Migranti in Albania, Tribunale di Roma: devono ritornare in Italia

La decisione del Tribunale di Roma si basa su una sentenza della Corte di giustizia europea, la cui applicazione determina la necessità che i migranti tornino in Italia ed esercitino il loro diritto di asilo

Il tribunale di Roma ha deciso di non convalidare il trattenimento di 12 migranti sbarcati in Albania, obbligando il loro ritorno in Italia. Questi migranti, provenienti dal Bangladesh e dall’Egitto, erano stati trasferiti in Albania in base a un accordo bilaterale tra Roma e Tirana, che prevede la gestione dei migranti fuori dai confini italiani. Tuttavia, il tribunale italiano ha stabilito che tali migranti non potevano essere trattenuti in Albania poiché i Paesi di provenienza non sono considerati sicuri secondo la normativa europea.

Il Contesto Legale e la Sentenza della Corte di Giustizia Europea

La decisione del tribunale di Roma si basa su una sentenza della Corte di Giustizia Europea, in particolare una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Questa sentenza stabilisce che per essere considerato “Paese sicuro”, un Paese deve esserlo in ogni sua parte e per ogni persona, senza discriminazioni o persecuzioni, il che non vale per Egitto e Bangladesh. Di conseguenza, i migranti devono essere riportati in Italia, dove potranno esercitare il diritto di asilo. Il decreto afferma che, in assenza di un titolo legale per trattenere i migranti in Albania, il loro ritorno in Italia è obbligatorio.

La reazione del governo

Il governo, rappresentato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha annunciato di voler fare ricorso fino alla Cassazione, contestando la decisione dei giudici e difendendo la legittimità dell’accordo con l’Albania. Meloni ha anche convocato un Consiglio dei ministri per affrontare la questione e chiarire la definizione di “Paese sicuro”. Il governo sostiene che questa definizione dovrebbe essere competenza del governo, non della magistratura.

Le Critiche Politiche all’Accordo sui migranti con l’Albania

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato aspramente l’accordo tra Italia e Albania, definendolo “fuorilegge” e contrario al diritto internazionale. Schlein ha attaccato il governo italiano per aver speso cifre elevate per gestire i migranti in Albania, sottolineando che tali risorse avrebbero potuto essere impiegate meglio nel settore della sanità. Ha anche ricordato che la sentenza europea del 4 ottobre aveva già messo in dubbio la legalità dell’accordo, evidenziando che il governo avrebbe dovuto prevedere queste conseguenze.

Possibili Ripercussioni sull’Accordo Bilaterale

La decisione del tribunale rischia di compromettere l’intero impianto dell’accordo tra Italia e Albania, che già prima della sentenza aveva mostrato delle criticità, con il rimpatrio anticipato di quattro migranti considerati fragili o minori. Ora, l’accordo potrebbe essere rivisto, soprattutto considerando la pressione internazionale e le normative europee a tutela dei diritti dei richiedenti asilo.

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