Lavoro, Landini (Cgil): “Situazione esplosiva, salari bassi e precarietà”

di Corinna Pindaro

“Siamo di fronte ad una situazione sociale esplosiva. Perché non solo ci sono i salari bassi, ma c’è un livello precarietà nel lavoro e nella vita che non c’è mai stato, un livello di incertezza, di insicurezza. In molti casi, in questi anni sono stati tagliati anche i soldi pubblici per garantire i servizi sociali, dal diritto alla salute, alla scuola, all’integrazione”, queste le parole del leader della Cgil, Maurizio Landini intervenendo a Torino in un’assemblea di delegati. L’impegno profuso dalla Cgil mira ad arginare le problematiche legate al mondo del lavoro. “Per quanto ci riguarda oggi diventa decisivo rimettere al centro il problema del lavoro, della lotta del precarietà, dell’attenzione ai bisogni delle persone. Allora è il momento di fare scelte, sia locali sia nazionali, che vadano in questa direzione e la politica deve tornare a occuparsi dei bisogni materiali delle persone”, ha aggiunto Landini.

I problemi connessi al mondo del lavoro risentono, ovviamente, delle contingenze storiche. “Oggi le persone non arrivano a fine mese. Con l’aumento delle tariffe che c’è stato, dalle bollette alla benzina fino alla spesa, in realtà siamo di fronte a un calo dei salari. La tredicesima per chi ce l’ha è già andata in fumo. Per sostenere i salari oggi non sono sufficienti i 200 euro che il governo ha messo in campo, cosa importante perché è la prima volta che intervengono sugli extraprofitti per destinarne una parte al mondo del lavoro e ai pensionati, ma sappiamo tutti che 200 euro non sono sufficienti per affrontare questa situazione. Serve almeno una mensilità”, ha osservato il leader della Cgil sottolineando, che questo “è’ il momento di fare una seria riforma fiscale, dove strutturalmente i lavoratori dipendenti e i pensionati paghino meno tasse”.

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