Migranti, approvato il Dl flussi in Consiglio dei Ministri

 

Il provvedimento contiene “le disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”

Via libera dal Consiglio dei ministri al testo di legge introduce importanti novità sull’ingresso e la permanenza di lavoratori stranieri in Italia, cercando di limitare la possibilità di truffe. Si riscrivono inoltre le norme sull’attività delle Ong in mare, limitando il loro spazio di manovra, e sui ricorsi dei richiedenti asilo che, d’ora in poi, avranno solo 7 giorni – e non più 14 – per poter contestare il diniego delle proprie richieste.

IL DECRETO FLUSSI

Il dl contiene “le disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”. Come spiega il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa, il senso del testo di legge è quello di “aprire all’immigrazione regolare e avere grande rigore contro l’illegalità, contrastare quella illegale, anche chi usa la migrazione regolare per fare business”. Tajani ha poi sottolineato la volontà di “rimettere nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno che è importante per la nostra economia”.

GLI OBBLIGHI PREVISTI

Per quanto riguarda le competenze del dicastero guidato dal vicepremier Tajani, nel dl “vi è l’obbligo di fornire le impronte digitali per gli stranieri che chiedono un visto nazionale”, un obbligo che oggi è previsto solo per i visti Schengen,  e “l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto”. A questi si aggiunge inoltre “l’obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta – o se il nullaosta è già rilasciato prima del rilascio del visto – per i cittadini di tre paesi (Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka) dove le irregolarità sono state le più pesanti. Questi paesi non escono dal decreto Flussi ma nell’immediato il rilascio di visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia”, aggiunge Tajani. Previsto poi per la Farnesina “un incremento del personale”, nonché una facilitazione per l’estensione dei permessi di lavoro stagionali in presenza di un’offerta di lavoro reale”.

LE NORME PER I VELIVOLI DELLE ONG

“Aggiungo l’obbligo per gli aerei delle ong di segnalare eventuali incidenti in mare alle autorità marittime italiane immediatamente e la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asili ai fini di ricostruirne l’identità e nazionalità”, dice ancora Tajani. Per quanto riguarda le associazioni umanitarie che pattugliano il Mediterraneo per individuare barche di migranti in difficoltà, quindi, si prevede che i velivoli avvertano “immediatamente e con priorità” gli enti competenti per l’area attenendosi alle loro indicazioni. Per chi violerà le disposizioni, infatti, è prevista una multa fino a 10mila euro, oltre al fermo dell’aereo.Per evitare una serie di truffe nei flussi di migranti si è pensato un nuovo sistema. In primo luogo si è stabilito che dovrà essere considerata irricevibile la domanda del datore di lavoro che nel triennio precedente non ha sottoscritto il contratto di soggiorno (all’esito di una precedente domanda). Per ciascun datore di lavoro, inoltre, viene fissato un numero massimo di richieste: il limite è di 3 istanze. Per il 2025, poi, in via sperimentale verranno rilasciati 10mila ulteriori visti d’ingresso per badanti.

I CLICKDAYS

Nel decreto c’è “un intento di semplificare il più possibile, di abbattere i tempi e al tempo stesso di dare delle regole certe aggirabili con maggiore difficoltà. I clickdays saranno più di uno (durante l’anno ndr) per tipologia di lavoratori”, dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che specifica:”Ci sarà la pre-compilazione delle domande rispetto ai click days per aumentare i tempi dei controlli. I click day saranno più di uno, per categorie di lavoratori, e questo permetterà sia la suddivisione per tipologie di lavoro, sia una gestione meno caotica. I sistemi informatici saranno inter-operativi e questo permetterà di dare immediatamente delle risposte di inammissibilità”. “Il contratto di soggiorno va sottoscritto per via telematica entro 8 giorni”, continua Mantovano. Tra le novità introdotto viene contemplata la possibilità per il lavoratore stagionale che termina il contratto di non avere subito un provvedimento di allontanamento. Per lui sarà possibile disporre di 60 giorni aggiuntivi, cuscinetto, per cercare un altro lavoro.

L’ACCESSO AI CELLULARI DEI MIGRANTI FINALIZZATO ALL’IDENTIFICAZIONE

L’accesso al telefono cellulare dei migranti che arrivano in Italia “ha un unico scopo: garantire l’identificazione del migrante o al minimo l’individuazione della provenienza geografica. C’è – spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio– l’obbligo di collaborare all’identificazione, posto che chi entra lo fa in modo irregolare. L’obbligo si esplica anche mostrando i dati contenuti nel cellulare, ma solo quelli finalizzati all’identificazione. È previsto il divieto di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi altra forma di comunicazione e c’è diritto ad assistere con un mediatore culturale. A seguito dell’adempimento di questo obbligo viene redatto un verbale e l’accesso al telefono deve essere “autorizzato dal giudice di pace previamente o con una convalida entro 48 ore dopo l’accesso ai dati identificativi. In caso di non convalida o convalida parziale i dati sono inutilizzabili e il giudice ne dispone la cancellazione. Non è un atto come la perquisizione e il sequestro ma è finalizzato solo all’identificazione”.

NUOVE REGOLE PER I RICHIEDENTI ASILO

Sempre in tema di richiedenti asilo, si dimezzano – da 14 a 7 giorni – le tempistiche con cui è possibile fare ricorso contro il rigetto della domanda di asilo. In merito, viene previsto poi il trattenimento del richiedente “qualora non abbia consegnato il passaporto o altro documento in corso di validità o non presti idonea garanzia finanziaria, o nelle more del perfezionamento della procedura concernente la prestazione della garanzia finanziaria”.

MAGGIORI PROTEZIONI CONTRO IL CAPORALATO

Il provvedimento si pone anche l’obiettivo di intensificare le azioni contro il caporalato”, dice la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. “Interveniamo su un reato contro la persona e cerchiamo di individuare una protezione aggiuntiva per chi denuncia casi di sfruttamento”, aggiunge parlando di “uno speciale permesso di soggiorno della durata iniziale di sei mesi, rinnovabile per un anno e prorogabile ulteriormente”. Quindi, spiega ancora Calderone, “mettiamo in protezione le vittime che collaborano con la giustizia rispetto all’ipotesi di punibilità sul reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”.

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