Albania, arrestato l’ex presidente Ilir Meta

metaL’ex presidente albanese, Ilir Meta, una delle figure politiche più influenti del Paese, è stato arrestato su ordine della Struttura Speciale Anticorruzione (SPAK) nel contesto di un’inchiesta riguardante corruzione e riciclaggio di denaro Questo sviluppo è emerso mentre l’Albania è al centro dell’attenzione internazionale a causa del controverso accordo sui migranti con l’Italia.

Un passato politico di spicco

Meta, deputato al Parlamento albanese da 15 anni e leader dell’opposizione con il Partito della Libertà, ha ricoperto una serie di ruoli di alto profilo. È stato presidente dal 2017 al 2022 e, in precedenza, primo ministro (1999-2002), presidente del Parlamento (2013-2017) e ministro in vari settori chiave, tra cui gli Affari Esteri e l’Economia. La sua carriera politica, tuttavia, è stata segnata anche da numerose indagini relative al suo patrimonio e ad attività finanziarie sospette.

Indagini e accuse contro Meta

Le autorità albanesi, attraverso l’SPAK, hanno intensificato le indagini su Meta e sua moglie, Monika Kryemadhi, anche lei parlamentare e coinvolta in varie inchieste. In particolare, i procedimenti giudiziari riguardano accuse di corruzione e riciclaggio di denaro, con riferimento anche a pagamenti legati a operazioni di lobbying negli Stati Uniti. L’arresto di Meta si inserisce in un quadro di crescente pressione per affrontare il problema della corruzione in Albania.

Kryemadhi, la moglie di Meta nel mirino della giustizia

Anche Monika Kryemadhi è coinvolta nelle indagini: l’autorità giudiziaria ha ordinato che si presenti regolarmente di fronte alle autorità per fornire chiarimenti sui suoi beni e sulle spese legate a interventi chirurgici. Le accuse mosse nei confronti della coppia riguardano presunte operazioni di riciclaggio di denaro e mancata dichiarazione del patrimonio. Secondo la Procura Speciale, ci sono almeno tre procedimenti penali legati a Meta e Kryemadhi.

Il contesto politico e le conseguenze

L’arresto di Meta rappresenta un colpo significativo alla sua immagine e alla leadership del Partito della Libertà. L’indagine arriva in un momento di particolare tensione politica in Albania, complicando ulteriormente il dibattito sul futuro politico del Paese. Le accuse di corruzione riflettono la sfida ancora aperta dell’Albania nel combattere la corruzione e garantire la trasparenza nel suo sistema politico.

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