Ita-Lufthansa: via libera all’acquisizione da parte del Mef

Allegati al contratto definitivo ci saranno i Patti parasociali che stabiliranno i rapporti di forza tra i due soci, lo Stato italiano e Lufthansa, con quest’ultima al comando nonostante detenga solo il 41% delle azioni

Il ministero italiano dell’Economia e Lufthansa si preparano a firmare il contratto definitivo per la compravendita di Ita Airways, prevista per novembre. Il semaforo verde dalla Commissione Europea, annunciato questa mattina, consente a Lufthansa di acquistare il 41% del capitale di Ita Airways tramite un aumento di capitale dedicato da 325 milioni di euro. Allegati al contratto definitivo ci saranno i Patti parasociali che stabiliranno i rapporti di forza tra i due soci, lo Stato italiano e Lufthansa, con quest’ultima al comando nonostante detenga solo il 41% delle azioni. Lufthansa nominerà l’amministratore delegato di Ita, Joerg Eberhart, e due dei cinque consiglieri nel prossimo Consiglio di amministrazione. In futuro, Lufthansa potrà aumentare la sua quota fino al 90% e persino al 100% delle azioni di Ita entro il 2033, investendo un totale di 829 milioni di euro.

Risposta alle Preoccupazioni dell’Antitrust

Le trattative tra la Commissione UE e Lufthansa, durate sette mesi, hanno portato a una serie di compromessi per rispondere alle preoccupazioni antitrust. Margrethe Vestager, responsabile dell’Antitrust comunitario, ha dichiarato che il pacchetto proposto da Lufthansa e dal ministero dell’Economia risponde pienamente alle preoccupazioni in materia di concorrenza, garantendo un livello sufficiente di pressione competitiva su tutte le rotte rilevanti. I tre principali fronti critici riguardano: una quota di mercato troppo ampia a Milano-Linate, una situazione di monopolio su alcune rotte di corto raggio tra Italia, Germania, Austria, Svizzera e Belgio, e la riduzione della concorrenza nei collegamenti tra Fiumicino e il Nord America.

Interventi Specifici per Garantire la Concorrenza

A Milano Linate, Lufthansa e Ita cederanno 15-17 coppie di slot, garantendo che almeno un altro vettore possa stabilirsi nello scalo. EasyJet è in prima fila per raccogliere questi slot, con l’obbligo di presentare un piano industriale solido. Per le rotte di corto raggio, una o due compagnie concorrenti riceveranno gli asset necessari per avviare voli non-stop tra Roma o Milano e certi aeroporti in Europa centrale per almeno tre anni. Sul lungo raggio, la compagnia post-fusione stipulerà accordi con concorrenti per migliorare la loro competitività sulle rotte verso Nord America.

Impatto sugli Utenti

Grazie agli accordi di interlining e agli scambi di slot, la concorrenza sul Nord America sarà migliorata, consentendo l’ingresso di nuove compagnie o il potenziamento di vettori già presenti. Questo garantirà voli diretti o con uno scalo nei loro hub europei, mantenendo prezzi competitivi e tempi di viaggio entro le tre ore rispetto ai voli diretti. L’obiettivo finale è un aumento della frequenza dei voli diretti e un miglioramento dei collegamenti per i voli con scalo, beneficiando gli utenti finali con più opzioni e migliori servizi.

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