Le forze ucraine continuano ad avanzare nella regione russa di Kursk. Secondo le dichiarazioni delle autorità di Kiev, solo ieri sono stati catturati oltre 100 soldati nemici, mentre un’altra città è stata evacuata dalle autorità locali. Quattro basi aeree in tre diverse regioni russe sono state bombardate. Kiev ha espresso la volontà di creare una “zona cuscinetto” al confine per contrastare i “quotidiani bombardamenti” da parte di Mosca. Nella serata di ieri, i raid russi su Kharkiv e Odessa hanno causato due morti e quattro feriti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello agli alleati, chiedendo l’uso di armi a lungo raggio.
“La nostra avanzata nella regione di Kursk sta procedendo bene, stiamo raggiungendo il nostro obiettivo strategico”, ha affermato Zelensky nel suo discorso serale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con i partner internazionali per ottenere ulteriori forniture di armi missilistiche e decisioni a lungo raggio. “Decisioni audaci dei nostri partner ridurranno la capacità di azione di Putin”, ha aggiunto Zelensky.
Nel frattempo, arriva la notizia che l’esercito russo ha riconquistato un villaggio precedentemente occupato dalle forze ucraine nella regione di Kursk. Secondo il Ministero della Difesa russo, “è stato ripreso il controllo del villaggio di Kroupets”, mentre continuano gli scontri nella regione di confine.
Si apprende inoltre che i carri armati forniti dalla Gran Bretagna, i Challenger 2, sono stati utilizzati nell’incursione ucraina in territorio russo. Una fonte ha confermato alla BBC che i 14 tank donati dall’ex premier Sunak nel gennaio 2023 sono ora impiegati nell’offensiva. Il Ministero della Difesa britannico ha evitato di rilasciare dichiarazioni sulle armi specifiche fornite, ma un portavoce ha ribadito che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, l’Ucraina ha il diritto di autodifesa contro gli attacchi illegali della Russia, e questo include operazioni all’interno del territorio russo.
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