A Gennaio scatta l’obbligo per le aziende di assicurarsi contro i danni da eventi estremi. Urso: “Passo fondamentale”

Nonostante l’obiettivo del decreto sia la messa in sicurezza del sistema produttivo, Confindustria ha espresso preoccupazioni significative. Il presidente Emanuele Orsini ha sottolineato il rischio che alcune aree industriali possano subire una “desertificazione” economica

A partire dal 1° gennaio 2025, tutte le imprese italiane saranno obbligate a stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati da eventi catastrofali, come terremoti, alluvioni e frane. Lo schema di decreto è stato illustrato dal ministro per le Imprese, Adolfo Urso, che ha descritto questa misura come un passo fondamentale per proteggere il sistema produttivo nazionale. Al momento, solo il 5% delle imprese italiane è assicurato contro questi rischi, una percentuale estremamente bassa che evidenzia l’urgenza di intervenire.

Caratteristiche dell’Assicurazione

Il decreto interministeriale stabilisce che i premi assicurativi saranno proporzionati ai rischi, tenendo conto delle caratteristiche geografiche e della vulnerabilità dei beni assicurati. Questa nuova norma rafforza quanto già previsto dal “ddl Ricostruzione”, imponendo alle compagnie assicurative di versare un anticipo del 30% per i danni causati da eventi catastrofali. Inoltre, le compagnie non potranno rifiutare la stipula delle polizze, e Sace, un’azienda pubblica controllata dal Ministero dell’Economia, avrà la facoltà di riassicurare il rischio.

Le Preoccupazioni di Confindustria

Nonostante l’obiettivo del decreto sia la messa in sicurezza del sistema produttivo, Confindustria ha espresso preoccupazioni significative. Il presidente Emanuele Orsini ha sottolineato il rischio che alcune aree industriali possano subire una “desertificazione” economica. Secondo Orsini, l’obbligo di assicurazione potrebbe scoraggiare nuovi investimenti nelle zone più a rischio, provocando gravi conseguenze per l’economia locale. Ha proposto soluzioni alternative, come investimenti infrastrutturali per prevenire danni da alluvioni e terremoti, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle polizze assicurative.

Assicurazioni per Edifici Civili: Dibattito Politico

Mentre l’obbligo per le imprese è confermato, rimane aperta la questione sulle abitazioni civili. Il ministro Nello Musumeci aveva proposto di estendere l’obbligo assicurativo anche alle case, ma la proposta ha incontrato resistenze all’interno del governo. Matteo Salvini si è espresso contro l’obbligo, mentre Antonio Tajani sostiene che l’assicurazione dovrebbe essere facoltativa. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente, ha affermato che la questione non è stata discussa in Consiglio dei Ministri.

Critiche dalle Opposizioni

L’idea di introdurre un’assicurazione obbligatoria per le abitazioni civili è stata duramente criticata anche dall’opposizione. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato che pochissime compagnie offrono coperture assicurative per rischi catastrofali ai privati, e i costi delle polizze sarebbero troppo elevati. Anche Eugenio Giani, governatore della Toscana, ha attaccato la proposta di Musumeci, affermando che si tratta di un modo per evitare di affrontare il problema reale: i cambiamenti climatici e la necessità di un piano strutturale per contrastarli.

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