L’Italia è al primo posto per la vendita di armi in Ue, l’Egitto tra i principali acquirenti

l’Italia ha registrato un aumento del 86% nelle vendite di armi rispetto al periodo precedente, dal 2014 al 2018. Lo rivela il rapporto del SIPRI

Il rapporto del SIPRI, istituto indipendente con sede a Stoccolma, riportato dal Fatto Quotidiano, rivela che l’Italia è al primo posto per le vendite di armi nell’Unione Europea. Negli ultimi cinque anni (2019-2023), l’Italia ha registrato un aumento del 86% nelle vendite di armi rispetto al periodo precedente, dal 2014 al 2018. Il Medio Oriente rappresenta il mercato più promettente per le esportazioni italiane di armamenti, con l’Egitto tra i principali acquirenti.

Mentre alcuni Paesi come Germania, Regno Unito e Israele hanno visto diminuire le loro esportazioni di armi, gli Stati Uniti hanno invece aumentato il loro volume d’affari del 17%, coprendo il 42% del mercato globale. Secondo Mathew George del SIPRI, questo riflette il ruolo predominante degli Stati Uniti come fornitori globali di armi, con esportazioni verso un numero crescente di Paesi.

L’invasione russa in Ucraina ha innalzato le importazioni ed esportazioni di armi. Kiev è diventata il più grande importatore europeo di armamenti nel periodo 2019-2023 e il quarto al mondo, con almeno 30 Paesi che forniscono armamenti per il suo sforzo bellico contro Mosca dal febbraio 2022.

La Polonia ha notevolmente incrementato le sue importazioni di armi per sostenere Kiev, svuotando i suoi arsenali, mentre la Russia ha ridotto del 53% le sue esportazioni, probabilmente a causa delle sanzioni. Tuttavia, l’India rimane il principale importatore di armi a livello globale, acquistando circa il 10% di tutte le armi prodotte dai Paesi esportatori, seguita dall’Arabia Saudita (8,4%) e dal Qatar (4,9%).

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