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Enel con la cessione del 50% di “Gridspertise” punta a digitale e reti per crescere

Investimenti, partnership e continua crescita nell’innovazione puntando su rinnovabili, reti e digitale. Enel punta a queste direttrici forte di una lunga tradizione, (quest’anno ha compiuto 60 anni) ma con uno sguardo al futuro

di Ennio Bassi

E’ di questi giorni la cessione, tramite Enel Grids, del 50% della sua controllata Gridspertise, al fondo di private equity internazionale CVC Capital Partners Fund VIII, a seguito dell’accordo sottoscritto il 18 ottobre 2022.

CVC ha versato un corrispettivo complessivo di circa 300 milioni di euro, pari a un enterprise value di 625 milioni di euro (riferito al 100%). L’accordo prevede inoltre possibili pagamenti differiti che potrebbero portare l’enterprise value fino a un miliardo di euro. L’operazione nel suo complesso ha generato un impatto positivo sull’EBITDA del Gruppo Enel per circa 500 milioni di euro, oltre a un effetto positivo atteso sull’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 300 milioni di euro.

L’operazione dimostra l’interesse e la centralità dell’innovazione nonché il ruolo delle “reti intelligenti” nell’ambito della transizione energetica. Gridspertise è infatti l’azienda, nata a settembre del 2021, dedicata all’accelerazione della trasformazione digitale delle reti elettriche attraverso tecnologie e soluzioni di rete avanzate. La Società fornisce soluzioni e servizi per accelerare la trasformazione digitale delle reti di distribuzione in tre ambiti: la misurazione e la digitalizzazione grid edge, la digitalizzazione delle infrastrutture di rete e delle operazioni.

Le attività di Gridspertise sono concepite come ecosistema aperto in modo da poter essere integrate facilmente con i sistemi delle società di distribuzione elettrica (DSO) e possono contare su un patrimonio di proprietà intellettuale che conta oltre 430 brevetti grazie all’esperienza maturata dal gruppo Enel nella digitalizzazione delle reti. Oggi, Gridspertise collabora con oltre 50 distributori di dimensioni diverse e in varie aree geografiche, e nell’anno in corso ha consegnato oltre 5 milioni di device intelligenti.

L’AD di Enel, Francesco Starace, in occasione del Capital Market Day ha annunciato l’intenzione di investire “1,3 miliardi nel digitale, in particolare sul sistema Italia, il più pronto ad assorbire quanto stiamo facendo sulla nostra piattaforma. Siamo la più grande utility che ha messo tutto su Cloud, per questo abbiamo creato Gridspertise, una società che porterà la tecnologia Enel ad altre utility nel mondo e benefici al nostro Paese creando sinergie”.

Secondo l’ultima edizione del World Energy Outlook 2022 dell’AIE, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, la crisi energetica globale innescata dall’invasione russa dell’Ucraina sta provocando cambiamenti profondi e duraturi che hanno indirizzato gli attori del settore ad accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e sicuro. Entro il 2030 verranno costruiti 13 milioni di km di linee di distribuzione e circa 1,6 milioni di km di linee di trasmissione. Entro il 2050, verranno aggiunti oltre 45 milioni di km di linee di distribuzione e altri 4 milioni di km di linee di trasmissione, oltre ad apparecchiature primarie, trasformatori di potenza e relative apparecchiature di controllo e protezione, aumentando la rete esistente di oltre l’80%. Nello scenario più ambizioso considerato dall’Agenzia, legato agli impegni pubblici sinora annunciati dai Paesi per la neutralità carbonica entro il 2050 (APS), l’espansione della rete procederà ancora più rapidamente, con 14 milioni di km di linee di distribuzione e 1,8 milioni di km di linee di trasmissione aggiunti entro il 2030.

In questo contesto il piano 2023-2025 di Enel è di particolare interesse perché rivela l’approccio strategico dell’azienda leader a livello globale nella produzione di energie rinnovabili e nell’uso di reti intelligenti e assume obiettivi precisi. Il primo è l’integrazione dei sistemi che stanno a monte e a valle della distribuzione energetica. Enel investirà sulla catena del valore integrata perseguendo l’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali. L’obiettivo è di arrivare a coprire circa il 90% delle sue vendite a prezzo fisso con elettricità carbon free nel 2025, portando da una parte la produzione di energia da generazione rinnovabile a circa il 75% del totale e raggiungendo dall’altra circa l’80% dei clienti serviti con reti elettriche digitalizzate.

In particolare, l’attenzione di Enel si concentrerà su quattro azioni strategiche che possiamo così sintetizzare:

1) bilanciare la domanda e l’offerta dei clienti per ottimizzare il profilo rischio / rendimento;

2) decarbonizzazione per garantire competitività, sostenibilità e sicurezza;

3) rafforzare, far crescere e digitalizzare le reti per consentire la transizione;

4) razionalizzare il portafoglio di attività e aree geografiche.

Francesco Starace

“Nei prossimi tre anni – ha dichiarato Starace –   ci concentreremo su modelli di business integrati, sul know-how digitale e su attività e aree geografiche in grado di aggiungere valore nonostante l’attuale difficile scenario, adottando una struttura più snella e una serie di indici finanziari più solidi. In questo modo aumenteremo la nostra capacità di resistere alle potenziali turbolenze future e posizioneremo la nostra creazione di valore verso un’ulteriore crescita, a beneficio di tutti i nostri stakeholder e accelerando l’indipendenza energetica nei nostri Paesi principali. La sostenibilità, che è pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a essere alla base della nostra strategia, facendo leva anche sull’accelerazione dell’elettrificazione delle economie. Questi risultati saranno raggiungibili grazie ai colleghi del Gruppo Enel, altamente qualificati e motivati, e alla struttura organizzativa di piattaforma digitale che abbiamo creato per il Gruppo.”

Il piano strategico di Enel si cala perfettamente nelle analisi del World Energy Outlook. Nello scenario del WEO, redatto in base alle più recenti impostazioni politiche a livello mondiale, le misure varate a livello internazionale contribuiranno a spingere gli investimenti globali in energia pulita a più di 2.000 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, con un aumento di oltre il 50% rispetto a oggi in cui la componente legata alle infrastrutture di distribuzione elettrica avrà un ruolo sempre più centrale.

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