Marina Berlusconi scrive a La Repubblica: “Nessuna trama e disistima contro Meloni e Tajani”

Nella sua lettera la presidente di Fininvest ha fatto riferimento a un articolo apparso su La Repubblica il 18 settembre, firmato dal giornalista Concetto Vecchio, nel quale si parla di un crescente malcontento da parte della famiglia Berlusconi che vorrebbe che FI si assestasse su un’area più moderata

Marina Berlusconi ha preso una posizione netta in risposta alle voci di presunte manovre politiche finalizzate a screditare la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. In una lettera indirizzata a La Repubblica, la presidente di Fininvest ha smentito categoricamente qualsiasi coinvolgimento in presunti piani contro le due figure politiche. Berlusconi ha precisato che le ricostruzioni mediatiche che la vedono protagonista di queste ipotetiche trame sono totalmente infondate, e ha ribadito l’assenza di qualsiasi disaccordo con Meloni o Tajani.

L’articolo e le accuse di “disistima” verso Meloni

Nella sua lettera, Marina Berlusconi ha fatto riferimento a un articolo apparso su La Repubblica il 18 settembre, firmato dal giornalista Concetto Vecchio. Secondo quanto riportato nell’articolo, ci sarebbe un malcontento crescente da parte della famiglia Berlusconi nei confronti di Giorgia Meloni e della linea politica di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia. Vecchio suggeriva che dietro la recente “svolta pro-diritti” di Forza Italia ci fosse una strategia orchestrata dalla stessa Marina Berlusconi, con l’obiettivo di spingere il partito verso posizioni più moderate e distanti da Lega e Fratelli d’Italia.

Marina Berlusconi ha risposto con fermezza, affermando che queste affermazioni non corrispondono alla realtà e smentendo categoricamente la presunta “disistima” verso Meloni. Ha dichiarato che, contrariamente a quanto riportato, sia lei che la sua famiglia nutrono rispetto per la premier e per l’operato di Tajani, rigettando qualsiasi accusa di scontentezza o malumore.

Il presunto incontro con Draghi e le ipotesi di complotto

Uno degli elementi centrali dell’articolo di La Repubblica era il racconto di un incontro tra Marina Berlusconi, Gianni Letta e l’ex premier Mario Draghi, avvenuto a Milano nei giorni successivi alla presentazione del report di Draghi sulla competitività dell’Unione Europea. In questo incontro, stando a quanto riportato, Berlusconi e Letta avrebbero discusso di una strategia volta a orientare Forza Italia verso una posizione più centrista e distante dalle idee di Lega e Fratelli d’Italia.

Marina Berlusconi ha liquidato queste ricostruzioni come pura fantasia, definendole “intriganti” ma assolutamente lontane dalla verità. Ha sottolineato come tali narrazioni siano frutto di un immaginario teatrale piuttosto che di fatti concreti, criticando aspramente la tendenza dei media a creare retroscena basati su ipotesi non verificabili.

Le riflessioni sulle fake news e la difesa della verità

La presidente di Fininvest ha colto l’occasione per riflettere sulla diffusione delle fake news e sull’importanza di proteggere la verità in un’epoca in cui le notizie false proliferano facilmente. Ha espresso la sua frustrazione per le continue speculazioni che la coinvolgono, sottolineando come sia difficile, se non impossibile, arginare il flusso di voci e indiscrezioni infondate. Nella conclusione della sua lettera, Marina Berlusconi ha ribadito la sua convinzione che la verità dei fatti debba ancora mantenere un valore intrinseco, auspicando che i retroscena giornalistici si basino su eventi reali, anziché su ipotetiche cospirazioni senza fondamento.

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