Ballottaggio amministrative 2022: sette sindaci di capoluoghi al centrosinistra e 4 al centrodestra

di Carlo Longo

Ai ballottaggi per le elezioni amministrative 2022 ha vinto il Pd. Ed è un risultato netto. Dopo 15 anni di amministrazione di destra Verona passa al partito democratico. “A Verona Tommasi è stato appoggiato da tutti coloro che potrebbero far parte di un coalizione larga. È la dimostrazione che insieme si può, si può essere convincenti, certo con un candidato forte che ha fatto la sua parte, come Damiano”, ha commentato segretario dei dem, Enrico Letta, intervistato al Tg3.

Altro risultato storico è stato conseguito in Calabria, a Catanzaro, dove il centrosinistra non governava da 11 anni. “In parte sì, me l’aspettavo, perché sapevamo di essere in sintonia con i desideri profondi e l’umore della città che voleva un cambiamento radicale, e sapevamo che questa sintonia si sarebbe espressa più liberamente nel ballottaggio. Però, certo, le dimensioni della vittoria sono andate oltre ogni aspettativa”, ha detto il neo sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che al ballottaggio, sostenuto fra gli altri da Pd e M5S, ha ottenuto il 58,24% battendo l’avversario Valerio Donato, in vantaggio dopo il primo turno.  Fiorita ha specificato che “il ballottaggio è una partita completamente diversa, noi sapevamo che la città non voleva un progetto di governo confuso ma voleva investire su qualcosa di nuovo, su una speranza. Siamo sempre stati consapevoli che la partita del ballottaggio era la partita che volevamo giocarci da cinque anni, e questo è il punto finale di un percorso che dura da cinque anni. Il merito della vittoria è di Catanzaro, che per una volta si è data fiducia e si è andata a prendere quello che si merita”.

Si riconfermano di sinistra le città di Piacenza e Parma. A Piacenza la candidata del Pd Katia Tarasconi ha vinto anche senza l’alleanza con il M5s mentre a Parma il nuovo sindaco è Michele Guerra, quarant’anni, docente universitario, assessore alla Cultura uscente della Giunta uscente Pizzarotta. Il centrosinistra ha vinto, inoltre, a Carrara, Monza e Cuneo.

Il centrodestra ha vinto invece a Barletta, Frosinone, Lucca e Gorizia ed è rimasto ad interrogarsi sui perchè della mancanza dei risultati auspicati.  “Il centrodestra vince solo quando è unito. Mi farò promotore di un confronto con gli alleati in vista delle elezioni Politiche del 2023”, ha commentato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi in un videomessaggio che prosegue con il rinvenire la causa dell’esito delle consultazioni nell’astensionismo. “Consentire di votare solo la domenica, in una calda domenica d’estate, vuol dire incoraggiare l’astensionismo. Noi avevamo chiesto in tutti i modi di tenere i seggi aperti anche il lunedi’, ma non ci hanno voluto ascoltare”, ha sottolineato Berlusconi. Intanto, è stata convocata una riunione ad Arcore del partito di Forza Italia alla quale si è unito anche il leader del Carroccio, Matteo Salvini.

“Spiace per le città perse al ballottaggio, nonostante l’impegno di candidati e militanti, spesso per le divisioni e i litigi nel Centrodestra come a Verona, che non si dovranno più ripetere. Spiace per la bassa partecipazione al voto, spesso inferiore al 30%, un segnale che costringe tutti a lavorare di più e meglio. Buon lavoro a tutti i nuovi Sindaci eletti e già da oggi al lavoro, che fra primo e secondo turno vedono passare il Centrodestra da 54 a 58. Un abbraccio fra i tanti al nuovo sindaco di Lucca (strappata alla sinistra) e ai sindaci di Sesto San Giovanni e Frosinone, incontrati nei giorni scorsi”, ha scritto in un post su Facebook Matteo Salvini.

Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invitato il centrodestra a superare le incomprensioni.  “Basta litigi, a partire della Sicilia, non possiamo rischiare di mettere a repentaglio il risultato delle politiche. Chiederò a Salvini e Berlusconi di vederci il prima possibile per evitare ulteriori divisioni”. Occorre parlarsi, occorre parlarsi subito per fermare le polemiche e ricordarsi che l’avversario è sempre la sinistra e mai il partito alleato. Basta litigi, a partire dalla Sicilia, perchè non possiamo rischiare di mettere a repentaglio il risultato delle elezioni politiche”, ha osservato la Meloni.

Nel frattempo suonano come un monito le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che di recente ha deciso di abbandonare il M5s.  “Ci sono forze politiche che negli ultimi mesi hanno deciso di picconare il governo un giorno sì e un giorno no. Quando si fa questo, quello che avviene è che queste forze politiche pagano alle elezioni. Perdono voti le forze politiche che causano instabilità”, ha affermato Di Maio.

Carlo Calenda è intervenuto in relazione al campo largo, sostenendo che Azione ha rivestito un ruolo fondamentale nel successo del centrosinistra ai ballottaggi. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha, invece, avvertito  che alle amministrative la scelto di appoggiare “i candidati migliori, senza guardare alla appartenenza”. Ma “alle politiche non sarà così”.

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