Autostrade, il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar e la gestione dell’A24 e A25 passa ad Anas

di Mario Tosetti

Consiglio di Stato ha sospeso l’ordinanza del Tar relativa alla gestione delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 e la gestione torna così nelle mani dell’Anas, come stabilito dal Cdm del 7 luglio scorso. Nel dettaglio, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar con la quale era stata concessa la sospensione della decisione del governo, in accoglimento del ricorso di Strada dei Parchi spa. Inoltre, il Consiglio ha fissato un’udienza di merito il prossimo 25 agosto.

Per quanto concerne le motivazioni si legge in sentenza che: “La delicatezza della fattispecie, che attiene alla tutela della circolazione autostradale ed all’incolumità degli utenti” e la tipologia delle questioni “dove viene in rilievo la problematica della continuità della circolazione, in condizioni di sicurezza e l’esigenza di scongiurare il rischio di cedimenti strutturali delle infrastrutture”.

Termina, quindi, la battaglia tra il governo centrale e la società del gruppo industriale abruzzese Toto. Il Cdm aveva indicato, infatti, l’Anas come l’impresa che avrebbe dovuto subentrare  a Strada dei Parchi nella gestione delle due autostrade motivando la decisione sulla base di un provvedimento del Mims, nel quale venivano elencate una serie di inadempienze. Nel decreto-legge del Consiglio dei Ministri, si prevedeva inoltre un piano di ispezioni per “verificare le condizioni di sicurezza dell’intera infrastruttura autostradale”. Tuttavia, lo scorso 28 luglio il Tar aveva stabilito che la gestione dell’A24 e A25 dovesse restare in capo al gruppo e, con la stessa decisione, ha sospeso quanto stabilito dal Cdm.  Il Tar ha quindi confermato per la seconda volta una sospensiva, “per assicurare la continuità gestionale e, qualora nel merito avesse ragione lo Stato, per un passaggio di consegne più puntuale e organizzato, e per preservare la solidità di Sdp, del gruppo industriale Toto che la controlla, e dei livelli occupazionali in considerazione dei circa 800 dipendenti”.

Ad oggi, però, la situazione si è risolta con la decisione del Consiglio di Stato e il conseguente passaggio ad Anas della gestione. Immediata la reazione del gruppo industriale che in una nota ha fatto sapere: “Strada dei Parchi esprime stupore e disappunto per la pervicace insistenza del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, basata su accuse infondate, e denuncia i disagi e i pericoli derivanti dai continui cambiamenti nella gestione delle autostrade. La società conferma la propria volontà indotta di recedere dalla concessione di A24/A25 e risolvere il contenzioso con lo Stato, dimostrando il suo corretto operato. Strada dei Parchi, nell’apprendere che il Consiglio di Stato, in una giornata festiva senza dibattimento e con un provvedimento che, così come riportato nel testo, non tiene minimamente conto delle ragioni oppositive presentate, ha deciso di annullare la sospensiva, deliberata per ben due volte dal Tar, degli effetti del decreto Mims recepito dal Governo con cui gli era stata unilateralmente e senza giusta causa revocata la concessione delle autostrade A24/A25, esprime stupore e disappunto per una scelta che non può che discendere da una precisa quanto incomprensibile volontà. Volontà mai esercitata in passato, nemmeno dopo i tragici eventi consumatisi su altre autostrade”.

“Nell’attesa del decisivo giudizio di merito, che il Tar del Lazio esprimerà il prossimo 20 settembre – continua il comunicato di ‘Strada dei Parchi’ – ed essendo in gioco la continuità e la sicurezza di un servizio pubblico cruciale, la vicenda poteva e doveva essere gestita diversamente. Strada dei Parchi ricorda di aver già comunicato ufficialmente, in data 12 maggio 2022, l’intenzione di rinunciare alla concessione perché sono state create e pervicacemente perpetuate da parte del concedente condizioni di insostenibilità della gestione dell’infrastruttura. Soprattutto per la mancata definizione da parte del concedente del nuovo piano economico finanziario (Pef), strumento fondamentale per rendere efficiente la gestione delle autostrade e garantire la sicurezza antisismica come prevede la specifica normativa”.

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