Fino a giovedì riflettori puntati sulla città del vento dove si tiene la 26esima Convention del partito democratico. A dare il calcio di inizio sarà il presidente Biden. Poi parleranno Obama e Clinton
Al via ieri sera a Chicago la Convention nazionale democratica che culminerà giovedì prossimo con il discorso di accettazione ufficiale da parte di Kamala Harris della nomination per la corsa alla Casa Bianca. I 4600 delegati, che costituiscono i grandi elettori, insieme a una moltitudine di giornalisti e supporter, sono arrivati in città, dove la macchina della sicurezza, che coinvolge 2500 poliziotti e 12 mila volontari, è già in moto da giorni per garantire che tutto funzioni senza intoppi, problemi e incidenti.
A dare il via all’attesissimo rito del partito sarà il presidente Joe Biden, che parlerà oggi. Mentre martedì e mercoledì sera sono previsti gli interventi dei suoi predecessori, nell’ordine, prima Barack Obama e poi a Bill Clinton. Intanto la Harris, subentrata a Biden a gara iniziata, insieme Tim Waltz, il governatore del Minnesota, in ticket con lei per la vicepresidenza, sta recuperando il terreno perso da Biden nei sondaggi. Secondo l’ultima rilevazione del Washington Post-Abc News-Ipsos a livello nazionale Kamala sarebbe davanti a Donald Trump di 4 punti, 49%.
Quanto agli “swing States”, gli stati sempre in bilico, ma che sono tradizionalmente chiave per il risultato elettorale finale, stando a un sondaggio del New York Times-Siena College, la situazione è questa: Harris è in vantaggio in Arizona (50% a 45%) e North Carolina (49% a 47%), sta recuperando terreno in Nevada (47% a 48%) e Georgia (46% a 50%). E’ dietro in Pennsylvania di un punto rispetto a Trump che al momento ha il 49% delle preferenze.
Intanto questa settimana i riflettori saranno tutti puntati inevitabilmente su di lei e la Convention dem, la ventiseiesima che si tiene a Chicago, che qui ha offerto lo scettro a numerosi presidenti, da Lincoln ai due Roosevelt, da Hoover a Eisenhower. Chicago è anche la città dei sindaci democratici, la città dalla quale ha mosso i primi passi in politica Obama. E’ il cuore pulsante del Midwest, ossia di quella vasta landa d’America che comprende Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Michigan, Minnesota, Missouri, Nebraska, North Dakota, Ohio, South Dakota e Wisconsin. Territori sconfinati, molti dei quali prosperarono nel Novecento grazie alla grande industria, soprattutto automobilistica, ma che oggi sono polverosamente in declino desiderosi di rialzare la testa. E per questo rappresentano un bacino elettorale importante per i due partiti in lizza. E’ qui dunque che si giocherà partita più difficile per i due candidati alla Casa Bianca.