La nuova politica tocca la riduzione della spesa per le auto di servizio e i buoni taxi, nonchè le spese per eventi pubblici, come convegni e mostre. Le missioni all’estero, se non strettamente legate a obblighi internazionali o a compiti ispettivi, subiranno un dimezzamento delle spese rispetto al 2009. Anche gli incarichi di consulenza e studio saranno ridotti del 20%
La riduzione della spesa pubblica, considerata una “necessità” dal segretario generale di Palazzo Chigi Carlo Deodato, ha portato all’emanazione di una nuova direttiva interna il 13 settembre 2024. L’obiettivo di questo provvedimento è razionalizzare le uscite e garantire una gestione più sostenibile delle risorse in vista del bilancio previsionale 2025-2027. Questo intervento si inserisce nel quadro della spending review e mira a mantenere la crescita della spesa pubblica entro limiti contenuti, allineandosi al vincolo europeo stabilito dal nuovo Patto di Stabilità, che impone una crescita massima dell’1,5% annuo per i prossimi sette anni.
Limitazione delle richieste di fondi
La direttiva impone una serie di misure per ridurre le spese superflue, sottolineando l’importanza di limitare le richieste incrementali di fondi rispetto a quanto strettamente necessario. Si insiste sull’esigenza di gestire con maggiore prudenza le risorse, scoraggiando le richieste di stanziamenti aggiuntivi per il personale coinvolto nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Viene evidenziata la necessità di una programmazione attenta e coerente, con l’invito a formulare richieste solo se adeguatamente motivate.
Riduzione delle spese per auto blu ed eventi
La nuova politica, tra le altre, tocca la riduzione della spesa per le auto di servizio e i buoni taxi, che non dovrà superare il 30% rispetto ai livelli del 2011. Anche le spese per eventi pubblici, come convegni e mostre, dovranno essere tagliate del 20% rispetto al 2009. Queste iniziative non potranno comportare costi aggiuntivi, e ogni evento dovrà essere autorizzato preventivamente.
Tagli alle missioni all’estero e alle consulenze
Le missioni all’estero, se non strettamente legate a obblighi internazionali o a compiti ispettivi, subiranno un dimezzamento delle spese rispetto al 2009. Anche gli incarichi di consulenza e studio saranno ridotti del 20% rispetto allo stesso anno, con restrizioni particolari per le consulenze informatiche, che potranno essere conferite solo in casi eccezionali.
Riduzione delle spese per la formazione
Le spese per la formazione del personale, inclusi i corsi di lingua, saranno tagliate del 50% rispetto ai livelli del 2009, dimostrando un ulteriore impegno del governo nel contenimento delle spese considerate non essenziali.
L’appello della premier per evitare sprechi
Infine, durante una riunione del Consiglio dei Ministri, la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti hanno esortato i ministri a ridurre le spese inutili. Hanno sottolineato che è preferibile agire con rigore piuttosto che dover ricorrere a tagli lineari, che rischierebbero di colpire in maniera indiscriminata tutti i settori della spesa pubblica.
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