Iran, a causare la morte di Haniyeh sarebbe stata una bomba nascosta mesi fa

Nel frattempo cresce la tensione tra Iran e Israele, sospesi i voli per Tel-Aviv

Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, è stato ucciso ieri, 31 luglio, mentre si trovava a Teheran per l’insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Secondo una ricostruzione del New York Times, basata su informazioni fornite da sette funzionari mediorientali, tra cui due iraniani, e uno americano, l’ordigno che ha ucciso Haniyeh era stato nascosto nell’abitazione in cui soggiornava a Teheran almeno due mesi prima del suo arrivo. La bomba era stata piazzata in una struttura gestita dalle Guardie della rivoluzione islamica iraniane.

La bomba nella struttura protetta dagli iraniani

La bomba sarebbe stata fatta esplodere a distanza, secondo i funzionari consultati dal quotidiano statunitense. Quando la presenza del leader palestinese è stata confermata, è stato dato il comando per l’esplosione, che ha causato anche la morte di una guardia del corpo. L’esplosione ha scosso l’edificio, mandando in frantumi alcune finestre e causando il crollo parziale di un muro esterno. I danni sono stati documentati anche in alcune foto pubblicate dal New York Times. Secondo i funzionari mediorientali, Haniyeh, che aveva guidato l’ufficio politico di Hamas in Qatar, aveva soggiornato più volte nella casa durante le sue visite a Teheran.

Cresce la tensione tra Iran e Israele

A causa delle crescenti tensioni con l’Iran, almeno sette compagnie aeree hanno deciso di interrompere i voli per Israele. La compagnia tedesca Lufthansa ha annunciato la sospensione di tutti i voli per Tel Aviv fino all’8 agosto. Decisioni simili sono state prese da Delta, United Airlines, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Air India e FlyDubai. Il Times of Israel ha riportato che questa mattina un volo Lufthansa partito da Monaco di Baviera è atterrato all’aeroporto cipriota di Larnaca per poi tornare in Germania, dopo che l’equipaggio si era rifiutato di volare in Israele. Anche FlyDubai ha cancellato oggi alcuni dei suoi voli già programmati per Israele.

Le cancellazioni avvengono in un contesto di crescente preoccupazione per una possibile escalation militare, dopo la strage al campo di calcio di 12 bambini nel Golan, l’uccisione del capo militare di Hezbollah Fuad Shukr e quella del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. Secondo i media israeliani, all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv ci sarebbero circa 70.000 passeggeri che rischiano di rimanere bloccati, con molti che cercano di prendere gli ultimi voli per l’Europa prima che vengano cancellati.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati