Secondo l’inchiesta condotta dalla Dda di Milano e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Varese, migliaia di accessi abusivi sarebbero stati effettuati a banche dati nazionali, come lo SDI (Sistema di Indagine per le forze dell’ordine), Serpico (dedicato ai contribuenti), e l’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente)
Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, e il finanziere Matteo Arpe sono indagati per accesso abusivo a sistemi informatici in concorso. Del Vecchio Jr., in particolare, avrebbe richiesto la raccolta di informazioni durante le complesse dispute ereditarie della famiglia, che possiede interessi in Mediobanca, Generali e altre importanti aziende. Le accuse si estendono a una rete più ampia, con altre figure centrali nell’indagine, tra cui Enrico Pazzali e Carmine Gallo, co-fondatori dell’agenzia investigativa Equalize di Milano.
Equalize: L’Agenzia Investigativa Sotto Sequestro
Equalize, un’agenzia di investigazione privata il cui socio di maggioranza è Enrico Pazzali, è stata posta sotto sequestro dalle autorità. Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, e Carmine Gallo, ex dirigente della squadra mobile di Milano, sono entrambi indagati. Gallo, amministratore delegato dell’agenzia, è agli arresti domiciliari. L’ipotesi di reato include l’associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo e la vendita di dati riservati su richiesta di grandi imprese e studi legali.
L’Indagine e i Sistemi Informatici Violati
Secondo l’inchiesta condotta dalla Dda di Milano e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Varese, migliaia di accessi abusivi sarebbero stati effettuati a banche dati nazionali, come lo SDI (Sistema di Indagine per le forze dell’ordine), Serpico (dedicato ai contribuenti), e l’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente). La violazione ha coinvolto anche dati INPS, dati finanziari nel sistema Siva e altre informazioni sensibili, sfruttate poi per ottenere dettagli su conti correnti, dati sanitari e movimenti telefonici. Le informazioni venivano vendute a vari clienti per esercitare pressione su concorrenti o professionisti.
Un Mercato di Informazioni Riservate
Secondo il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, è emerso un vero e proprio “mercato clandestino delle informazioni riservate”, con un tariffario variabile basato sulla riservatezza e il tipo di richiesta. Inoltre, pare che alcuni dati siano stati manipolati o “artefatti” per servire specifici scopi, aggiungendo ulteriori rischi a questo sistema illecito.
Le Prospettive dell’Inchiesta
L’inchiesta, avviata nel 2022, è ancora in una fase iniziale. Melillo ha sottolineato che questa vicenda richiederà ulteriore tempo per definire completamente la portata delle attività criminali, che già mostrano un preoccupante livello di organizzazione e risorse.
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