Pnrr, la Commissione europea approva lo schema aiuti italiano per il biometano

di Carlo Longo

La Commissione europea ha stanziato 4,5 miliardi di sostegni per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di biometano nuovi o riconvertiti.  In una nota della Commissione si legge: “La misura rientra nella strategia dell’Italia per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare la propria quota di energie rinnovabili. Il regime contribuirà inoltre agli obiettivi del piano REPowerEU per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde”.

La responsabile della politica di concorrenza Margrethe Vestager ha spiegato che “il regime di aiuti italiano che abbiamo approvato oggi  rafforzerà la produzione dell’Ue di biometano sostenibile da utilizzare nei settori dei trasporti e del riscaldamento, in linea con il piano REPowerEU. La misura di aiuto italiana, che sarà in parte finanziata dal Recovery and Resilience Facility, aiuterà l’Italia a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, limitando al contempo le possibili distorsioni della concorrenza”.

Nel dettaglio è previsto che il regime di aiuti durerà fino al 30 giugno 2026 e i fondi perverranno in parte dal Recovery and Resilience Facility conformemente a quanto stabilito nel Pnrr. L’aiuto sarà erogato in parte sotto forma di contributi agli investimenti, per un budget di 1,7 miliardi di euro, che saranno corrisposti al termine della fase di costruzione a tutti i progetti sostenuti. L’importo dell’aiuto per progetto coprirà fino al 40% dei costi di investimento ammissibili. Per altra parte sotto forma di tariffe incentivanti per un valore di  di 2,8 miliardi di euro, da corrispondere durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 15 anni. E’ previsto, inoltre, che le tariffe incentivanti saranno disposte in base alle risultanze di una gara competitiva  secondo il principio del ‘pay as bid’. Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe incentivanti e l’evoluzione dei prezzi del gas e sarà erogato su base mensile. In caso di aumenti elevati del prezzo del gas, è previsto un meccanismo di claw-back per il rimborso dell’eventuale importo eccedente le tariffe incentivanti.

“Per beneficiare dell’aiuto previsto dal regime, la produzione di biometano deve essere conforme ai requisiti stabiliti nella direttiva Ue sulle energie rinnovabili. Affinché il biometano possa essere utilizzato specificamente nel settore dei trasporti, solo la produzione di biometano avanzato potrà beneficiare di aiuti, poiché è il carburante più sostenibile ed ecologico, per aiutare l’Ue a raggiungere i suoi obiettivi climatici ed energetici”, si legge in conclusione alla nota della Commissione.

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