Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali, ha criticato duramente l’approccio del governo, soprattutto in merito alla nomina del generale Figliuolo come responsabile della ricostruzione dopo l’alluvione dello scorso anno
Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per sette province dell’Emilia-Romagna e per la fascia costiera delle Marche, a seguito delle violente tempeste e alluvioni che hanno colpito queste regioni. La decisione è stata accompagnata dallo stanziamento di 24 milioni di euro, destinati agli interventi più urgenti di soccorso e assistenza. Di questi fondi, 20 milioni saranno utilizzati per la Romagna, mentre 4 milioni sono stati riservati per la regione Marche.
Critiche alla gestione dell’emergenza
Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali, ha criticato duramente l’approccio del governo, soprattutto in merito alla nomina del generale Figliuolo come responsabile della ricostruzione dopo l’alluvione dello scorso anno. De Pascale ha espresso la sua preferenza affinché la gestione dell’emergenza fosse affidata al presidente della Regione, sottolineando che le sue priorità risiedono nel garantire la sicurezza e il benessere delle comunità colpite.
Le accuse di sciacallaggio politico
De Pascale ha inoltre denunciato un atteggiamento che ha definito “sciacallaggio” da parte di alcuni esponenti del governo. Secondo lui, la polemica è iniziata mentre gli elicotteri stavano ancora operando per salvare le persone coinvolte nel disastro. Nonostante ciò, il sindaco di Ravenna ha voluto sottolineare che non tutti nel governo hanno preso parte alle critiche: ha infatti ricevuto messaggi di sostegno da esponenti come Matteo Salvini e Anna Maria Bernini. Tuttavia, De Pascale ha riservato un attacco più diretto al ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, accusandolo di scaricare le responsabilità e di essere più concentrato a promuovere assicurazioni private che a gestire la crisi.
Gestione integrata delle emergenze
Per De Pascale, uno degli aspetti fondamentali da affrontare riguarda l’accorpamento della gestione dell’emergenza attuale con quella del 2023. A suo avviso, è cruciale procedere rapidamente con la riparazione dei danni causati dalle ultime inondazioni, ma anche con un piano strutturato per combattere il dissesto idrogeologico, un problema che continua a minacciare le regioni colpite. Il candidato Pd ha ribadito che i danni da riparare includono sia quelli provocati dalla recente calamità sia quelli causati dalle precedenti alluvioni.
La sfida politica con Elena Ugolini
In vista delle elezioni regionali di novembre, De Pascale non ha risparmiato critiche alla sua rivale, Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dal centrodestra. Il sindaco di Ravenna ha accusato Ugolini di concentrarsi sui suoi post sui social media durante l’emergenza, mentre lui e il suo team lavoravano direttamente con gli sfollati. Questo confronto tra i due candidati è destinato a culminare in un dibattito previsto il 22 settembre, durante il Festival di Open a Parma, uno degli impegni che De Pascale ha deciso di mantenere nonostante la sospensione della sua campagna elettorale.
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