Dopo Kiev e Mosca Orbàn va in visita a sorpresa a Pechino: “Missione di pace 3.0”

L’Ungheria detiene attualmente la presidenza di turno dell’Unione Europea, ma il blocco dei 27 membri non ha conferito a Orbán alcun mandato negoziale sul conflitto in Ucraina

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán continua a sollevare polemiche in Europa con le sue mosse diplomatiche. Dopo la recente visita a Mosca per incontrare Vladimir Putin, Orbán ha ora viaggiato, sempre a sorpresa, a Pechino per incontrare il presidente cinese Xi Jinping. Orbán ha descritto questa visita come “Missione di pace 3.0”, lodando la posizione cinese sul conflitto in Ucraina e affermando che la Cina è una potenza chiave per creare condizioni di pace.

La Visita a Pechino e le Reazioni Internazionali

Orbán ha dichiarato che l’incontro con Xi Jinping era volto a mediare una pace, sebbene tale pace sembri più allineata agli interessi di Mosca piuttosto che a quelli dell’Ucraina. Questo ha portato il Cremlino a lodare la visita-lampo del leader ungherese in Cina. Orbán ha insistito sul fatto che l’Ucraina non potrà mai sconfiggere la Russia, una posizione che risuona con le affermazioni di Putin e che ha sollevato critiche tra i leader occidentali.

La Controversia della Presidenza di Turno dell’Ue

L’Ungheria detiene attualmente la presidenza di turno dell’Unione Europea, ma il blocco dei 27 membri non ha conferito a Orbán alcun mandato negoziale sul conflitto in Ucraina. Orbán si è posizionato come la voce più filo-russa all’interno dell’alleanza occidentale e ha cercato di bloccare diversi sforzi europei a sostegno di Kiev. Anche la sua politica nei confronti della Cina ha sollevato preoccupazioni, poiché Budapest ha ostacolato diverse decisioni dell’UE critiche nei confronti di Pechino.

Reazioni Europee e Globali

La visita di Orbán a Pechino, seguita dal viaggio a Washington per il summit della NATO, ha innescato una serie di reazioni. Il vice Cancelliere tedesco Robert Habeck e il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares hanno sottolineato che Orbán non parla a nome dell’Europa. John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, ha descritto la visita di Orbán in Cina come “non costruttiva” negli sforzi per raggiungere una “pace giusta” in Ucraina.

La Prospettiva di Orbán e la Politica Estera di Pechino

Orbán continua a promuovere l’idea di un cessate il fuoco, senza però chiarire le implicazioni per l’integrità territoriale e la sicurezza futura dell’Ucraina, posizioni che vengono interpretate come una capitolazione alle richieste russe. Xi Jinping ha mantenuto un approccio vago sulla questione, promuovendo la necessità di un dialogo ma senza convincere pienamente né Kiev, né l’Europa, né gli Stati Uniti, dato il suo stretto legame con Putin.

Collaborazioni Economiche tra Cina e Ungheria

Oltre alla guerra, Orbán e Xi hanno discusso di affari e cooperazione strategica. La Cina sta investendo pesantemente in Ungheria, con numerose aziende cinesi che apriranno stabilimenti nel paese, tra cui la Catl, Great Wall Motor e Byd. Gli investimenti diretti esteri cinesi in Ungheria potrebbero raggiungere i 30 miliardi di euro entro l’anno, consolidando ulteriormente i legami economici tra i due paesi.

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