Ancora guai per Meta, a breve il faccia a faccia con l’Ue per discutere della protezione dei minori

In vista dell’entrata in vigore il prossimo 25 agosto della nuova normativa europea, il Digital Service Act, il Commissario Ue per il Mercato Interno si recherà in California per un confronto con l’ad di Meta Zuckerberg

di Corinna Pindaro

Dopo la multa record per violazione della privacy di 1,2 miliardi ancora guai all’orizzonte per Meta, il colosso che gestisce i social Facebook, Instagram e Whatsapp. Thierry Breton, il commissario Ue per il Mercato Interno volerà in California a Menlo Park, il quartier generale di Meta, per un incontro con l’amministratore delegato Mark Zuckerberg.

Questa volta, in vista della prossima entrata in vigore degli obblighi imposti alle Big tech dal Digital Services Act, a finire nel mirino delle autorità europee è il “codice volontario sulla protezione dei minori” che “sembra non funzionare”. Breton sul punto ha fatto riferimento ad un report del Wall Street Journal che rivelava la presenza di numerosi contenuti pedopornografici su Instagram.

Breton ha spiegato che Zucherberg sarà chiamato a “dare spiegazioni e agire immediatamente. Dopo il 25 agosto, con il Dsa Meta dovrà dimostrarci” l’implementazione delle misure richieste, “oppure dovrà affrontare pesanti sanzioni”.

Oltre al ceo di Meta il commissario Ue in California si recherà anche nel quartiere generale di Twitter. Qui sottoporrà la piattaforma ad alcuni stress test per assicurarsi che il social di Elon Musk stia mettendo in atto tutti gli adeguamenti necessari al rispetto della nuova normativa europea.

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