I leader dell’opposizione hanno cercato di presentarsi uniti, ma le loro differenze sono emerse chiaramente, specialmente su temi cruciali come la guerra russo-ucraina e l’economia
Durante il 50° Forum Ambrosetti a Cernobbio, i tre principali leader dell’opposizione italiana – Elly Schlein (Partito Democratico), Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), e Carlo Calenda (Azione) – hanno cercato di presentarsi uniti, ma le loro differenze sono emerse chiaramente, specialmente su temi cruciali come la guerra russo-ucraina e l’economia. Se da un lato hanno mostrato compattezza nel criticare lo stato della sanità pubblica, dall’altro hanno evidenziato divergenze significative in altre aree, suscitando scetticismo tra gli osservatori del forum sulla possibilità di formare una coalizione governativa coesa.
La prestazione di Elly Schlein
Elly Schlein, alla sua prima partecipazione in presenza al forum, ha ottenuto una risposta positiva, anche se non priva di riserve. Ha toccato temi importanti come l’estensione del piano Next Generation Europe e lo sviluppo delle filiere italiane nel settore del green e delle tecnologie digitali. Tuttavia, non ha approfondito questioni delicate come l’invio di armi offensive a lungo raggio all’Ucraina, lasciando spazio a critiche per la mancanza di una posizione più incisiva su tale tema. Nonostante questo, Schlein ha cercato di avvicinarsi al mondo imprenditoriale, sottolineando la necessità di politiche industriali più solide e di una semFplificazione normativa.
Carlo Calenda e la sua veterana presenza
Carlo Calenda, già noto a Cernobbio per la sua esperienza nel mondo aziendale, ha mantenuto una posizione di forza. La sua proposta di reintrodurre l’energia nucleare e il suo sostegno chiaro all’Ucraina, incluse le dichiarazioni a favore dell’uso di armi europee contro la Russia, gli hanno garantito l’unico applauso a scena aperta ricevuto dalle opposizioni. La sua esperienza e le sue proposte, più vicine agli interessi del mondo imprenditoriale, hanno risuonato positivamente tra gli ospiti del forum.
Le difficoltà di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, è apparso meno efficace, anche a causa della sua partecipazione in remoto, che ha contribuito a mantenere una certa distanza con il pubblico di Cernobbio. Conte è stato accolto con scetticismo, in particolare per il suo supporto al superbonus e al reddito di cittadinanza, misure viste come potenzialmente dannose per le finanze statali. Le sue proposte, come il congedo paritario e la tassa sugli extraprofitti, sono state percepite come rischiose per la stabilità economica del Paese, con timori che possano aggravare il deficit pubblico.
Le reazioni del mondo imprenditoriale
Le reazioni degli imprenditori presenti al forum sono state variegate. Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Holding, ha elogiato Calenda per le sue proposte energetiche e per la sua posizione chiara sul sostegno all’Ucraina. Anche Schlein ha ricevuto un apprezzamento moderato, soprattutto per il suo richiamo alla semplificazione normativa e all’integrazione europea. Mariangela Marseglia, a capo di Amazon Italia e Spagna, ha evidenziato l’importanza di investire nella digitalizzazione e nella semplificazione normativa per attrarre investimenti e rafforzare il mercato unico europeo.
Dall’altra parte, Giuseppe Conte ha ricevuto critiche per le sue proposte economiche, giudicate eccessivamente gravose per le casse statali. Tuttavia, il suo appello per porre fine al conflitto russo-ucraino è stato apprezzato da alcuni imprenditori, tra cui Manfredi Lefebvre D’Ovidio, leader nel settore del turismo e delle crociere, che ha evidenziato l’impatto del conflitto sugli interessi commerciali europei e sui prezzi dell’energia.
Le sfide future per l’opposizione
La partecipazione al Forum Ambrosetti ha evidenziato non solo la capacità di dialogo dei tre leader, ma anche le profonde divisioni che li separano su questioni cruciali. Se Schlein ha cercato di adattare il suo discorso per attirare consensi nel mondo imprenditoriale, Calenda ha mostrato la sua solidità grazie alla sua esperienza, mentre Conte è apparso più distante e meno convincente. La capacità di formare una coalizione coesa e di governo resta dunque incerta, con l’elettorato e il mondo imprenditoriale che guardano all’opposizione con un certo distacco.
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