F-16 ucraino precipita nella prima missione di difesa, morto il pilota Oleksii Mes noto come “Moonfish”

Non sono ancora chiare le circostanze esatte dell’incidente. Sebbene il comando ucraino abbia indicato che Mes ha intercettato diversi missili e un drone prima di perdere i contatti, la parlamentare ucraina Mariana Bezuglaya ha suggerito che l’F-16 potrebbe essere stato abbattuto per errore da un missile ucraino

La recente operazione aerea ucraina ha segnato una tappa cruciale, ma anche drammatica, nell’impiego dei caccia F-16, i primi jet di produzione occidentale in dotazione al Paese. Durante un’azione di difesa contro un massiccio attacco di missili e droni russi, uno degli F-16 ucraini è precipitato, causando la morte del pilota, il maggiore Oleksii Mes, noto come “Moonfish”, uno degli ufficiali più esperti dell’aviazione ucraina.

Questo evento è particolarmente significativo e preoccupante per Kiev, considerando che al momento l’Ucraina ha ricevuto solo sei F-16, donati da un consorzio di nazioni europee. La perdita di un pilota come Mes, che aveva una lunga esperienza e un ruolo cruciale nella promozione della fornitura di questi caccia negli Stati Uniti, rappresenta un duro colpo per le forze armate ucraine.

Non sono ancora chiare le circostanze esatte dell’incidente. Sebbene il comando ucraino abbia indicato che Mes ha intercettato diversi missili e un drone prima di perdere i contatti, la parlamentare ucraina Mariana Bezuglaya ha suggerito che l’F-16 potrebbe essere stato abbattuto per errore da un missile Patriot, lanciato dalle forze ucraine stesse. Se confermato, questo incidente sarebbe stato causato da un caso di “fuoco amico,” un rischio non raro nelle operazioni di difesa aerea intensiva.

L’Ucraina prevede di ricevere circa ottanta F-16 da paesi come Danimarca, Norvegia, Olanda e Belgio. Tuttavia, il vero ostacolo al loro pieno utilizzo è l’addestramento di piloti e tecnici, poiché l’aviazione ucraina ha operato finora principalmente con velivoli di origine sovietica. Soltanto sei piloti ucraini sono stati finora abilitati a volare con gli F-16, con programmi di addestramento che richiederanno ancora molti mesi, se non anni, per formare un numero sufficiente di piloti e tecnici.

Nel frattempo, gli F-16 in dotazione all’Ucraina appartengono alle prime versioni, costruite negli anni Ottanta, ma che sono state ampiamente aggiornate con strumentazioni radar moderne e missili aria-aria avanzati. Gli analisti ritengono che questi caccia potrebbero giocare un ruolo decisivo nel conflitto solo quando l’Ucraina sarà in grado di schierarne un numero sufficiente, probabilmente non prima dell’autunno 2025. Fino ad allora, l’aviazione ucraina continuerà a fare affidamento sui vecchi MiG-29 e Sukhoi 27, modificati con sistemi occidentali per rimpiazzare le perdite subite.

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