Manuel Bompard per Lfi, il socialista Olivier Faure, il comunista Fabien Roussel, l’ecologista Marine Tondelier e la loro candidata a Matignon Lucie Castets saranno ricevuti domani all’Eliseo, prima dei rappresentanti della destra repubblicana e dei macronisti. Gli incontri con Jordan Bardella, Marine Le Pen e il loro alleato Éric Ciotti sono previsti per lunedì
Jean-Luc Mélenchon leader della sinistra francese, non ci sta. E annuncia battaglia contro il presidente Emmanuel Macron, definendo “un solenne avvertimento” la lettera aperta pubblicata dai rappresentanti della gauche del Nuovo Fronte Popolare e dalla loro candidata premier Lucie Castets in cui hanno denunciato la “grave e deleteria inazione” del presidente dicendosi “pronti” a governare. I quattro partiti della coalizione (La France Insoumise (Lfi), socialisti, comunisti ed ecologisti) e Castets accusano Macron di “tergiversi invece di trarre le conseguenze” delle elezioni legislative, che hanno visto il loro schieramento ottenere il maggior numero di deputati (193), anche se senza la maggioranza assoluta (289). “Come in tutte le democrazie parlamentari, la coalizione che esce vincitrice deve essere in grado di formare un governo e mettersi al lavoro. Ci abbiamo lavorato tutta l’estate. Siamo pronti”, sostengono chiedendo “Fino a quando si andrà avanti come se nulla fosse accaduto all’inizio dell’estate”.
I firmatari della lettera (Manuel Bompard per Lfi, il socialista Olivier Faure, il comunista Fabien Roussel, l’ecologista Marine Tondelier e la loro candidata a Matignon Lucie Castets) saranno comunque ricevuti domani all’Eliseo, prima dei rappresentanti della destra repubblicana e dei macronisti. Gli incontri con Jordan Bardella, Marine Le Pen e il loro alleato Éric Ciotti sono previsti per lunedì. L’Eliseo, nei giorni scorsi, ha dichiarato che Macron intende “andare verso la costruzione di una maggioranza più ampia e stabile possibile per servire il Paese”.