivo di 50 punti base entro dicembre. Banche come HSBC e Schroeders prevedono riduzioni imminenti, mentre Deutsche Bank non esclude un taglio dello 0,5% a dicembre. La situazione economica europea è complicata, con la Germania che affronta difficoltà a causa della precedente dipendenza dall’energia russa e dal commercio con la Cina. Isabel Schnabel della BCE ha espresso preoccupazione per la crescita stagnante e segnali di deterioramento nel mercato del lavoro, mentre la BCE pianifica un’analisi del rischio di controparte nel 2025 in risposta a crisi come quella di Archegos
Francesco Ninfole su Mf

Oro record. Nel 2024, il prezzo dell’oro ha raggiunto il suo massimo storico per la trentesima volta, toccando i 2.685,42 dollari l’oncia, un fenomeno che si era verificato con tale frequenza solo nel 1979 e nel 2011. Nonostante alcuni analisti prevedano una possibile correzione a breve termine, le maggiori banche d’affari non si aspettano un’inversione di tendenza nei prossimi mesi. Il rialzo dell’oro, che ha superato il 30% dall’inizio dell’anno, è stato stimolato dal primo taglio dei tassi da parte della Fed e da una serie di stimoli in Cina. Le previsioni rimangono rialziste, con banche come JP Morgan e Citi che prevedono che il prezzo del lingotto supererà i 2.800 dollari l’oncia entro il prossimo anno, mentre BofA non esclude che possa raggiungere i 3.000 dollari
Sissi Bellomo su Sole 24 Ore

Un piede in recessione. La Germania si avvicina alla recessione con una previsione di calo del PIL dello 0,1% nel 2024, seguito da una ripresa debole nel 2025 con una crescita stimata solo dello 0,8%. I principali istituti economici tedeschi hanno rivisto al ribasso le loro stime, citando sfide strutturali come la decarbonizzazione e la digitalizzazione, oltre a criticare l’incertezza politica del governo. L’industria tedesca è sotto pressione, affrontando problemi come i costi energetici elevati e la mancanza di lavoratori qualificati. La Bundesbank e altri economisti sperano in una ripresa graduale, nonostante le previsioni di contrazione nel breve termine e un’inflazione che dovrebbe rallentare al 2,2% nel 2024
Gianluca di Donfrancesco su Sole 24 Ore

Scossa alle borse dalla Cina. La Cina sta considerando una massiccia iniezione di liquidità nelle sue banche statali e misure di sostegno alle famiglie per rilanciare l’economia, che potrebbe includere fino a 142 miliardi di dollari per stimolare i consumi e l’industria. Queste mosse seguono i recenti tagli dei tassi d’interesse e hanno portato a un forte rialzo delle borse cinesi, con un incremento settimanale del 9,4%. L’effetto positivo si è esteso anche ai mercati europei, in particolare nel settore del lusso e tecnologico, con l’Eurostoxx 50 che ha guadagnato il 2,35%. Le azioni di grandi marchi del lusso come LVMH, Hermes e Swatch hanno registrato significativi aumenti, beneficiando direttamente della nuova liquidità cinese.
Vito Lops su Sole 24 Ore

Sauditi pronti a diminuire la produzione. L’Arabia Saudita sta valutando di abbandonare l’obiettivo di un prezzo del petrolio di 100 dollari al barile e si sta preparando ad aumentare la produzione, indicando un cambiamento verso l’accettazione di prezzi del petrolio più bassi per un periodo più lungo. La decisione del regno è dettata dal desiderio di riguadagnare quote di mercato, nonostante il potenziale impatto sul suo bilancio, mentre cerca metodi di finanziamento alternativi per sostenere la sua economia. Questo cambiamento strategico arriva dopo anni di tagli alla produzione da parte dei membri dell’OPEC+, guidati dall’Arabia Saudita, per mantenere alti i prezzi del petrolio, ma ora si trova ad affrontare la pressione dell’aumento dell’offerta da parte dei Paesi non-OPEC e della domanda contenuta, in particolare da parte della Cina.
Tom Wilson su Financial Times

Auto e sfida politica. Il costruttore automobilistico cinese Dongfeng sta valutando un investimento produttivo in Italia, con contatti diretti tra Pechino e Roma. Tuttavia, gli Stati Uniti pongono restrizioni sulle tecnologie, complicando i piani di espansione europea di Dongfeng. Le condizioni imposte dalla Cina per l’investimento includono richieste strategiche, come un ruolo per Huawei nelle infrastrutture di telecomunicazione italiane e una collaborazione sull’intelligenza artificiale. Nonostante la pressione cinese, l’Italia ha mantenuto la sua posizione a favore delle tariffe UE sui veicoli cinesi, con la questione che potrebbe essere discussa all’Organizzazione mondiale del commercio. Il progetto di Dongfeng in Italia appare incerto, con la possibilità che porti a centri di assemblaggio di componenti a basso valore aggiunto, evitando i dazi europei
Federico Fubini su Corriere della Sera

Gigafactory più vicina. Stellantis è in trattative avanzate per costruire la più grande gigafactory di batterie in Spagna, a Figueruelas, Saragozza, con un investimento di 3 miliardi di euro e in partnership con la cinese Catl. Il progetto attende ulteriori aiuti di Stato e una soluzione alle controversie sui dazi europei sulle auto elettriche cinesi. Un evento di gala a Saragozza l’8 ottobre potrebbe essere l’occasione per annunciare nuovi incentivi statali. Nonostante il rallentamento dei progetti in Italia e Germania, la collaborazione con Catl potrebbe favorire la realizzazione dello stabilimento spagnolo. Stellantis, guidata da Carlos Tavares, potrebbe puntare sulla Spagna per la sua strategia di elettrificazione, nonostante l’incertezza generale sul settore e la recente cancellazione di un accordo con Orano per il riciclaggio delle batterie.
Anna Rocco su Mf

Rivoluzione AI. Durante l’Italian Tech Week a Torino, John Elkann, AD di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari, e Sam Altman, cofondatore di OpenAI, hanno discusso il futuro dell’innovazione e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla vita quotidiana. Elkann ha sottolineato l’importanza di lavorare con talenti per evolvere le aziende, mentre Altman ha ribadito il potenziale rivoluzionario dell’AI e la necessità di energia sostenibile per il progresso. Hanno anche affrontato temi come la crescita aziendale, la responsabilità imprenditoriale e l’importanza di rimanere focalizzati durante i cambiamenti. Nonostante le voci di una ristrutturazione in OpenAI, Altman ha chiarito che si tratta solo di un normale turnover del personale. Entrambi gli imprenditori hanno espresso ottimismo per il futuro, sottolineando la necessità di innovazione e crescita sostenibile
Claudia Luise su Stampa

A scopo di lucro. OpenAI, inizialmente una società no-profit dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale per il bene comune, sta cambiando la sua struttura aziendale per diventare una società a scopo di lucro. Il CEO Sam Altman otterrà il 7% delle quote e punta a raccogliere 6 miliardi di dollari di finanziamenti per raggiungere una valutazione di 150 miliardi di dollari. Questa trasformazione è vista come necessaria per raggiungere l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI), ma ha portato a dimissioni significative all’interno dell’azienda, tra cui quella di Mira Murati. La controversia sulla nuova direzione di OpenAI ha anche coinvolto il co-fondatore Elon Musk, che ha criticato la deviazione dalla missione originale dell’azienda. Nel frattempo, OpenAI continua a espandere la sua presenza commerciale, inclusa una partnership con Apple per l’intelligenza artificiale su iPhone.
Biagio Simonetta su Sole 24 Ore

Monopolio in pericolo. Google, il gigante della ricerca online, è stato accusato negli Stati Uniti di detenere un monopolio illegale, una situazione che potrebbe essere scossa dall’ascesa dell’intelligenza artificiale (IA). La tecnologia IA, con esempi come ChatGPT, offre interazioni più naturali e risposte personalizzate, sfidando il modello tradizionale di ricerca basato su link di Google. Nonostante Google paghi miliardi per rimanere il motore di ricerca predefinito su dispositivi Apple, le nuove tecnologie IA potrebbero cambiare il comportamento degli utenti e il modo in cui accedono alle informazioni. Google risponde a queste sfide con innovazioni come NotebookLm e difende il suo modello di business, ma le sfide legali e la concorrenza emergente basata sull’IA potrebbero ridefinire il futuro della ricerca online e della pubblicità digitale
Marco Montemagno su Espresso

Meta entra in Esselux. Mark Zuckerberg, fondatore di Meta (precedentemente Facebook), ha confermato un investimento simbolico in Essilux, rafforzando così la partnership industriale con il gruppo italiano. Meta, valutata 1.400 miliardi di dollari, potrebbe acquisire circa il 5% di Essilux, diventando il secondo azionista industriale dopo Delfin. In un’intervista a The Verge, Zuckerberg ha delineato la visione di trasformare Essilux da leader mondiale nel settore degli occhiali a una delle principali imprese tech globali, con la potenzialità degli occhiali smart di sostituire i cellulari. L’alleanza tra Meta ed Essilux si estenderà ai 150 marchi di quest’ultima, con Essilux che investe anche nel welfare aziendale e nella gestione del servizio di ristorazione per i propri dipendenti in Italia.
Daniela Polizzi su Corriere della Sera

Unicredit. Bettina Orlopp, attuale direttrice finanziaria di Commerzbank, si appresta a diventare la nuova amministratrice delegata della banca tedesca, succedendo a Manfred Knof. Prima del suo insediamento, Commerzbank ha rivisto al rialzo i propri obiettivi finanziari, puntando a un utile netto di 3 miliardi di euro entro il 2027 e prevedendo di distribuire oltre il 90% di tale profitto agli azionisti tra il 2025 e il 2027. Questo annuncio ha portato a un forte aumento del valore delle azioni di Unicredit e Commerzbank in borsa. Inoltre, si è tenuto un incontro tra i manager di Unicredit, guidati da Andrea Orcel, e Commerzbank per discutere di numeri e strategie, segnando un possibile avvicinamento tra le due banche nonostante le tensioni politiche e le diverse reazioni in Italia e Germania
Francesco Spini su Stampa

Mini reattori in manovra chiede Orsini. Il governo italiano ha fissato una scadenza per ricevere offerte avanzate per l’acquisto del 100% dell’Ilva entro Natale, con l’obiettivo di concludere l’operazione entro il 2024. Durante un vertice a Palazzo Chigi, è stata decisa l’invio di una lettera di procedura ai 15 soggetti interessati, con la possibilità di formare alleanze tra di loro. Finora, solo tre soggetti hanno mostrato interesse per l’intero gruppo Ilva. Nel frattempo, il presidente di Federacciai ha evidenziato la necessità per l’Italia di affrontare il problema dei costi energetici per diventare leader nell’acciaio green, mentre il presidente di Confindustria ha sollecitato il governo a sperimentare il nucleare per mantenere la competitività delle imprese italiane.
su Messaggero

Ristrutturare la flotta. Problemi alla Boeing e all’aeroporto di Monaco costringono Lufthansa a riprogrammare. Il capo della Lufthansa Carsten Spohr difficilmente riesce a nascondere la sua frustrazione: non ha potuto riferire nemmeno una buona notizia, in particolare sull’aereo a lungo raggio 777X della Boeing: “Ufficialmente gli aerei dovrebbero arrivare alla fine del 2025. Nessuno internamente ci crede più – non a Lufthansa, e, probabilmente non alla Boeing”
Jens Koenen su Handelsblatt

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Israele va avanti. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto una proposta di tregua avanzata da Stati Uniti e Francia, continuando le operazioni militari contro Hezbollah, inclusa l’uccisione di Mohammed Hussein Surur, capo dei droni dell’organizzazione. La proposta di cessate il fuoco, sostenuta da vari Paesi e discussa alle Nazioni Unite, mirava a fermare i combattimenti tra Hezbollah e Israele e a raggiungere una tregua più duratura. Nonostante la pressione internazionale per un cessate il fuoco, Netanyahu ha insistito sulla prosecuzione della forza militare fino al raggiungimento degli obiettivi di Israele. Gli scontri, che includono lanci di razzi e bombardamenti aerei, hanno provocato numerose vittime e continuano nonostante gli sforzi diplomatici.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Ostaggio. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è sotto la pressione dell’ala più estremista della sua coalizione di governo, con il ministro Ben-Gvir che ha minacciato di uscire dalla coalizione e il ministro Smotrich che insiste per continuare le operazioni militari fino alla distruzione di Hezbollah. Netanyahu, durante un viaggio negli Stati Uniti, ha ritrattato una promessa fatta ai diplomatici americani di considerare un cessate il fuoco, dopo che il documento relativo è stato diffuso e ha provocato reazioni negative dai suoi alleati ultranazionalisti. Nonostante gli sforzi diplomatici e le proposte di tregua da parte di Francia e USA, il governo israeliano continua i preparativi per un’eventuale invasione di terra in Libano, con l’ipotesi più probabile di un attacco da parte delle forze speciali israeliane. Questa situazione è complicata dal ricordo dell’occupazione israeliana nel Sud del Libano, considerata il “Vietnam” di Israele, e dalle avvertenze di alcuni esperti che un intervento massiccio non è necessario per raggiungere gli obiettivi militari e diplomatici.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Sostegno a Kiev. Il ministro della Difesa britannico John Healey, insieme al segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin e al vice primo ministro australiano Richard Marles, ha confermato il sostegno di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia all’Ucraina contro l’aggressione russa durante un vertice trilaterale Aukus a Londra. Il summit, che si è tenuto in un contesto di crescente insicurezza globale, ha anche affrontato temi come il conflitto israelo-palestinese e la guerra nella Striscia di Gaza. I tre paesi hanno ribadito l’impegno per la stabilità e la sicurezza nell’Indo-Pacifico e hanno confermato la collaborazione militare, inclusa la cooperazione nello sviluppo di sottomarini a propulsione nucleare e tecnologie come l’intelligenza artificiale e le armi ipersoniche.
su Stampa

Bibi, no alla tregua. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato la proposta di tregua a New York, insistendo sulla prosecuzione dell’offensiva contro Hezbollah, nonostante le pressioni interne e internazionali. Il suo discorso all’ONU è atteso con grande interesse, mentre continuano i raid su Beirut, con l’uccisione di figure chiave di Hezbollah. Alcuni ottimisti credono che una tregua non permetterebbe a Hezbollah di rafforzarsi, ma i pessimisti vedono un ripetersi di dinamiche già viste a Gaza. Gli Stati Uniti sperano di collegare un cessate il fuoco al Nord con uno a Gaza, mentre Israele si prepara per un’eventuale invasione di terra. La situazione rimane tesa, con attacchi continui su entrambi i fronti e la minaccia di una guerra su vasta scala che potrebbe avere conseguenze devastanti per la regione.
Fabiana Magrì su Stampa

Sfidando Biden. Israele ha intensificato i suoi attacchi aerei contro un comandante di Hezbollah a Beirut e lungo il confine Libano-Siria, ignorando gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti e della Francia per un cessate il fuoco. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la determinazione a proseguire l’offensiva, nonostante le critiche interne e la proposta di tregua sostenuta da molteplici nazioni. Gli attacchi hanno provocato vittime e spostamenti di popolazione, aumentando la preoccupazione per un possibile allargamento del conflitto regionale
Felicia Schwartz su Financial Times

Ma i mediatori Usa non si arrendono. La proposta di una tregua di 21 giorni tra Israele e Libano è ancora in discussione, con la diplomazia internazionale, guidata dagli USA e dalla Francia, che lavora per risolvere il conflitto scatenato dall’attacco di Hezbollah l’8 ottobre. Gli Stati Uniti cercano garanzie di sicurezza durature per permettere agli sfollati israeliani di ritornare a casa. Il governo israeliano, compreso il leader dell’opposizione Lapid, sembra unito nel voler sfruttare l’occasione per risolvere la questione con i miliziani sciiti. Tuttavia, il leader di Hamas, Yahya Sinwar, spera in un conflitto più ampio e potrebbe accettare un accordo su Gaza se vede che non può allargare il conflitto. Le discussioni includono anche la situazione a Gaza, con gli USA che ritengono una tregua nella regione essenziale per evitare un’escalation regionale.
Alberto Simoni su Stampa

Iran e Hezbollah. L’Iran ha cercato di rassicurare Hizbollah del suo sostegno nonostante l’apparente moderazione nel conflitto con Israele, mentre il nuovo presidente di Teheran, Masoud Pezeshkian, cerca di riallacciare i rapporti con l’Occidente e di rilanciare l’accordo nucleare del 2015. I sostenitori di Hezbollah si sentono abbandonati dalla mancanza di un intervento diretto dell’Iran, mentre la leadership iraniana insiste che si tratta di un cambiamento tattico e non strategico, volto a evitare la guerra e ad aprire un dialogo con l’Occidente. Nonostante la tensione e i recenti attacchi israeliani, tra cui l’assassinio del leader di Hamas a Teheran e l’interruzione delle comunicazioni di Hezbollah, l’Iran sta mantenendo una politica di contenimento, anche se altri gruppi dell’“asse della resistenza” potrebbero ancora agire in modo indipendente.
_ Andrew England su Financial Times_

Il cavallo di Troia. L’operazione di cyberterrorismo denominata “Operazione Cavallo di Troia” attuata dal Mossad contro Hezbollah. Attraverso l’esplosione simultanea di 2600 cercapersone, l’azione ha esposto e colpito duramente la rete di dirigenti dell’organizzazione sciita libanese. L’attacco ha causato 37 morti e 2300 feriti, scatenando il panico e la distruzione. In risposta, Hezbollah ha lanciato missili verso Israele, provocando ulteriori vittime e sfociando in un grave scontro che prelude a un conflitto più ampio. L’articolo rivela anche una serie di operazioni clandestine israeliane contro l’Iran e i suoi alleati, sottolineando la superiorità tecnologica di Israele e la vulnerabilità di Hezbollah.
Daniele Mastrogiacomo su Espresso

Kursk, 15 mila in trincea. Nel Donbass, i soldati ucraini continuano a resistere nonostante la pressione militare russa e le perdite significative subite da entrambe le parti. Circa 15.000 soldati ucraini sono trincerati a Kursk, fronteggiando circa 40.000 russi, mentre le forze di Mosca avanzano lentamente, con guadagni territoriali limitati ma costanti. La situazione sul campo riflette la stanchezza e il pessimismo di molti ucraini, compresi i soldati e i civili, che iniziano a considerare la possibilità di un compromesso. L’intelligence ucraina segnala movimenti di truppe russe a Zaporizhzhia, aumentando la preoccupazione per possibili nuovi attacchi verso il centro-sud dell’Ucraina. Nel frattempo, i bombardamenti russi continuano a colpire infrastrutture critiche, come la stazione ferroviaria di Sumy, aggravando la situazione umanitaria e logistica del paese
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Soldati inadatti. I comandanti ucraini riferiscono che le nuove truppe di prima linea, spesso più anziane e prive di esperienza di combattimento, subiscono un alto tasso di perdite e sono mal preparate per il combattimento, con conseguenti ritiri e preoccupazioni sulla capacità dell’esercito di sostenere la lotta. Nonostante la valorosa difesa e i successi dell’Ucraina contro le forze russe, i problemi sistemici legati all’addestramento e al morale stanno causando sfide significative, con molti nuovi coscritti che diventano rapidamente vittime o subiscono gravi traumi psicologici.
Christopher Miller su Financial Times

Al vostro fianco. Durante l’incontro alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha assicurato il suo sostegno all’Ucraina, affermando che la Russia non vincerà la guerra. Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di oltre otto miliardi di dollari, incluso l’invio di armi sofisticate. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato per il sostegno e ha discusso il suo “Piano per la Vittoria”, che include l’obiettivo di un ingresso nella NATO e l’uso di arsenali occidentali a lungo raggio. Tuttavia, ci sono preoccupazioni a Washington e tra gli alleati riguardo a possibili escalation della crisi. Biden ha inoltre convocato un vertice del gruppo di contatto pro-Kiev per ottobre in Germania, con la partecipazione di 50 nazioni, per coordinare ulteriormente gli sforzi a sostegno dell’Ucraina
Marco Valsania su Sole 24 Ore

Salvini per Orban e AfD. Matteo Salvini, leader della Lega, ha aperto al dialogo con il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), sottolineando l’importanza di non isolare un terzo della popolazione che ha espresso consenso per idee diverse da quelle di sinistra. Durante un incontro con la stampa estera, ha difeso il premier ungherese Viktor Orbán e ha espresso la speranza che il semestre di presidenza ungherese dell’UE porti pragmatismo e concretezza. Salvini ha anche affrontato il tema del suo processo Open Arms, dichiarando che rimarrà in carica indipendentemente dall’esito del giudizio, che spera sia di assoluzione. Infine, Luca Toccalini, deputato della Lega, ha annunciato la sua candidatura a segretario della Lega lombarda, sfidando il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo
Cesare Zapperi su Corriere della Sera

Stato inadatto. Keir Starmer, rivolgendosi alla nazione, ha sottolineato la necessità di far accettare all’opinione pubblica compromessi difficili per il bene comune, sostenendo la necessità di uno Stato attivo che intervenga per cambiamenti positivi, tra cui riprendere il controllo delle ferrovie e investire in politiche verdi. Tuttavia, le conversazioni con i ministri laburisti rivelano che l’apparato statale britannico non è adeguatamente attrezzato per gli ambiziosi piani di Starmer, con problemi che vanno dalla scarsa infrastruttura informatica alla debolezza della gestione tra i vari dipartimenti. Per realizzare gli obiettivi del partito laburista, come il miglioramento del welfare e la costruzione di nuove case, il governo deve prima affrontare i problemi di fondo di una burocrazia sottofinanziata e poco efficiente.
Robert Shrimsley su Financial Times

Non più consigliere onnipotente. Il presidente francese Emmanuel Macron è costretto a rivedere la propria posizione di potere e a riorganizzare il suo gabinetto a seguito della sconfitta alle elezioni legislative, che ha trasferito parte dell’autorità dall’Eliseo al governo e al Parlamento, segnando una riduzione della sua influenza politica. Mentre Michel Barnier assume il ruolo di primo ministro in un contesto di collaborazione piuttosto che di coabitazione, Macron deve adattarsi a un ruolo più marginale, con i suoi consiglieri che cercano nuove opportunità e il suo gabinetto che si concentra su questioni meno centrali e più legate all’immagine e alla diplomazia.
Louis Hausalter su Figaro

L’impatto di Barnier. Michel Barnier, nuovo primo ministro francese, guida un governo di centrodestra senza maggioranza all’Assemblea nazionale, con un’influenza del Rassemblement national (Rn) che si riflette nelle politiche di immigrazione e nella competizione con i Républicains. La politica francese, con tendenze nazionaliste, potrebbe trovare punti di convergenza con il governo italiano di Giorgia Meloni, ma le dinamiche nazionali potrebbero complicare i rapporti bilaterali e i compromessi in sede europea. Nonostante le tensioni, il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia continua a rafforzare la cooperazione bilaterale, con Barnier che potrebbe sfruttare la sua esperienza europea per influenzare la politica estera, nonostante le possibili sfide poste da Macron e la sua riluttanza a cedere il potere.
su Foglio – Inserto

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Autonomia. Il referendum sull’autonomia differenziata ha raggiunto e superato la soglia necessaria di 500 mila firme, con 1,3 milioni di sottoscrizioni raccolte sia fisicamente che online. Le opposizioni, insieme a diverse associazioni, hanno celebrato il successo della campagna, mentre i leader di M5S Giuseppe Conte e PD Elly Schlein hanno mostrato freddezza reciproca durante la consegna delle firme. Il senatore leghista Claudio Borghi ha criticato la facilità della raccolta firme online, proponendo una legge per abolirla. La battaglia politica si concentra ora sulla consultazione referendaria, con la minoranza che si oppone alla legge sull’autonomia, vista come frammentante per l’Italia.
Adriana Lagroscino su Corriere della Sera

Scure sui conti dei ministeri. La Presidenza del Consiglio ha emesso una direttiva che impone una riduzione del 15% delle spese, comprese quelle per auto blu, consulenze e trasferte, in risposta alle nuove regole del Patto di Stabilità europeo. I ministri senza portafoglio dovranno trovare risparmi per 50 milioni di euro entro il 2025. La direttiva raccomanda inoltre tagli del 5% sui costi per formazione e suggerisce di limitare la partecipazione a eventi pubblici, preferendo la partecipazione remota per risparmiare. Nonostante il contributo annuale alla spending review, Palazzo Chigi deve affrontare la sfida di contenere spese significative, come gli stipendi elevati dei dipendenti e i contratti per servizi come la cybersecurity.
Francesco Bechis su Messaggero

Nuovo cda Rai. La Rai ha un nuovo consiglio di amministrazione, con Giampaolo Rossi, vicino alla premier Meloni, nominato alla guida. Il Parlamento ha scelto Federica Frangi (FdI) e Roberto Natale (Avs) alla Camera, e Antonio Marano (Lega) e Alessandro di Majo (M5S) al Senato. L’opposizione si è divisa sulle nomine: M5S e Avs hanno supportato, mentre Pd, Italia Viva e Azione si sono astenuti. Accuse reciproche tra i partiti dell’opposizione emergono sulla gestione della situazione, con il M5S che difende la sua scelta di partecipare al processo di nomina per esercitare controllo e vigilanza. Il nuovo CDA è considerato il primo vero board dell’era Meloni, e si attende la designazione di Simona Agnes e la conferma di Rossi come AD.
Antonella Baccaro su Corriere della Sera

Campo largo azzoppato. Il Parlamento italiano ha votato per i nuovi consiglieri di amministrazione della Rai, con il centrodestra che ha scelto Federica Frangi e Antonio Marano, e l’opposizione che ha indicato Alessandro Di Majo e Roberto Natale. Il Partito Democratico (Pd) non ha partecipato al voto, segnando una crisi nell’intesa con il Movimento 5 Stelle (M5s) e Azione. La tensione tra i partiti è palpabile, con il M5s che assicura di non partecipare al voto in commissione di Vigilanza Rai sulla nomina di Simona Agnes come presidente, ma dopo i recenti eventi, la fiducia è scossa. La situazione politica è ulteriormente complicata dalle divergenze emerse durante il voto sul ddl Lavoro, con il Pd che rimane in Aula a contestare il governo, mentre il M5s abbandona, evidenziando una frattura tra i due partiti.
Niccolò Carratelli su Stampa

Operazione Agnes. La nomina del consiglio di amministrazione della Rai e la presidenza dell’ente. La maggioranza punta a nominare Simona Agnes come presidente, ma la Lega considera una soluzione transitoria con Antonio Marano come presidente facente funzioni. Forza Italia, intanto, spera che il tempo giochi a favore di Agnes, ritardando la sua designazione per superare le sfide politiche imminenti, come le elezioni regionali in Liguria. Il M5S è sotto osservazione per il suo ruolo nel voto, mentre si prevedono cambiamenti nelle direzioni Rai a causa di pensionamenti. L’articolo menziona anche il possibile rimescolamento delle direzioni e la strategia di Forza Italia di mirare a direzioni controllate dal PD, con l’obiettivo di consolidare il potere della maggioranza
Antonella Baccaro su Corriere della Sera

Il nemico di Conte. Matteo Renzi, leader di Italia Viva (IV), critica il governo e la premier Giorgia Meloni per la loro assenza sui dossier internazionali e attacca il Movimento 5 Stelle (M5S), accusandolo di essere la “stampella” del governo. Renzi sottolinea l’importanza di un’Europa più unita e politicamente attiva, in contrasto con l’attuale dominio della tecnocrazia a Bruxelles. Inoltre, critica l’approccio di Meloni verso Elon Musk, suggerendo che lei privilegia la popolarità sui social media rispetto a decisioni statali concrete. Infine, Renzi esprime scetticismo sulla possibilità di raggiungere il quorum per i referendum promossi da IV, ma sottolinea che un successo potrebbe mettere a rischio il governo Meloni.
Alessandro Di Matteo su Stampa

Il turismo fa boom. Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, in occasione della Giornata mondiale del settore, ha difeso le performance del turismo italiano, attribuendo il merito del successo agli imprenditori e lavoratori del settore. Ha sottolineato l’importanza di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità del turismo, valorizzando il marchio “Made in Italy”. Santanchè ha anche annunciato il G7 del turismo a Firenze, con l’obiettivo di promuovere l’Italia a livello internazionale. Inoltre, ha discusso le iniziative del governo per regolamentare gli affitti brevi e la tassa di soggiorno, e ha respinto le critiche dell’opposizione riguardo alla sua posizione di ministro, nonostante le imminenti udienze preliminari in cui è imputata, sostenendo che non riguardano la sua attività politica e ministeriale.
Andrea Muzzolon su Libero Quotidiano

Distinguersi. Forza Italia (FI) sta perseguendo una linea politica distinta dai suoi alleati di centrodestra, soprattutto su temi come la cittadinanza, l’autonomia regionale e la tassazione degli extraprofitti. FI propone lo ius scholae, che permetterebbe ai giovani migranti di ottenere la cittadinanza italiana dopo aver completato con successo tre cicli di studio, e vorrebbe limitare la cittadinanza per i discendenti di italiani non residenti nel paese. La posizione di FI ha trovato resistenza sia all’interno del partito che tra gli alleati, con Lega e Fratelli d’Italia contrari alle modifiche sulla cittadinanza. FI si distingue anche su altre questioni, come l’opposizione alla tassazione degli extraprofitti delle banche e la promozione di condizioni carcerarie più umane, dimostrando un posizionamento autonomo anche a livello europeo.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Non servono piu carcere e nuovi reati. Luciano Violante, ex presidente della Camera e giurista, critica l’approccio repressivo alla giustizia penale, sostenendo che non sempre la risposta penitenziaria è la soluzione adeguata ai problemi sociali. Nel suo colloquio con Giuliano Torlontano, Violante sostiene che la legge penale dovrebbe trovare un equilibrio tra sicurezza e libertà, basandosi su ragionevolezza e proporzionalità. Sottolinea l’importanza della rieducazione dei condannati e delle condizioni carcerarie dignitose, evidenziando che la violenza e le condizioni disumane in carcere possono trasformarlo in una “scuola del crimine”. Violante critica l’introduzione di nuovi reati e l’aumento delle pene, ritenendo che queste misure non migliorino l’efficienza della giustizia e che sia necessario un dibattito su una nuova concezione di pena che includa alternative al carcere e promuova la rieducazione e la socializzazione dei detenuti.
Giuliano Torlontano su Espresso

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