”La Rai − Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. Erano le 11 della mattina del 3 gennaio 1954 alle ore 11, quando Fulvia Colombo, prima annunciatrice Rai, con queste parole, diede inizio alla storia della tv del nostro paese. Il debutto fu affidato ad Arrivi e Partenze, condotto da Mike Bongiorno, futuro re dei quiz, e il giornalista Armand Pizzo. In serata andó in onda la Domenica sportiva, destinato a diventare il più longevo dei programmi televisivi nostrani. Il primo passo di un rapido cammino nel corso del quale da marginale elettrodomestico che trasmetteva immagini in bianco e nero nei bar di paese e nelle abitazioni di quanti che potevano permettersela, la tv è diventata totem aggregante e trasversale, cuore pulsante di ogni casa dal nord al sud dell’Italia, fino ad arrivare a scandire i ritmi delle famiglie, a influenzarne gusti e abitudini.
Non ci sono purtroppo i nastri di quella giornata inaugurale, riciclati per altri eventi o andati perduti. Cosí la Rai celebrerá il compleanno mandando in onda quel che si è riuscito a recuperare in archivio, un collage di pezzi raccolti sotto il titolo 70×70 Lo sapevate che – 70 storie per 70 anni di TV che sará disponibile su RaiPlay fino al 30 maggio. Ricordi, aneddoti, curiosità di un tempo lontano. Immagini che scorrono della memoria collettiva della generazione dei baby boomers e in quella X e Y… Carosello, Fantastico, Canzonissima, Milleluci, La piovra, Quelli della notte fino…Chissá chi lo sa….Giocagió…sceneggiati e fiction che restano vere perle, come Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, Piccolo mondo antico, La Cittadella, Il giornalino di Giaburrasca, la Pisana…Senza parlare dalle prime edizioni Domenica in o Sanremo e di miti indelebili come Corrado, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Alberto Manzi, Piero Angela e così via.
Amata e odiata mamma Rai ha unito gli italiani, ha dato loro una lingua comune, è stata maestra, finestra sul mondo, specchio del paese nel bene e nel male, espressione della politica al potere. Negli anni Settanta Ottanta si è ritrovata a dovere fare i conti con la concorrenza, ma lo stesso è riuscita ad andare avanti adattandosi ai tempi nuovi e alla pressione del mercato della pubblicitá. E oggi nell’era del digitale resiste…