Proteste in Inghilterra, un terzo dei britannici ne sostiene idealmente le ragioni

Sei britannici su dieci simpatizzano con le proteste pacifiche avvenute dopo la tragedia, e il 42% ritiene che queste proteste rappresentino il popolo britannico, mentre il 38% non condivide questa opinione

Il recente sondaggio condotto da YouGov tra il 5 e il 6 agosto 2024, che ha coinvolto un campione di 2114 adulti britannici, rivela una divisione significativa nelle opinioni pubbliche riguardo alle proteste seguite alla tragedia di Southport, dove tre bambine sono state brutalmente uccise da Axel Rudakubana, un 17enne di origine ruandese. Circa un terzo degli intervistati sostiene idealmente le ragioni delle proteste: il 14% le supporta fermamente e il 20% in qualche modo. Al contrario, il 17% non è d’accordo con le proteste, mentre il 37% è decisamente contrario e il 12% si dichiara incerto. Sei britannici su dieci simpatizzano con le proteste pacifiche avvenute dopo la tragedia, e il 42% ritiene che queste proteste rappresentino il popolo britannico, mentre il 38% non condivide questa opinione.

Opinioni sui Disordini e le Violazioni

Quando si parla di violenze, vandalismo e razzismo durante le proteste, le opinioni cambiano drasticamente. Solo il 2% degli intervistati sostiene apertamente le aggressioni e il 5% le supporta in qualche modo, totalizzando meno del 10% del campione. Al contrario, un 75% si oppone fermamente alle violenze, un altro 10% si oppone in modo sostanziale e il 7% è incerto. Inoltre, il 72% degli intervistati ritiene che i rivoltosi non rappresentino affatto i britannici, mentre il 12% crede che li rappresentino e un altro 12% è incerto. Alla domanda se le proteste siano giustificate, il 42% risponde di sì, mentre il 49% non è d’accordo e il 10% è incerto. Per quanto riguarda i disordini, solo il 4% li ritiene assolutamente giustificati, l’8% li considera sostanzialmente giustificati, e il 71% li ritiene assolutamente ingiustificabili.

Descrizioni dei Rivoltosi

Le opinioni su come debbano essere descritti i rivoltosi variano. Il 67% li definisce “thugs” (teppisti), il 65% li considera “rioters” (rivoltosi, violenti), il 58% li vede come “razzisti”, il 52% come “di estrema destra” e il 23% li etichetta come “terroristi”. Altri termini usati includono “manifestanti” o “attivisti” per il 21% e “persone con preoccupazioni legittime” per il 16%. Quest’ultima caratterizzazione è condivisa dal 49% degli elettori di Nigel Farage, nonostante le violenze.

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