Morto Glauco Mauri, maestro del teatro. Aveva 94 anni

Il suo impegno instancabile per il teatro e la sua dedizione verso i testi classici e contemporanei hanno ispirato intere generazioni di attori, registi e appassionati di teatro

La scomparsa di Glauco Mauri, avvenuta il 28 settembre 2024 a Roma, segna la fine di un’epoca nel teatro italiano. Mauri, uno dei più grandi interpreti e registi del panorama teatrale, avrebbe compiuto 94 anni pochi giorni dopo. La sua ultima apparizione in scena era prevista al Teatro Vascello di Roma, ma un malore lo aveva costretto a rinunciare.

Una carriera straordinaria

Nato a Pesaro nel 1930, Mauri si è avvicinato al teatro giovanissimo, debuttando a soli quindici anni con una compagnia amatoriale. Nel 1949, entrò all’Accademia di Arte Drammatica di Roma, formandosi sotto maestri come Orazio Costa e Sergio Tofano. Il suo debutto professionale avvenne nel 1953 con il Macbeth di Shakespeare. Da quel momento, ha lavorato in una vasta gamma di produzioni, affrontando autori classici come Shakespeare, Pirandello, Sofocle e Goethe, e contemporanei come David Mamet e Heiner Muller.

La Compagnia dei Quattro e la Compagnia Mauri-Sturno

Nel 1961, insieme a Valeria Moriconi, Franco Enriquez e Emanuele Luzzati, fondò la “Compagnia dei Quattro”. Tuttavia, è nel 1981 che dà vita alla Compagnia Mauri-Sturno, insieme al collega e amico Roberto Sturno. Nei 40 anni di attività della compagnia, Mauri ha portato in scena alcuni dei più grandi successi del teatro italiano, tra cui Re Lear, La Tempesta, Edipo Re, Faust, Delitto e castigo e Il rinoceronte.

Il contributo al cinema e alla televisione

Sebbene il teatro fosse il suo grande amore, Mauri ha lavorato anche nel cinema e in televisione. Tra i suoi ruoli più noti ci sono apparizioni in film come Profondo Rosso di Dario Argento e La Cina è vicina di Marco Bellocchio. In TV, è stato tra i protagonisti degli sceneggiati Rai, come I demoni di Dostoevskij e I Buddenbrook di Thomas Mann.

Reazioni dal mondo del teatro

La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio nel mondo dello spettacolo. Alessandro Gassmann lo ha ricordato come una persona generosa e dolce, mentre Monica Guerritore ha espresso gratitudine per l’influenza che Mauri ha avuto sulla sua carriera. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sottolineato come Mauri sia stato un “autentico maestro del teatro italiano” e una figura fondamentale per diverse generazioni di artisti.

Un’eredità eterna

Glauco Mauri lascia un’eredità artistica di straordinario valore. Il suo impegno instancabile per il teatro e la sua dedizione verso i testi classici e contemporanei hanno ispirato intere generazioni di attori, registi e appassionati di teatro. La sua scomparsa segna la fine di una carriera ineguagliabile, ma il suo lavoro e la sua passione continueranno a vivere attraverso le opere che ha interpretato e prodotto.

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