Lavrov: “Chiunque vinca alle elezioni Usa si è già schierato contro la Russia”

Secondo Lavrov, per porre fine alla guerra, Kiev dovrebbe accettare di rimanere uno Stato neutrale, fuori dalle alleanze militari come la NATO

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato che la Russia è pronta per un accordo politico-diplomatico che ponga fine alla guerra in Ucraina. Tuttavia, Lavrov non parla di un semplice cessate il fuoco, ma di una risoluzione che affronti le “cause alla radice” del conflitto. Il piano proposto dal Cremlino prevedrebbe che l’Ucraina ceda alla Russia le regioni di Donetsk, Cherson, Lugansk, Zaporizhzhia, e la Crimea, annessa da Mosca nel 2014.

Neutralità e non appartenenza alla NATO

Secondo Lavrov, per porre fine alla guerra, Kiev dovrebbe accettare di rimanere uno Stato neutrale, fuori dalle alleanze militari come la NATO. Inoltre, l’Ucraina dovrebbe fermare le ostilità, rinunciare alla sua aspirazione di diventare membro dell’Alleanza Atlantica e proteggere la lingua russa e i diritti dei cittadini russofoni. Tuttavia, Kiev ha già respinto queste condizioni più volte, ritenendole inaccettabili.

Le armi occidentali e il contesto politico americano

Lavrov ha anche sottolineato che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare armi all’Ucraina. In merito alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Lavrov ha affermato che, a prescindere dal vincitore – che sia Donald Trump o Kamala Harris – la posizione americana nei confronti della Russia non cambierà. Secondo lui, i due principali partiti politici statunitensi condividono l’intenzione di contrastare la Russia.

Condanna per mercenarismo di un cittadino americano

In un contesto parallelo, oggi è stato condannato Stephen Hubbard, un cittadino americano di 72 anni, a 6 anni e 10 mesi di carcere da un tribunale di Mosca. Hubbard è stato accusato di aver combattuto come mercenario a fianco delle forze ucraine. L’agenzia russa Ria Novosti ha riportato la notizia, evidenziando la crescente repressione contro stranieri coinvolti nel conflitto ucraino.

Giornalisti sotto accusa in Russia

Continuano a crescere le accuse contro giornalisti stranieri per presunta violazione delle leggi russe. Altri due reporter, Curt Pelda di CH Media e Catherine Norris Trent di France 24, sono stati accusati dall’FSB russo di essere entrati illegalmente nel Paese, secondo l’art. 322 del Codice penale russo, che prevede fino a cinque anni di reclusione.

Kiev: «Mosca recluterà 225mila soldati all’anno»

Dall’altra parte, le autorità ucraine hanno dichiarato che la Russia ha pianificato il reclutamento di 225.000 soldati all’anno per i prossimi tre anni. Il capo del Centro per la lotta alla disinformazione ucraino, Andriy Kovalenko, ha riportato su Telegram che Mosca non intende condurre una mobilitazione di massa, ma vuole mantenere la capacità di continuare la guerra su larga scala fino al 2027.

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