Filippine, affonda petroliera: 1,4 milioni di litri di olio combustibile rischiano di finire in mare

“Se tutto il carburante contenuto nella nave fuoriuscisse si verificherebbe il più grande versamento in mare di carburante nella storia filippina”, ha affermato il portavoce della Guardia costiera Armando Balilo

Una parte degli 1,4 milioni di litri di olio combustibile industriale stoccati in una petroliera filippina, affondata due giorni fa, ha iniziato a fuoriuscire nella baia di Manila. La Guardia Costiera ha confermato che i sommozzatori che hanno ispezionato lo scafo della nave hanno notato una “perdita minima” dalle valvole. Il portavoce della Guardia Costiera, il contrammiraglio Armando Balilo, ha dichiarato che al momento la situazione “non è ancora allarmante”.

Tuttavia, il timore di un disastro ambientale è presente da giorni, dopo che giovedì scorso la petroliera si è rovesciata ed è affondata a quasi sette chilometri al largo del comune di Limay, nella provincia di Bataan. Greenpeace ha riferito che “una chiazza di petrolio lunga oltre 3,5 chilometri è stata avvistata, spostandosi in direzione est e nord-est” a causa delle correnti. La Guardia Costiera ipotizza che possa trattarsi del carburante del motore della nave, contenuto in un serbatoio diverso rispetto agli 1,4 milioni di litri del carico.

La nave Terranova, battente bandiera filippina, si è capovolta in mare per cause ancora in via di accertamento e giace a una profondità di circa 30-40 metri. Le difficili condizioni meteorologiche, causate dal tifone Gaemi che ha colpito le Filippine, complicano le operazioni di contenimento delle perdite di petrolio, a causa delle onde alte e dei venti forti. La Guardia Costiera sta valutando se le condizioni meteo avverse abbiano contribuito all’incidente. Il segretario dei Trasporti, Jaime Bautista, ha comunicato che 16 membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo, mentre uno risulta ancora disperso.

L’incidente preoccupa non solo per l’impatto immediato sull’ambiente, ma anche per il rischio di un disastro ecologico di maggiori proporzioni se la fuoriuscita non sarà contenuta tempestivamente. “Se tutto il carburante contenuto nella nave fuoriuscisse si verificherebbe il più grande versamento in mare di carburante nella storia filippina”, ha affermato il portavoce della Guardia costiera Armando Balilo.

Questo incidente ricorda quello del 2023, quando la petroliera Princess Empress, con a bordo 800mila litri di petrolio, si rovesciò al largo della provincia di Mindoro Orientale, a sud-est di Manila. La fuoriuscita di petrolio causò danni irreparabili a uno degli ecosistemi più preziosi del mondo, contaminando le coste di almeno tre province. Greenpeace ha denunciato che “quanti disastri ambientali dobbiamo ancora vedere prima che l’industria dei combustibili fossili smetta di danneggiare la biodiversità e la vita umana? È il momento di istituire aree marine protette e santuari d’alto mare, e di eliminare i combustibili fossili per proteggere ecosistemi vitali per il pianeta e le persone”.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati