di Mario Tosetti
Tra gli ambiti su cui il governo dimissionario guidato da Mario Draghi è chiamato a intervenire c’è sicuramente la lotta alla pandemia. Una prima importante novità su cui probabilmente il governo interverrà a breve riguarda l’isolamento domiciliare che ad oggi dura almeno 7 giorni e termina con un tampone negativo.
A fronte dell’impennata dei contagi con Omicron 5 che sono spesso asintomatici o con pochi sintomi e del riscontrare persone che scoprono la positività in casa con un tampone fai da te ma preferiscono non ufficializzare la positività per evitare l’isolamento sembra sia arrivato il momento di una modifica della misura.
Nel dettaglio, sulla scia di quanto accade in altri Paesi e dietro le insistenze delle regioni si sta pensando di abbassare a 5 i giorni di isolamento se non si hanno sintomi da almeno 48 e si è in possesso di tampone negativo. C’è anche chi sostiene che dovrebbe essere abolito l’istituto del tampone, come l’assessore del Lazio Alessio D’Amato che ritiene che se non si hanno sintomi si potrebbe uscire dall’isolamento magari indossando l’Ffp2. Per coloro i quali risultano positivi da molto tempo si ritiene che l’isolamento dovrebbe terminare comunque superati 10/15 giorni.