Il premier Starmer ha dichiarato che il governo sbloccherà la crescita e rimuoverà i freni alla Gran Bretagna. I 40 progetti di legge enunciati includono misure per garantire la correttezza della spesa pubblica, valutazioni indipendenti dei bilanci futuri, un fondo patrimoniale per attirare investimenti nel Regno Unito
Il partito laburista britannico, tornato al potere dopo quasi 15 anni, ha presentato un ambizioso programma legislativo sotto la guida di Keir Starmer, il nuovo premier. Questo programma prevede una serie di iniziative volte a stimolare la crescita economica, migliorare l’edilizia abitativa, rinazionalizzare il sistema ferroviario, e rafforzare la sicurezza dei confini e i poteri antiterrorismo, oltre a un nuovo sistema di asilo. Starmer ha anche promesso un reset nei rapporti con l’Unione Europea, un focus sulla transizione ecologica e una riforma della Camera dei Lord.
Durante la tradizionale cerimonia a Westminster, il discorso del piano legislativo è stato letto da re Carlo, con la presenza della regina consorte Camilla. Starmer ha dichiarato che il governo sbloccherà la crescita e rimuoverà i freni alla Gran Bretagna. I 40 progetti di legge enunciati includono misure per garantire la correttezza della spesa pubblica, valutazioni indipendenti dei bilanci futuri, un fondo patrimoniale per attirare investimenti nel Regno Unito, un ente pubblico per promuovere l’energia pulita entro il 2030 e un nuovo comando di sicurezza delle frontiere.
Tra le iniziative previste ci sono anche lo stimolo all’edilizia abitativa, piani per la rinazionalizzazione dei servizi ferroviari, il rafforzamento dei diritti dei lavoratori con il divieto di contratti a zero ore, e una maggiore protezione per gli affittuari. È prevista anche una riforma della Camera dei Lord e la graduale eliminazione del fumo, insieme all’abrogazione di un decreto che garantisce l’immunità per crimini commessi durante la guerra civile in Irlanda del Nord.
Il partito laburista intende rafforzare il decentramento, dando più potere ai consigli locali e ai sindaci delle grandi regioni. Le reazioni politiche sono state variegate: il Partito nazionalista scozzese ha criticato il programma definendolo “timido” e un’occasione mancata, mentre Ed Davey, leader dei Lib Dem, ha mostrato un cauto favore, sottolineando la necessità di affrontare le sfide con determinazione e soluzioni serie. Starmer ha enfatizzato l’idea di un “governo di servizio”, che punta a ripristinare la fiducia delle persone nella politica come forza positiva.
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