
di Mario Tosetti
Tra gli interventi contenuti nella Manovra 2022 troviamo la proroga delle misure inerenti le agevolazioni edilizie fino al 31 dicembre 2024. Per quanto riguarda, in particolare, il bonus ristrutturazioni la Legge di Bilancio proroga l’agevolazione senza sostanziali modifiche. Non cambia nè l’aliquota di detrazione nè le spese ammesse. Si tenga presente, però, in caso di cessione del credito o di sconto in fattura che è necessario procedere con l’asseverazione della congruità dei prezzi e del visto di conformità.
Circa gli altri bonus edilizi sono stati prorogati senza modifiche l’ecobonus ordinario, il bonus verde e il sismabonus mentre interventi specifici riguardano il superbonus 110%, il bonus mobili e il bonus facciate. Il bonus ristrutturazione, prorogato fino al 31 dicembre 2024, consente di beneficiare per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2024, della detrazione fiscale del 50% ed entro il limite di 96.000 euro di spesa.
In relazione agli adempimenti necessari, è obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla data in cui si sono conclusi i lavori per tutti gli interventi che comportano un risparmio energetico. In tutti i casi è possibile usufruire del bonus ricorrendo a tre strade alternative tra loro: la detrazione in 10 anni dalla propria dichiarazione dei redditi, la cessione del credito a terzi comprese le banche, lo sconto in fattura in accordo con l’impresa che ha effettuato i lavori.
Tra le spese ammesse e che rientrano nel bonus ristrutturazione troviamo dagli interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, al restauro; dal ripristino di immobili danneggiati da eventi naturali a lavori per la realizzazione di posti auto; da interventi per il risparmio energetico a interventi di misure finalizzate a prevenire atti illeciti ; da lavori finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche a ristrutturazioni per l’adozione di misure antisismiche e molto altro ancora.
Possono accedere al bonus ristrutturazione tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti in Italia o meno. La detrazione del 50% sull’Irpef può essere richiesta dal proprietario dell’immobile ma anche dal titolare di usufrutto o e altri diritti di godimento o da chi ne sosterrà effettivamente le spese. Per richiedere la detrazione fiscale è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile.
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