Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha condannato con forza l’attacco a Majdal Shams e ha espresso profondo cordoglio per tutte le vittime, facendo appello a tutte le parti coinvolte a evitare una escalation di attacchi nella regione. Il razzo lanciato dal Libano verso la cittadina druso-israeliana ha provocato la morte di 12 bambini e 30 feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni. Gli israeliani hanno accusato dell’attacco gli hezbollah, che hanno negato la propria responsabilità. Intanto a Roma si sono riuniti oggi per discutere una possibile tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamal. I negoziati dovrebbero definire “la strategia da seguire”, ma considerato il clima incandescente appare improbabile che si arrivi ad un accordo qualsiasi. Benjiamin Netanyahu resta fermo nelle sue posizioni, anzi, dopo la visita a Washington e l’intervento al Congresso, si è ulteriormente irrigidito. E difficilmente cederà su due punti chiave che sono l’istituzione di un meccanismo per monitorare il movimento di armi e militanti palestinesi dal sud al nord della Striscia; il mantenimento del controllo israeliano del Corridoio Filadelfia, la striscia di terra tra Gaza e l’Egitto da cui in questi anni Hamas ha contrabbandato armi e mezzi nell’enclave palestinese. Un rubinetto, ha detto il premier israeliano, che va chiusa.
Ma perchè per l’incontro tra gli alti ranghi dei servizi segreti è stata scelta Roma, e non come storicamente avveniva Londra o Parigi? E perchè è stata data notizia del summit? Alcune fonti sostengono che a scegliere la capitale italiana sia stato il Qatar, che sta cercando di rafforzare ai massimi livelli le relazioni con il nostro paese. Quanto alla divulgazione della notizia, sarebbe Israele il responsabile che l’avrebbe veicolata ad arte attraverso Barak David, giornalista della testata Walla di Tel Aviv e corrispondente del sito americano Axios. Un modo per far intendere che Netanyahu è ancora disponibile a trattare.
Il capo del Mossad Barnea ha intanto lasciato il vertice ed è rientrato con urgenza in Israele. Lo ha annunciato l’ufficio del premier israeliano.
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