Autonomia, Salvini avverte: “Se salta autonomia salta anche il premierato”

Matteo Salvini ha ribadito a Giorgia Meloni che le riforme sull’autonomia differenziata e sul premierato devono procedere insieme, ma con una priorità chiara per la Lega: l’autonomia viene prima

autonomiaLa scena politica italiana si anima di tensioni tra alleati di governo, in particolare sulla questione delle riforme istituzionali. Durante un comizio in Umbria, Matteo Salvini ha ribadito a Giorgia Meloni che le riforme sull’autonomia differenziata e sul premierato devono procedere insieme, ma con una priorità chiara per la Lega: l’autonomia viene prima. Salvini ha sottolineato che questa riforma ha tempi più rapidi, essendo già prevista dalla Costituzione, e ha avvertito che senza di essa potrebbe saltare anche il premierato, mettendo a rischio l’intero progetto di riforma.

Il monito del Quirinale

A Palazzo Chigi, questa situazione è stata già definita, seppur sottovoce, una “crisi delle riforme”. La tensione si è ulteriormente acuita con l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, pur senza citare direttamente provvedimenti specifici, ha lanciato un monito contro eventuali forzature da parte del governo. Il messaggio del Quirinale evidenzia quanto sia delicata la situazione e quanto sia necessario rispettare i limiti costituzionali per evitare un conflitto istituzionale.

Meloni tra leadership e compromessi

Giorgia Meloni, consapevole della minaccia politica rappresentata dalla pressione di Salvini, valuta attentamente i rischi di questa partita. Sebbene non tema direttamente il leader della Lega, resta pronta a ipotizzare un ritorno alle urne per consolidare ulteriormente la sua posizione e ridimensionare l’alleato. Tuttavia, è evidente che il nodo delle riforme rischia di trasformarsi in un rebus irrisolvibile, con pezzi fondamentali che sembrano ormai perduti.

La strategia della Lega

La Lega, da parte sua, non arretra di un passo. Salvini insiste affinché l’autonomia venga approvata al più presto, anche a costo di destabilizzare il governo. Il leader del Carroccio considera questa riforma come prioritaria per l’agenda politica della maggioranza.

Un banco di prova per il governo

In questo contesto, la “crisi delle riforme” rappresenta un banco di prova cruciale per la tenuta dell’esecutivo e per il futuro delle ambiziose trasformazioni istituzionali che il governo Meloni ha messo al centro del proprio programma. Riuscire a gestire le divergenze tra i partiti della coalizione sarà determinante per il successo o il fallimento dell’intera strategia di riforma.

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