L’accordo tra GNAM e Brera, che si pone l’obiettivo di valorizzare reciprocamente i patrimoni storico-artistici, è stato reso possibile grazie al supporto di Banca Ifis in un’ottica di collaborazione pubblico-privato
Con l’obiettivo di valorizzare reciprocamente i propri patrimoni storico-artistici, è stata annunciata ufficialmente al pubblico il 16 ottobre la collaborazione tra GNAM e Pinacoteca di Brera che prende vita con lo scopo di ideare e sviluppare scenari comuni e complementari per lo studio, la promozione, la ricerca scientifica, ma anche di progettare e produrre eventi espositivi condivisi.
L’accordo che coinvolge anche il settore privato con Banca Ifis
Uno storico accordo che unisce pubblico pubblico ma che coinvolge in modo decisivo anche i privati, grazie all’intervento di Banca Ifis che che si impegna nel sostenere una partnership di lunga durata tra le due istituzioni, al fine di valorizzare reciprocamente i rispettivi patrimoni artistici e condividere progetti espositivi.
La mostra dedicata a Mario Ceroli
In questa direzione si innesta il primo di una serie di iniziative e mostre frutto di questa collaborazione: l’esposizione dedicata a uno dei più grandi artisti del nostro tempo: Mario Ceroli. Con una doppia rassegna, a Milano e a Roma, il 7 dicembre partiranno le celebrazioni del maestro nelle due istituzioni. I percorsi espositivi, curati da Cesare Biasini Selvaggi, offriranno un’ampia panoramica sulla ricerca dell’artista che ha avuto un ruolo centrale negli sviluppi dell’arte contemporanea, soprattuttto a Roma. L’esposizione “Venezia: la forza di sognare” permette di vedere anche un Ceroli inedito: una serie di carte raramente esposte che raccontano l’apporto della scultura contemporanea alla scenografia teatrale e cinematografica. «Quello che ci auguriamo con questa mostra – ha dichiarato Biasini Selvaggi – è quello di restituire la figura di Mario come artista che ha sempre saputo interpretare il presente, forte e indipendente. La mostra di Milano documenta la tradizione di Mario, ma Mario non è mai stato un nostalgico ma che ha attuato una ricognizione del presente»
L’accordo Gnam-Brera
Ad annunciare queste importanti novità Renata Cristina Mazzantini, Direttrice Generale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Angelo Crespi, Direttore Generale della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense, Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente Banca Ifis, Cesare Biasini Selvaggi, curatore, e l’artista Mario Ceroli, intervenuti in conferenza stampa il 16 ottobre per presentare le novità di un progetto che si preannuncia come un piano d’azione a lungo termine, sulla scia delle grandi collaborazioni che interessano anche le più grande istituzioni internazionali.
«I musei all’estero vanno in franchising noi abbiamo un patrimonio incredibile ma possibilità limitate – ha introdotto Cristina Mazzantini – è importante creare un network. Con Angelo Crespi si parla di un accordo lungo che comprende una serie di iniziative, ci permette di competere e di creare dei format, oltre che un ponte tra Roma e Milano. Spesso si uniscono per economia e finanza, speriamo possano farlo anche per la cultura».
Un nuovo mecenatismo nasce dall’unione tra pubblico e privato
Un nuovo mecenatismo si affaccia, che non vuol dire solo sostegno finanziario, ma che si apre verso una sensibilità sociale: l’unione tra pubblico e privato con Banca Ifis. «Pensiamo a quanto in passato i banchieri hanno contribuito alla valorizzazione del nostro patrimonio – ha detto Mazzantini – questa è una collaborazione innovativa. Spesso le aziende private lo fanno ma con prodotti che abbiano un ritorno immediato. In questo caso, il ritorno è a lungo termine, ma sociale e culturale. Un’operazione straordinaria e fatta in tempi record».
Il progetto Grande Brera
Con l’occasione della mostra dedicata a Ceroli, Brera riaprirà Palazzo Citterio, un’apertura di un ampliamento attesissimo per il progetto Grande Brera, un ampliamento che non darà vita a un museo ma è un prolungamento di Brera. «L’accordo che abbiamo fatto va verso un’ottica di valorizzazione reciproca delle collezione ma anche una serie di studi sulla conservazione e sul restauro», ha commentato Angelo Crespi. «Un rapporto tra i direttori riesce a rendere più proficuo anche il rapporto tra le istituzioni con uno sforzo comune. È un dovere di sostenibilità etica ed economica quello di lavorare insieme. Con Brera abbiamo immaginato di coinvolgere delle imprese con Patto per Brera legato all’Art Bonus, e il primo firmatario è stato proprio Ernesto Fürstenberg di Banca Ifis.
Fürstenberg ha preso la parola per raccontare la valenza che un’operazione come questa rappresenta per Banca Ifis: «Il rapporto pubblico e privato è stato molto difficile da rappresentare in questi anni. Separerei una parte più tecnica da una più personale: la prima vede Banca Ifis che ha nel proprio programma culturale l’arte grazie al progetto Ifis Art, contenitore che ha la funzione di promuovere l’arte per garantire una maggiore fruizione anche per i giovani. Banca Ifis ha contattato, anzi, “ci siamo contattati” e Mario aveva un’esigenza, conservare la sua storia dell’arte. “Un ragazzo artista” che ha deciso di non mettersi mai nel mercato. Ho detto a Mario che avremmo garantito la tutela delle sue opere della sua casa studio e del percorso espositivo che ha nella sua casa. Settant’anni di ricerca che creano un ponte. E voglio ringraziare GNAM e Brera perché volevo partire da questi due musei importanti italiani che rappresentano il motore di sviluppo culturale della nostra Italia. Brera e GNAM sono il massimo palcoscenico che ora si può ottenere in Italia, il percorso dopo proseguirà anche all’estero. Il nostro gruppo bancario vuole ampliare la sua crescita mantenendo le proprie radici identitarie».
Ceroli alla Gnam nella primavera 2025
Seguirà la tappa romana della mostra di Ceroli, nella primavera 2025, con un ampliamento delle opere in mostra attraverso una selezione antologica, allestita in alcune sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e che comprenderà anche un Ceroli inedito: una serie di opere più recenti raramente esposte che raccontano l’apporto della scultura contemporanea alla scenografia teatrale e cinematografica. «Quello che ci auguriamo con questa mostra – ha dichiarato il curatore Biasini Selvaggi – è quello di restituire la figura di Mario come artista che ha sempre saputo interpretare il presente, forte e indipendente. La mostra di Milano documenta la tradizione di Mario, ma Mario non è mai stato un nostalgico ma che ha attuato una ricognizione del presente. La mostra della GNAM sarà invece una mostra ampliata che documenterà gli ultimi decenni, i più sconosciuti, opere poco esposte e documentate dal punto di vista bibliografico editoriale».
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