Nel frattempo l’Ucraina si prepara ad affrontare uno degli inverni più complessi della sua storia, non solo a causa del conflitto militare, ma anche per la grave crisi energetica
Nel frattempo l’Ucraina si prepara ad affrontare uno degli inverni più complessi della sua storia, non solo a causa del conflitto militare, ma anche per la grave crisi energetica. Il premier Denis Shmigal ha espresso preoccupazione per le forniture energetiche del paese, colpite dagli attacchi russi alle infrastrutture critiche. Nonostante molti impianti siano stati protetti da strutture in cemento per resistere agli attacchi missilistici, il sistema energetico rimane vulnerabile.
La situazione è particolarmente critica per ospedali e scuole: sebbene tutti gli ospedali e l’80% delle scuole siano dotati di generatori, Shmigal ha lanciato un appello urgente per ottenere altri 1.800 generatori ad alta capacità. Questo sforzo è essenziale per mantenere operativi i servizi vitali durante l’inverno, soprattutto con la crescente minaccia di ulteriori attacchi russi.
Diplomazia internazionale: il sostegno di Stati Uniti e Regno Unito
Sul piano diplomatico, si prevede nei prossimi giorni una visita congiunta a Kiev del Segretario di Stato americano Antony Blinken e del ministro degli Esteri britannico David Lammy. Da Londra, Blinken ha annunciato nuove sanzioni contro l’Iran, accusato di aver fornito missili balistici alla Russia. Secondo il capo della diplomazia statunitense, Teheran avrebbe già consegnato un primo lotto di missili, che Mosca potrebbe impiegare in Ucraina.
Sanzioni internazionali
Anche il Regno Unito, insieme a Germania e Francia, ha annunciato sanzioni simili, colpendo in particolare il settore del trasporto aereo iraniano. Gli accordi bilaterali sui servizi aerei con Teheran saranno revocati, in risposta alla collaborazione militare tra l’Iran e la Russia.
Iniziative per la pace: il ruolo di Scholz e Orbán
In un contesto di crescenti tensioni, emergono tentativi diplomatici per la pace. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha proposto di includere la Russia nella futura conferenza di pace sull’Ucraina. Tuttavia, la proposta ha sollevato critiche a Berlino e scetticismo a Mosca. Parallelamente, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato di essere al lavoro su un “importante evento” per una missione di pace in Ucraina.
La posizione del Cremlino
Nonostante questi tentativi, il Cremlino rimane diffidente, dichiarando che è difficile immaginare un accordo di pace, soprattutto a causa della situazione nella regione di Kursk, dove l’Ucraina avrebbe preso il controllo di parte del territorio russo.
Investigazioni internazionali: la Corte penale internazionale indaga
Sul piano giudiziario, il procuratore capo della Corte Penale Internazionale (CPI), in visita a Kiev, ha confermato che l’attacco di luglio a un ospedale pediatrico sembra essere stato causato da un missile da crociera russo. Le autorità ucraine sospettano che l’ordine per l’attacco sia stato dato da un alto comandante dell’aeronautica russa, portando avanti indagini internazionali per crimini di guerra.
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