Thierry Beaudet, 62 anni, è l’attuale presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese) della Francia, un organo consultivo per il governo e il Parlamento che rappresenta i “corpi intermedi” del Paese, come sindacati, imprese e associazioni
Due mesi dopo le elezioni legislative che hanno fatto sprofondare la Francia in una crisi politica senza precedenti, il Paese potrebbe presto vedere la nomina di un nuovo primo ministro, o almeno di un candidato per questo ruolo. Dopo una serie di consultazioni all’Eliseo, sembra che Emmanuel Macron abbia finalmente scelto la persona incaricata di formare un nuovo governo, con l’obiettivo di costruire una maggioranza stabile. Il nome che sta circolando nei principali media francesi è sorprendente e non era tra quelli discussi nelle ultime settimane. Si tratterebbe di Thierry Beaudet, 62 anni, attuale presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese) della Francia, un organo consultivo per il governo e il Parlamento che rappresenta i “corpi intermedi” del Paese, come sindacati, imprese e associazioni. Un ruolo che in Francia funziona meglio rispetto all’equivalente italiano, il Cnel, il cui presidente Renato Brunetta ha già espresso il suo appoggio tramite Twitter. Beaudet è una figura atipica rispetto agli schemi politici tradizionali, ma è comunque considerato vicino a posizioni di sinistra. Secondo diverse fonti autorevoli citate da Le Monde, Le Figaro e L’Opinion, questa sarebbe la mossa strategica di Macron per sbloccare la situazione di stallo creatasi nel nuovo Parlamento a seguito delle sorprendenti elezioni del 30 giugno – 7 luglio.
La pausa “olimpica” e la strategia di Macron
Le elezioni anticipate, indette da Macron dopo il deludente risultato delle Europee, hanno visto trionfare il Nouveau Front Populaire, una coalizione di sinistra creata per contrastare l’ascesa del favorito Rassemblement National, guidato da Jordan Bardella, erede del clan Le Pen. Grazie anche a ritiri strategici in diversi collegi in collaborazione con Ensemble, il blocco centrista fedele a Macron, il RN si è ritrovato incredibilmente al terzo posto, con “solo” 143 seggi, dietro al vincente NFP (182 seggi) e persino al rinnovato blocco macroniano (168 seggi). Questa situazione ha portato a festeggiamenti tra le forze di sinistra e a un sospiro di sollievo tra i centristi, ma ha anche creato un Parlamento ingovernabile. Per guadagnare tempo e calmare le acque, Macron ha deciso di posticipare le dimissioni del suo fedele collaboratore Gabriel Attal, almeno fino alla conclusione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Successivamente, dopo Ferragosto, è ripresa la fase di consultazioni politiche all’Eliseo, in uno stile molto simile a quello italiano. Macron ha concluso il suo ciclo di incontri con i leader dei partiti circa una settimana fa, prendendo una decisione chiave: nessun incarico di governo sarebbe stato assegnato ai rappresentanti del Nouveau Front Populaire. Questa scelta non derivava da una sua avversione personale, ma piuttosto dall’intenzione di rispettare le posizioni delle altre principali forze politiche. Un governo di questo tipo sarebbe stato subito sfiduciato da tutti gli altri gruppi rappresentati all’Assemblée nationale, rendendo questa opzione impraticabile, almeno secondo l’Eliseo. Di conseguenza, si sono avviati nuovi colloqui esplorativi, che potrebbero portare alla scelta definitiva di oggi.
Un tecnico gradito alla sinistra (forse)
Questa mattina Macron ha ripreso i suoi incontri, dialogando con varie figure politiche, sia del passato che del presente. Tra i partecipanti, gli ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarkozy, il leader centrista François Bayrou, l’ex ministro gollista Xavier Bertrand, e l’ex primo ministro di Hollande, Bernard Cazeneuve. I media francesi si sono concentrati su Cazeneuve, ipotizzando che potesse essere lui il prescelto per formare un nuovo governo. Tuttavia, sembra che Macron abbia in mente un’altra sorpresa: Thierry Beaudet. Le voci sono così insistenti che, per qualche minuto, sulla pagina Wikipedia di Beaudet è apparsa la notizia che lunedì 2 settembre 2024, Emmanuel Macron lo avrebbe nominato primo ministro, con l’incarico di formare un governo tecnico. Anche se la notizia non è ancora confermata, potrebbe essere solo questione di ore.
Alla ricerca di una maggioranza
Se la nomina verrà confermata, Beaudet dovrà affrontare subito la sfida di ottenere una maggioranza parlamentare. La strategia di Macron sembra puntare a ottenere il sostegno del Fronte Popolare, o almeno di una parte significativa di esso, oltre a quello dei centristi e dei Repubblicani (ex gollisti). Solo così si potrebbero avere i numeri necessari per formare un nuovo governo.
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