SICUREZZA
*Trump è tornato.* Donald Trump ha sconfitto Kamala Harris nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, segnando un sorprendente ritorno che preannuncia turbolenze per la democrazia americana, le alleanze internazionali e i mercati globali. “L’America ci ha dato un mandato senza precedenti e potente,” ha dichiarato Trump nel suo discorso di vittoria, mentre i mercati finanziari reagivano con un rialzo del dollaro e dei titoli di Wall Street. Trump, ora alla guida di un paese profondamente diviso, ha promesso ampie riduzioni fiscali, deportazioni di massa e politiche estere aggressive, mentre affronta sfide legali che potrebbero essere mitigate dalla sua posizione presidenziale.
_Lauren Fedor su Financial Times_
*Sarà l’età dell’oro.* Donald Trump è stato rieletto presidente degli Stati Uniti, sconfiggendo la candidata democratica Kamala Harris e ottenendo la maggioranza sia al Senato che alla Camera, segnando una vittoria schiacciante per i Repubblicani. I mercati finanziari hanno reagito positivamente alla notizia, con Wall Street in festa e un calo dei titoli di Stato, mentre le criptovalute e il dollaro si sono rafforzati; le Borse europee, invece, hanno registrato una flessione. Trump ha promesso un’età dell’oro per gli Stati Uniti e una transizione pacifica del potere, mentre Harris ha accettato la sconfitta e ha chiesto ai suoi sostenitori di riconoscere il risultato delle elezioni.
_Luca Veronese su Sole 24 Ore_
*Titoli su.* Mercoledì i titoli della difesa hanno guadagnato terreno dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali. Le migliori performance sono state realizzate tra gli appaltatori militari europei, che sono diventati parte del “commercio di Trump”, basato sulla convinzione di una maggiore influenza statunitense. L’isolazionismo spingerà le altre nazioni della NATO ad aumentare le loro spese per la difesa.
Le azioni della britannica BAE Systems, della tedesca Rheinmetall, della francese Thales e dell’italiana Leonardo sono aumentate tutte di oltre il 2,5%.
_su wsj.com_
*Spinge l’industria bellica.* La rielezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti ha portato a un aumento dell’interesse del mercato verso i settori della tecnologia, delle infrastrutture e, in particolare, della difesa, a partire dalle italiane Leonardo (+3,46%) e Fincantieri (+0,43%) fino alle britanniche Bae Systems (+4,9%) e Rolls Royce (+2,5%) e alle tedesche Rheinmetall (+3,2%) ed Hensoldt (+1,8%) per chiudere con la francese Dassault Aviation (+4,26%). Germania e Francia hanno espresso la volontà di una risposta coordinata per evitare tensioni con gli Stati Uniti. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato le difficoltà nel raggiungere il 2% del PIL in spese per la difesa, come richiesto dalla NATO, a causa del Patto di Stabilità, mentre il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è mostrato più aperto a incrementare il budget per la difesa.
_Francesca Gerosa su Mf_
*Insieme per stabilità e sicurezza.* La Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, per rafforzare l’alleanza tra i due paesi e coordinarsi su questioni internazionali come l’Ucraina e il Medio Oriente. Meloni vede la vittoria di Trump come un’opportunità per l’Italia e rifiuta l’idea che debba riposizionarsi politicamente, puntando a diventare un ponte tra la Casa Bianca e Bruxelles senza necessariamente l’appoggio di Elon Musk. Nonostante le sfide in politica estera, come la questione ucraina e le pressioni per aumentare le spese militari per la NATO, Meloni spera che un rapporto privilegiato con gli USA possa beneficiare l’Italia economicamente.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_
*È un amico dell’Italia.* Antonio Tajani, Ministro degli Esteri italiano e leader di Forza Italia, esprime soddisfazione per l’elezione pacifica di Trump, sottolineando l’importanza di mantenere forti legami tra Italia e Stati Uniti, nonostante i possibili cambiamenti nei rapporti commerciali e l’imposizione di dazi. Tajani evidenzia l’essenzialità dell’export per l’Italia e la necessità di evitare scontri sui dazi, mentre auspica una pace giusta in Ucraina e una difesa comune europea per rafforzare il ruolo politico del continente. Infine, sottolinea l’importanza di una collaborazione transatlantica e di una NATO forte, con l’Europa che deve assumere un ruolo più incisivo in politica estera e difesa.
_Paola Di Caro su Corriere della Sera_
*Il ruolo di Musk.* Il testo esplora il potenziale impatto di Elon Musk e Peter Thiel sulla politica e l’industria tecnologica degli Stati Uniti, sottolineando il loro possibile ruolo chiave nel prossimo governo e la loro influenza sul settore spaziale e dei dati. Musk, con la sua compagnia SpaceX, punta a dominare le comunicazioni globali attraverso una rete di satelliti che potrebbe rivoluzionare la connettività e il controllo delle informazioni, posizionandosi come un interlocutore fondamentale per il Pentagono e la Casa Bianca. Il testo suggerisce che il secondo mandato di Trump potrebbe favorire gli interessi di Musk e Thiel, con implicazioni significative per la concorrenza tecnologica con la Cina e l’assenza di un ruolo rilevante per l’Europa in questo scenario futuro.
_Claudio Antonelli su La Verita’_
*America First.* Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca segna un orientamento economico “America First, Europe Last”, con effetti immediati sui mercati finanziari e aspettative di politiche protezionistiche che potrebbero danneggiare l’export europeo. La società americana appare profondamente polarizzata, con una divisione netta tra l’elettorato che ha sostenuto Trump e le grandi città riformiste, suggerendo una crescente difficoltà per i democratici di rispondere ai bisogni del paese. Infine, si pongono interrogativi sul ruolo di Elon Musk e delle sue aziende nella presidenza Trump, sulle guerre in Ucraina e Medio Oriente, sui rapporti tra Usa, Nato e Alleanza Atlantica, e sull’aumento al 2% del Pil delle spese militari, oltre che sul futuro dell’economia reale e dell’ambiente. A vedere i corsi di borsa e l’indice dei titoli della difesa – a partire da Leonardo – c’è qualcuno che spera nella guerra a oltranza.
_Roberto Sommella su Mf_
*La difesa tocca a noi.* Dopo la vittoria di Trump, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto sottolinea la necessità per l’Europa di aumentare l’autonomia nella difesa e di raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL in spese militari, per non restare indietro a livello globale. Tale aumento della spesa potrebbe beneficiare l’economia italiana, in particolare quelle imprese come Leonardo che fanno parte dell’industria degli armamenti e della sicurezza informatica. Crosetto e gli esperti del settore evidenziano l’importanza di investire in difesa e sicurezza come mezzo per proteggere i dati sensibili e stimolare l’innovazione tecnologica nazionale.
_su Tempo_
*L’ora del coraggio.* Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa e presidente del Copasir, sostiene che l’Italia deve aumentare le spese militari per mantenere la sua credibilità internazionale e sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa, non confondendo la pace con la resa. Guerini evidenzia la necessità di una maggiore responsabilità europea in difesa, soprattutto in seguito all’elezione di Trump negli Stati Uniti, e sottolinea che la sicurezza è una competenza europea che richiede investimenti condivisi. Infine, Guerini ribadisce il suo impegno nel Partito Democratico, sottolineando l’importanza di principi quali giustizia e rispetto della sovranità, in particolare riguardo alla situazione in Ucraina, e invita a non avere paura di affrontare temi complessi come la cybersicurezza e l’influenza delle grandi compagnie tecnologiche.
_Carmelo Caruso su Foglio_
*L’Ue non parla di difesa.* Andrius Kubilius, ex parlamentare lituano, è stato nominato primo commissario europeo alla Difesa e allo Spazio, un ruolo che potrebbe segnare una svolta storica per l’UE, specialmente alla luce della rielezione di Donald Trump e del suo atteggiamento critico verso la NATO e la guerra in Ucraina. Kubilius rappresenta una figura chiave per l’Europa, che deve affrontare sfide di sicurezza interne ed esterne, ma permangono dubbi sulla reale autonomia che gli sarà concessa dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Nonostante la creazione del commissario alla Difesa, l’UE non ha ancora definito le competenze legislative e finanziarie del ruolo, sollevando interrogativi sulla sua capacità di affrontare concretamente le questioni di sicurezza.
_su Foglio_
*Confermato.* Il CEO di Rheinmetall, Armin Papperger, ha avuto il suo contratto prolungato di altri cinque anni dal consiglio di sorveglianza, consolidando la sua leadership fino alla fine degli anni ’20, mentre il gruppo si espande grazie alla crescente domanda di armamenti seguita all’invasione russa dell’Ucraina. Rheinmetall prevede di raggiungere un fatturato annuo record di oltre 10 miliardi di euro e un portafoglio ordini di circa 60 miliardi di euro entro la fine dell’anno, riflettendo un significativo aumento delle vendite. A contribuire al risultato la joint venture conclusa con l’azienda italiana di difesa Leonardo per la costruzione dei carri armati principali Panther KF 51, uno sviluppo interno di Rheinmetall. Il consiglio ha inoltre deciso di espandere il proprio comitato esecutivo, nominando Rene Gansauge, capo della divisione armi e munizioni, come nuovo Chief Operation Officer per guidare l’operatività aziendale e migliorare i processi di produzione e organizzazione. L’elevata domanda di munizioni per artiglieria in Europa e Ucraina, nonché i numerosi ordini nei settori dei carri armati e della contraerea, fanno aumentare le vendite.
_Roman Tyborski su Handelsblatt_
*Sondaggio.* Un sondaggio commissionato da Greenpeace Italia e condotto da Swg rivela che la maggioranza degli italiani è contraria all’aumento della spesa militare, sia nazionale che europea, e sostiene l’introduzione di tasse sugli extraprofitti dell’industria bellica. Mentre il governo italiano conferma l’intenzione di incrementare il budget della difesa per raggiungere l’obiettivo NATO del 2% del PIL, solo il 23% degli italiani è d’accordo con questa direzione. La ricerca evidenzia una discrepanza tra la volontà popolare e le decisioni politiche, con Greenpeace e altri gruppi che chiedono una riduzione delle spese militari a favore di investimenti in settori come la salute e l’ambiente, sottolineando una “lacuna democratica” sul tema degli investimenti militari.
_Luca Liverani su Avvenire_
*Accordo.* Il gruppo Leonardo, sotto la guida di Roberto Cingolani, ha stipulato un contratto decennale con Bristow, un’azienda di trasporto aereo per il settore energetico offshore e per enti governativi. L’accordo prevede servizi di supporto e addestramento per gli elicotteri AW139 e AW189.
_su Corriere della Sera_
*Volo verticale.* Leonardo e Bristow hanno siglato accordi a lungo termine per potenziare il supporto e la formazione relativi alla flotta mondiale di elicotteri AW139 e AW189. Questa collaborazione mira a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore del volo verticale.
_su Italia Oggi_
*Bristow compra.* Bristow ha scelto di acquistare altri quattro elicotteri Leonardo AW189 per il trasporto offshore di petrolio e gas e ha annunciato il potenziamento delle proprie capacità di formazione e assistenza, compreso l’acquisto di un simulatore di volo completo di livello D per la sede di Aberdeen. L’azienda si è inoltre assicurata un pacchetto di assistenza completo per la sua flotta di AW139 e AW189, che comprende accordi di power-by-the-hour e un contratto di assistenza globale alla flotta per gestire le prestazioni, l’inventario, l’addestramento e i sistemi di monitoraggio dello stato di salute e dell’utilizzo. Queste aggiunte alla flotta e i miglioramenti del supporto fanno parte del piano strategico di Bristow per migliorare la capacità operativa e soddisfare le esigenze dei servizi energetici offshore e dei servizi governativi, con i nuovi AW189 che dovrebbero entrare in servizio tra il 2025 e il 2026.
_su VERTICALMAG.COM_
*Manutenzione.* La multinazionale Leonardo sta espandendo la sua rete operativa con la creazione della prima base di manutenzione per elicotteri nel sud Italia, situata a Brindisi, che sarà operativa nell’estate 2025 e servirà a supportare le Forze Armate e i Corpi dello Stato nella manutenzione di una flotta di 150 aeromobili in modernizzazione. Questa nuova base permetterà una migliore distribuzione dei carichi di lavoro e offrirà servizi di eccellenza grazie a risorse e infrastrutture innovative, con un hangar che potrà ospitare fino a 7 elicotteri contemporaneamente per manutenzioni e ispezioni. Oltre a migliorare l’efficienza del supporto alle flotte governative, l’espansione a Brindisi porterà benefici occupazionali e includerà l’installazione di un impianto fotovoltaico, in linea con i principi di sostenibilità del Gruppo, e la base si inserirà nella rete globale di Leonardo per fornire assistenza tecnica e manutenzione lungo tutto il ciclo di vita degli aeromobili.
_Sud il su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia_
*Hub.* È stato inaugurato oggi il nuovo hub Edihamo presso la sede di Telespazio, con l’obiettivo di potenziare l’efficienza e la competitività delle pubbliche amministrazioni e delle piccole imprese attraverso l’uso delle nuove tecnologie, grazie al contributo di 31 partner e un finanziamento di 4,5 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il progetto vede la collaborazione delle Università abruzzesi, per l’apporto in materia di Intelligenza Artificiale, e di Telespazio, che fornirà i suoi avanzati droni.
_su Tgr Abruzzo RAI 3_
*Partenariato.* Edihamo è un’iniziativa che destina 4,5 milioni di euro per potenziare la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la cybersecurity in Abruzzo e Molise, offrendo contributi a fondo perduto fino al 100%. Il partenariato è costituito da 33 entità, tra cui spiccano Telespazio e le Università dell’Aquila, Chieti-Pescara e Teramo, assicurando un’elevata qualità dei servizi. Il progetto, guidato da Match 4.0, coinvolge un ampio spettro di attori, da istituzioni a imprese, garantendo un impatto significativo sul tessuto economico e tecnologico locale.
_su Centro_
*Intelligenti.* Il progetto Edihamo, finanziato con 4,5 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira a supportare la digitalizzazione delle PMI in Abruzzo e Molise, offrendo servizi avanzati per promuovere l’adozione di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e l’High-Performance Computing. Nonostante l’Italia sia sotto la media UE con solo il 40% delle PMI a un livello base di digitalizzazione, iniziative come Edihamo cercano di colmare questo divario, specialmente nelle regioni meno infrastrutturate. Durante l’inaugurazione presso il Centro Spaziale Piero Fanti di Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), sono stati evidenziati il ruolo dei partner e i servizi disponibili, con l’obiettivo di rafforzare la competitività e l’innovazione tecnologica delle imprese locali.
_su Centro_
*Bambini.* Cinquantadue bambini di Chieti hanno partecipato a un’esperienza educativa con Italia Brilla – Costellazione Leonardo, un progetto di inclusione sociale e educativa promosso da Leonardo, azienda leader nel settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, per sviluppare competenze in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Durante la visita al Global Cybersec Center di Leonardo a Chieti, i bambini hanno scoperto le tecnologie di cyber security e hanno partecipato a laboratori scientifici interattivi, come Astrokids e Segnali nello Spazio, per stimolare interesse e apprendimento nelle discipline scientifiche. La giornata si è conclusa con attività pratiche sulla sostenibilità e l’esplorazione del cosmo, rafforzando l’obiettivo di ispirare le giovani generazioni verso carriere scientifiche e tecnologiche.
_su Centro Chieti Lanciano Vasto_
*Airbus.* Airbus Helicopters ha ottenuto ordini per 59 elicotteri in soli due giorni, tra cui 12 Caracal H225M per il Ministero della Difesa olandese e 19 Airbus H135 per l’Aviazione Reale Canadese. I Paesi Bassi hanno scelto il Caracal H225M dopo un’attenta valutazione, preferendolo al Black Hawk di Sikorsky, e prevedono di utilizzarlo principalmente per le forze speciali, con consegne a partire dal 2030. Global Medical Response (GMR) ha ordinato 28 elicotteri per espandere la sua flotta medica aerea, portando la sua flotta Airbus a quasi 200 unità. Infine, l’Aviazione Reale Canadese utilizzerà gli H135 bimotore per la formazione dei piloti, segnando il primo uso di elicotteri Airbus da parte dell’esercito canadese, con consegne previste a partire dal 2026.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Legno nello spazio.* Un team di ricercatori giapponesi ha lanciato il primo modello di satellite con componenti in legno, utilizzando il magnolia per la sua leggerezza e resistenza, con l’obiettivo di testarne la fattibilità nello spazio. Il satellite, chiamato LignoSat, è stato inviato in orbita dalla Stazione Spaziale Internazionale e sarà monitorato per sei mesi per valutare la sua reazione alle condizioni spaziali prima di disintegrarsi nell’atmosfera terrestre. Questo esperimento potrebbe aprire la strada a nuovi usi del legno nello spazio e fa parte di una visione più ampia che include la crescita e l’utilizzo del legno su altri pianeti, come Marte.
_Hisako Ueno su New York Times International Edition_
*Difficoltà.* Le start-up tedesche del settore giornalistico, tra cui l’importante società Rivada Space, stanno affrontando gravi difficoltà finanziarie a causa della mancanza di capitale di rischio e di contratti governativi. Nonostante contratti per oltre 13 miliardi di dollari e investitori famosi come Peter Thiel, Rivada Space è alle prese con ritardi nei pagamenti degli stipendi e pagamenti insufficienti ai fornitori. L’intera industria spaziale tedesca ed europea soffre di problemi analoghi e gli esperti dubitano che Rivada Space sia in grado di realizzare in tempo la costellazione di satelliti prevista, mettendo a rischio le licenze per frequenze importanti.
_Thomas Jahn su Handelsblatt_
*Indra sfrutta il boom.* In un contesto di tensioni geopolitiche e con il possibile ritorno al potere di Donald Trump, si prevede un aumento dei bilanci per la difesa degli Stati Uniti, che potrebbe avvantaggiare le aziende del settore a livello mondiale, comprese quelle spagnole che, pur avendo una scarsa presenza negli Stati Uniti, potrebbero essere positivamente influenzate dalla domanda globale. Indra, leader spagnolo nel settore della difesa, cerca di svolgere un ruolo di primo piano nei principali progetti europei e di espandere in modo significativo la propria presenza negli Stati Uniti, dove si è recentemente aggiudicata un contratto da 225 milioni di dollari per il rinnovo del sistema di comunicazione terra-aria del Paese. La strategia di Indra è quella di aumentare il proprio fatturato negli Stati Uniti, approfittando della politica di Trump che impone ai membri della NATO di aumentare il proprio budget per la difesa al 3% del PIL.
_su Expansión_
*Scorta.* Il governo australiano ha annunciato un investimento di 6 miliardi di euro in missili a lungo raggio dagli Stati Uniti, come parte di una strategia di difesa per trasformare l’Australia in un “isola del porcospino” armata per prevenire minacce esterne. Il ministro della difesa Patrick Conroy ha evidenziato l’importanza delle capacità missilistiche e di difesa aerea alla luce dell’incertezza strategica nell’Indo-Pacifico, con i missili SM-2 IIIC e SM-6 che saranno integrati nelle future fregate di classe Hunter e nei cacciatorpediniere di classe Hobart. La spesa per la difesa australiana è prevista aumentare significativamente, raggiungendo i 100 miliardi di euro annui nel prossimo decennio, in risposta alla percezione di una crescente minaccia militare dalla Cina nella regione.
_Filippo Merli su Italia Oggi_
*Nucleare.* Il Governo italiano sta puntando fortemente sull’energia da fusione nucleare come fonte sicura e pulita per il futuro energetico del paese, con eventi recenti come l’incontro del gruppo di lavoro sulla fusione al G7 e l’evento inaugurale del Gruppo mondiale per l’energia da fusione a Roma. Sotto la guida del Mase, è stata lanciata una piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile e si sta lavorando a una bozza di legge per fornire un quadro normativo al settore. Grandi aziende italiane, come Eni, Enel, Leonardo e Ansaldo, sono attivamente coinvolte nello sviluppo della fusione nucleare, con investimenti significativi e partecipazione a progetti internazionali come Iter, dimostrando l’impegno del paese a diventare un hub internazionale nel settore dell’energia nucleare.
_su Sole 24 Ore_
*Rinnovabili.* Enel, il maggiore produttore mondiale di energia rinnovabile, riconosce il ruolo cruciale del nucleare per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2050, con il CEO Flavio Cattaneo che sostiene l’uso di reattori nucleari di nuova generazione e la ricerca sulla fusione nucleare. La strategia di Enel è in linea con la visione del governo italiano di una transizione energetica sostenibile e pragmatica, che include lo sviluppo di tecnologie nucleari avanzate e la collaborazione con aziende come Leonardo e Ansaldo per la ricerca in questo settore. Nonostante la crescita dei risultati finanziari di Enel grazie alle rinnovabili, con un Ebitda di 17,4 miliardi di euro e un utile netto di 5,8 miliardi, l’azienda conferma l’importanza del nucleare per una transizione energetica completa e per ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia.
_Giovanni Pons su Repubblica_
*Nucleare moderno.* Enel, guidata da Flavio Cattaneo, ha annunciato la formazione di una nuova società con Leonardo e Ansaldo per esplorare la fattibilità di reattori nucleari di piccola taglia (SMR) di terza generazione e tecnologie avanzate (AMR), come parte di un progetto per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre i costi energetici. Nonostante le sfide passate con la tecnologia nucleare di terza generazione, come i ritardi e i costi eccessivi in progetti come quello di Flamanville e in Slovacchia, Enel guarda a esempi positivi in Asia e considera gli SMR come una soluzione matura e modulare per avviare una transizione tecnologica. Il manager sottolinea l’importanza del supporto governativo per il nucleare attraverso il risk-sharing e il de-risking, e menziona l’interesse di Enel nella fusione nucleare, investendo in start-up innovative come TAE, nonostante la tecnologia sia ancora in fase di maturazione.
_su Messaggero_
*Hub digitale.* Nova Connect è un’iniziativa volta a creare un hub digitale e fisico a Genova per stimolare la crescita delle startup innovative, migliorando la connessione tra startup, PMI, grandi imprese come Leonardo e talenti. Sostenuto da enti locali e privati, l’obiettivo è di sfruttare le potenzialità della città, come le infrastrutture digitali e la qualità della vita, per generare benessere sociale e impatto positivo sul territorio. Il progetto è stato lanciato con un evento che ha coinvolto attori chiave dell’ecosistema, evidenziando l’importanza di sviluppare il settore innovativo e le opportunità legate alle tecnologie avanzate presenti a Genova.
_Fabrizio Cerignale su Repubblica Genova_
*Cyber.* Il decreto Propostc C introduce modifiche all’articolo 629 sui reati cyber, con l’obiettivo di rafforzare le misure contro i dossieraggi informatici e le violazioni di banche dati sensibili, nonostante le tensioni politiche e le resistenze di alcune agenzie governative. Tra le novità proposte, vi è la revisione del reato di estorsione telematica, con particolare attenzione all’intrusione abusiva nei sistemi informatici, e la possibilità di utilizzare intercettazioni in indagini su cyber reati, equiparandoli a mafia e terrorismo per facilitare lo scambio di informazioni tra Procure. L’avvocato Roberto De Vita sottolinea la necessità di migliorare la prevenzione e la difesa dei dati sensibili, evidenziando la mancanza di un monitoraggio capillare automatizzato degli accessi alle banche dati che potrebbe prevenire le violazioni.
_Marco Grasso su Il Fatto Quotidiano_
*Cultura cyber.* La recente inchiesta sulla violazione di banche dati istituzionali ha evidenziato la necessità di rafforzare la cultura della cybersicurezza, minacciata da reati che erodono la fiducia nel mercato digitale. La legislazione europea, inclusi il Cybersecurity Act e la Direttiva NIS2, mira a stabilire un quadro normativo per aumentare la sicurezza e la resilienza nel cyberspazio, imponendo obblighi specifici a imprese e organizzazioni che erogano servizi critici. È essenziale sviluppare un approccio interdisciplinare alla sicurezza informatica che integri aspetti tecnologici, organizzativi e giuridici, promuovendo un cambiamento culturale che vada oltre le sole misure normative.
_Giusella Finocchiaro su Sole 24 Ore_
*Libro.* Il giornalista Paolo Graldi, ex direttore del Messaggero e noto inviato speciale, ha pubblicato postumo il libro “Le cose che restano”, in cui ventuno personalità italiane dello spettacolo, della cultura e dello sport raccontano la loro vita. Il libro è stato presentato alla Libreria Eli con ospiti come Enrico Vanzina, Helga Cossu – giornalista di SkyTg24 e manager della Fondazione Leonardo – e Giulio Maira, e include interviste a figure come Renzo Arbore, Mogol e altri, esplorando il loro impatto e lascito culturale. I ritratti contenuti nel libro riflettono il desiderio di queste personalità di lasciare un’eredità di insegnamenti alle nuove generazioni, attraversando quasi un secolo di storia italiana.
_Tiziana Panettieri su Messaggero Cronaca di Roma_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Vola Wall Street.* La vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali statunitensi ha provocato un’ondata di ottimismo sui mercati finanziari americani, con Wall Street e il dollaro che hanno registrato forti guadagni, mentre le azioni europee e i bond hanno subito perdite. Le aspettative di una politica economica favorevole alle imprese e di una possibile inflazione hanno spinto gli investitori verso gli asset statunitensi, con un particolare interesse per le grandi banche e le aziende come Tesla. Al contrario, le Borse europee, compresa Piazza Affari, hanno registrato cali, con l’aumento dello spread e la possibilità di nuovi dazi all’importazione che potrebbero influenzare negativamente l’economia dell’area euro.
_Maximilian Cellino su Sole 24 Ore_
*Cosa cambia.* Il presidente Donald Trump prevede di implementare una politica economica basata su dazi elevati e tagli fiscali, che potrebbe causare un’esplosione dell’inflazione e un aumento del debito pubblico degli Stati Uniti fino a 14 mila miliardi di dollari. Le sue proposte includono la riduzione delle tasse sul reddito d’impresa fino al 15% e benefici fiscali per i cittadini, ma senza tagli specifici di spesa per bilanciare le minori entrate. Inoltre, Trump intende aumentare i dazi sulle importazioni, con tariffe particolarmente elevate per la Cina, e gestire l’immigrazione in modo da non danneggiare settori chiave dell’economia, nonostante le promesse di espulsione di lavoratori stranieri non documentati.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Guerra commerciale.* Bruxelles è preoccupata che Donald Trump possa favorire governi europei amici come quelli di Meloni e Orban con accordi bilaterali, rischiando di frammentare l’unità europea. Macron e Scholz hanno sottolineato l’importanza dell’unità e della coordinazione europea per affrontare le sfide poste da Trump, inclusa una potenziale guerra commerciale. Un vertice europeo a Budapest discuterà la strategia comune, mentre si teme che Orban possa sorprendere con un collegamento diretto con Trump, evidenziando le tensioni e le divisioni all’interno dell’UE.
_Marco Bresolin su Stampa_
*Nessuno sconto.* L’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti rappresenta una notizia negativa per l’Europa, secondo l’economista Carlo Cottarelli, che prevede un aumento dei dazi e una politica protezionistica che penalizzerà la crescita europea. Cottarelli sottolinea che l’Europa dovrà affrontare costi aggiuntivi, specialmente nel settore della difesa, dove si richiederà un maggiore investimento di risorse, sia finanziarie che umane. Inoltre, l’agenda ambientale subirà un duro colpo con Trump che promuove attivamente l’estrazione di combustibili fossili, riducendo gli incentivi per l’Europa a perseguire la transizione verso l’energia verde.
_Claudia Marin su Giorno – Carlino – Nazione_
*Industria in ripresa.* L’industria italiana prevede una ripresa nel 2025 nonostante una perdita di 20 miliardi di euro nei ricavi nel 2023, con una crescita stimata dei ricavi industriali sia in termini correnti che costanti. L’incertezza sui dazi, soprattutto con gli Stati Uniti, potrebbe influenzare negativamente il commercio, con l’Italia e la Germania tra i più esposti a possibili nuove tariffe. Settori come moda, auto e costruzioni sono tra i più colpiti, mentre si prevede una crescita dell’export e un miglioramento dei consumi e degli investimenti nei prossimi anni, con un Ebitda medio dell’industria che ha raggiunto livelli record nel 2023.
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_
*Contratto statali ok.* Il nuovo contratto per i 193.851 dipendenti statali di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici prevede aumenti medi di 165,85 euro lordi al mese, con arretrati di circa 850 euro, dopo quattro mesi di negoziati. La preintesa, ancora soggetta a controlli di rito, è stata firmata da alcuni sindacati, ma non da CGIL e UIL, e introduce novità come il riconoscimento dei buoni pasto anche in smart working e la possibilità di sperimentare la settimana lavorativa a quattro giorni. L’accordo mira a modernizzare e rendere più flessibile la Pubblica Amministrazione, con un incremento complessivo dei salari previsto intorno al 16% in tre anni e già si guarda alle trattative per il triennio 2025/27.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Irpef.* Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo sostiene il concordato preventivo biennale, che mira a incrementare le entrate fiscali per finanziare la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per il ceto medio. Tuttavia, all’interno della maggioranza si sollevano dubbi sull’efficacia di questa misura, dato che le risorse attualmente recuperate ammontano a 1,3 miliardi, insufficienti per un taglio significativo dell’IRPEF. Nel frattempo, i partiti della maggioranza propongono emendamenti al decreto fiscale, tra cui la Lega che spinge per la proroga del taglio del canone Rai e il senatore Claudio Lotito che propone una nuova rottamazione delle cartelle fiscali, con il governo che attende di decidere l’uso finale delle risorse del concordato nella legge di bilancio.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_
*Rivolta sociale.* Maurizio Landini, leader della CGIL, ha invocato una “rivolta sociale” contro la manovra del governo italiano, suscitando forti reazioni di critica dal centrodestra che lo accusa di irresponsabilità e incitamento alla rivolta. La CGIL critica la nuova legge di bilancio per la sua mancanza di una politica industriale coerente e per l’accelerazione del declino economico dell’Italia, evidenziando la crisi in settori chiave come l’automotive, il tessile e l’acciaio. Landini sostiene la necessità di cambiamenti radicali, tra cui la creazione di un fondo sovrano europeo e una Agenzia nazionale per lo sviluppo, per affrontare la crisi industriale profonda e la trasformazione digitale e verde, con uno sciopero generale annunciato come inizio di una mobilitazione più ampia.
_Francesca Vecchio su Stampa_
*Irresponsabile.* Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, critica il segretario della CGIL, Maurizio Landini, per la sua chiamata a una rivolta sociale, sostenendo che il Paese può procedere senza l’astio e l’irresponsabilità di Landini e che il governo ha già dato risposte concrete ai lavoratori con il taglio del cuneo fiscale. Freni suggerisce che le proteste di Landini potrebbero avere motivazioni politiche e invita il sindacato a un confronto costruttivo, sottolineando che il governo è aperto al dialogo e che ogni modifica alla manovra deve mantenere invariati i saldi. Nonostante l’attuale rallentamento di PIL e occupazione, il governo ritiene che l’economia non sia in cattive condizioni, grazie alle recenti misure fiscali e sostiene che l’aumento dei salari dipenda dalla crescita della produttività, mentre promette tolleranza zero verso l’evasione fiscale.
_Enrico Marro su Corriere della Sera_
*Cresce il Sud.* Il Mezzogiorno d’Italia ha registrato una crescita economica superiore al resto del paese nel periodo post-pandemico, grazie alle misure di stimolo economico e ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma si trova di fronte alla sfida di un calo demografico significativo. Secondo la Banca d’Italia, tra il 2023 e il 2043, si prevede una contrazione della popolazione residente del 4,3% a livello nazionale, con un calo particolarmente marcato nel Mezzogiorno (-11,9%), che influenzerà negativamente la crescita economica. Il rapporto evidenzia inoltre che, nonostante un rallentamento del PIL nei primi sei mesi dell’anno, il settore dei servizi ha mostrato una maggiore espansione, ma l’avanzamento dei lavori delle gare PNRR è stato lento, con ritardi significativi, soprattutto nel Sud.
_su Sole 24 Ore_
*Investimento.* Amazon Web Services (AWS) prevede di investire 1,2 miliardi di euro per sviluppare nuovi data center nell’area di Milano, aggiungendosi ai 2 miliardi già destinati alla Lombardia, con un impatto stimato di 5.500 posti di lavoro diretti e indiretti. AWS ha richiesto al governo italiano di accedere a procedure speciali per accelerare l’iter amministrativo, in virtù del decreto Asset strategici del 2023, che facilita investimenti esteri di grande entità. In parallelo, si lavora alla regolamentazione del settore con l’introduzione di un codice Ateco specifico per i data center, che potrebbe portare a una normativa dedicata e a un fast track per gli investimenti nel settore.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Non lascio.* Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, ha negato le voci di sue possibili dimissioni, sottolineando il suo impegno nel piano di crescita dell’azienda in vista dei risultati finanziari del terzo trimestre e dell’udienza riguardante la vendita della rete a Kkr. La settimana per Tim sarà cruciale con la presentazione dei conti trimestrali, che sono attesi per mostrare segnali di crescita, e l’udienza a Milano sul ricorso di Vivendi contro la procedura di vendita della rete. Labriola ha espresso preoccupazione per il futuro del settore delle telecomunicazioni, evidenziando la necessità di riforme urgenti per affrontare questioni come i costi dell’energia e la concorrenza degli Over-The-Top (OTT) providers.
_Alberto Mapelli su Mf_
*Cinesi sotto esame.* Il governo italiano ha riaperto il dossier su Pirelli, avviando un procedimento amministrativo contro China National Tire & Rubber Corp (CNRC) per una possibile violazione delle prescrizioni imposte dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 16 giugno 2023, che mirano a proteggere la tecnologia e l’autonomia di Pirelli. CNRC, che detiene il 37% di Pirelli, sostiene di aver rispettato le prescrizioni e si dichiara fiducioso di poter chiarire la propria posizione nel corso del procedimento, che si concluderà entro 120 giorni. Nel frattempo, l’azionariato italiano di Pirelli si è rafforzato con movimenti strategici da parte di Camfin e altri investitori italiani, suggerendo un possibile futuro riassetto azionario.
_Federico Rosa su Corriere della Sera_
*Poste boom.* Matteo Del Fante, CEO di Poste Italiane, ha annunciato risultati record per i primi nove mesi dell’anno, con ricavi saliti a 9,2 miliardi di euro, grazie soprattutto alla crescita dell’e-commerce che ha visto l’azienda diventare leader in Italia nella consegna di pacchi. Nonostante l’incertezza sul collocamento di una quota da parte del Ministero dell’Economia, Poste Italiane ha confermato la distribuzione di un acconto sulla cedola di 427 milioni di euro, pari a 33 centesimi per azione. Del Fante si mostra ottimista per il futuro, evidenziando la forza delle tendenze commerciali e il progetto Polis, volto a trasformare gli uffici postali in punti di riferimento territoriali per diversi servizi.
_Giuliana Ferraino su Corriere della Sera_
*Vertice di pace.* Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti e il CEO di Lufthansa Carsten Spohr si incontreranno entro domenica per risolvere le tensioni e salvare l’accordo di acquisizione di Ita Airways. Dopo disaccordi emersi lunedì, si sta lavorando per superare le incomprensioni, con il presidente di Ita Antonino Turicchi che funge da mediatore principale. Sebbene alcuni ostacoli siano stati superati, restano questioni da risolvere, con gli avvocati impegnati in verifiche legali, mentre l’UE attende i documenti finali sull’accordo, con una possibile estensione del termine a novembre.
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_
*Crescere.* Volotea, la compagnia aerea spagnola, sta considerando una quotazione in borsa (IPO) per espandere la sua presenza in Europa, dopo aver superato la crisi del Covid-19 e prevede di chiudere il 2024 con 70 milioni di passeggeri. L’Italia è il terzo mercato più importante per Volotea, che ha otto basi nel paese e ha mostrato interesse per gli slot dell’aeroporto di Milano-Linate, ma si è ritirata dopo che la preferenza è stata data a easyJet dall’Antitrust europeo. La compagnia guarda ora ad altre opportunità di consolidamento, come la possibile privatizzazione di Tap Airways, e continua a crescere con progetti come l’accordo azionario con Aegean Airlines e la collaborazione commerciale con Lufthansa, pur gestendo i debiti residui dalla pandemia e dalla crisi energetica del 2022.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Innovare.* Il Gruppo Bracco, guidato da Diana Bracco, ha inaugurato il nuovo stabilimento Hexagon a Plan-les-Ouates, in Svizzera, con un investimento di oltre 80 milioni di euro, destinato a triplicare la produzione di agenti di contrasto a ultrasuoni basati su microbolle. Questo investimento rafforza l’impegno del gruppo nell’innovazione e nella ricerca, che rappresenta il 10% del loro fatturato, e sottolinea l’importanza degli Stati Uniti e della Cina come mercati chiave, con la Cina che mostra la crescita più rapida. La strategia di crescita del Gruppo Bracco si basa sull’investimento in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e mantenere una forte presenza internazionale, nonostante le sfide geopolitiche, e di continuare a rappresentare l’eccellenza del made in Italy nel settore farmaceutico avanzato.
_Cristina Casadei su Sole 24 Ore_
*Profitti record.* UniCredit ha registrato profitti record nei primi nove mesi, con aspettative di utili netti superiori ai 9 miliardi di euro entro fine anno, nonostante le preoccupazioni per una potenziale guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa. L’amministratore delegato Andrea Orcel ha enfatizzato che qualsiasi operazione con Commerzbank dovrà migliorare i ritorni per gli investitori, mentre la CEO di Commerzbank, Bettina Orlopp, ha ribadito la strategia indipendente della banca tedesca senza offerte ricevute. UniCredit mostra solidità con un CET1 ratio stabile e una riduzione dei costi, mentre gestisce un portafoglio di 42 miliardi di debito pubblico italiano e Commerzbank prepara un buyback di 600 milioni di euro, nonostante un calo degli utili nell’ultimo trimestre.
_Giuliano Balestreri su Stampa_
*Utili e Opa.* Banco Bpm ha annunciato un utile di 1,69 miliardi di euro e ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) su Anima Holding a 6,2 euro per azione, condizionata al raggiungimento di una soglia del 66,67% del capitale e all’applicazione del “Danish compromise” che permette agevolazioni contabili per le banche. L’offerta valuta Anima con un premio rispetto al prezzo di mercato, ma alcuni analisti la considerano non troppo generosa; i principali azionisti di Anima, tra cui Poste Italiane, Fsi e Caltagirone, dovranno decidere se aderire all’Opa. Banco Bpm, guidato da Giuseppe Castagna, ha inoltre comunicato risultati finanziari molto positivi per i primi nove mesi dell’anno, con un aumento degli utili del 79,8% e la distribuzione di un acconto sul dividendo di 600 milioni di euro.
_Sara Bennewitz su Repubblica_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Europa spaventata.* La rielezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti ha suscitato preoccupazione in Europa, con leader europei che si impegnano a collaborare con lui nonostante le minacce di ridurre l’assistenza militare all’Ucraina, ritirare il sostegno agli alleati della Nato e imporre dazi fino al 20% sulle importazioni europee. Le capitali europee temono che Trump possa costringere l’Ucraina a un accordo che favorirebbe la Russia, mentre i diplomatici europei sottolineano la necessità di unità tra gli stati membri dell’UE per affrontare la politica “America First” di Trump. I leader dell’UE discuteranno le risposte alla presidenza di Trump in un vertice, mentre alcuni politici europei esprimono congratulazioni e la volontà di rafforzare i legami transatlantici, nonostante le preoccupazioni espresse da altri.
_Guy Chazan su Financial Times_
*Mandato potente.* Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali USA, battendo la rivale Kamala Harris anche nel voto popolare e promettendo di fermare le guerre. La sua vittoria è stata descritta come un mandato potente e senza precedenti, con un movimento di supporto descritto come il più grande di tutti i tempi. Il procuratore speciale Jack Smith ha iniziato trattative per concludere le indagini penali contro Trump, mentre la stampa liberale prevede una presidenza ancora più estrema e radicale nel suo secondo mandato.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Cambio gli Usa.* Donald Trump ha vinto un secondo mandato come presidente degli Stati Uniti, otto anni dopo il primo, e ha già delineato piani ambiziosi per il suo ritorno, tra cui circa 300 decreti per cambiare il paese. Le sue politiche includono una forte repressione dell’immigrazione con promesse di deportazioni di massa, il rilancio delle perforazioni di petrolio e gas per combattere l’inflazione e una potenziale ripresa degli Accordi di Abramo in Medio Oriente. Trump affronta anche sfide legali e questioni di politica estera, come la guerra in Ucraina e le relazioni con la Cina, mentre il paese si interroga sulle implicazioni di un governo che potrebbe inclinare verso uno stile autoritario.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica_
*Genio da proteggere.* Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e innovatore dietro Tesla e SpaceX, è diventato un alleato chiave per Donald Trump, contribuendo significativamente alla sua campagna con il suo ingente seguito sui social media e le sue azioni spregiudicate. Musk ha espresso il desiderio di riformare radicalmente l’amministrazione federale, simboleggiato da un fotomontaggio di lui con un lavandino nello Studio Ovale, e ha già ottenuto benefici significativi grazie ai suoi contratti miliardari con il governo USA. Tuttavia, sorgono dubbi sui potenziali conflitti di interesse e sulle vere intenzioni di Musk, che potrebbe mirare a un ruolo politico più ampio, mentre Trump deve valutare fino a che punto assecondare un alleato così potente e ingombrante.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Guerra e pace.* Il giornalista Giuseppe SanJna analizza le sfide che il neopresidente USA Donald Trump dovrà affrontare per risolvere i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, evidenziando la complessità delle situazioni e le possibili strategie, tra cui accettare le condizioni di Putin per l’Ucraina e rilanciare le trattative con i sauditi per il Medio Oriente. Trump si trova di fronte a scenari difficili, con l’Europa che non sembra in grado di sostituire gli USA come tutore dell’Ucraina e il rischio di un Medio Oriente più instabile, mentre deve gestire le relazioni con alleati e avversari in un contesto internazionale molto cambiato rispetto al 2017. Le decisioni di Trump potrebbero includere il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, e una posizione più dura contro l’Iran, ma dovrà navigare tra nuove alleanze geopolitiche e le pressioni interne ed esterne, con l’Iran meno isolato grazie ai Brics e le relazioni con i sauditi complicate dagli attacchi israeliani a Gaza.
_Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera_
*Senato.* I repubblicani hanno ottenuto la maggioranza al Senato e sono in lizza per mantenere il controllo della Camera dei Rappresentanti, segnando un importante successo politico nelle elezioni americane. La conquista del Senato è iniziata con la vittoria dell’ex Governatore repubblicano Jim Justice in West Virginia, seguita da altre vittorie chiave in Ohio e Montana, con il GOP che potrebbe incrementare i suoi seggi oltre i 52 già sicuri. Nonostante non possano raggiungere una supermaggioranza al Senato, i repubblicani godono di un vantaggio nel sistema di check-and-balance americano, con Donald Trump che può contare su un Congresso e una Corte Suprema a lui favorevoli per attuare la sua agenda politica.
_Flores _su Repubblica_
*La squadra.* Il presidente eletto Donald Trump sta considerando per la sua prossima amministrazione figure fedeli come Mike Pompeo per Segretario di Stato e Robert Kennedy Jr. come zar della Sanità, con un focus sulla lealtà come criterio chiave nella selezione dei collaboratori. Brooke Rollins, leader del think tank Afpi e già collaboratrice alla Casa Bianca, è una delle candidate principali per il ruolo di capo dello staff, mentre altri nomi come Marco Rubio e Robert O’Brien sono considerati per posizioni di alto livello. La famiglia Trump continuerà ad avere un ruolo influente, con Lara Trump prevista per rimanere attiva nel partito repubblicano, mentre si valutano candidati per ruoli sensibili come il segretario al Tesoro e l’Attorney General, con John Paulson come possibile scelta per il Tesoro.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Cremlino silente.* Il Cremlino ha mantenuto una posizione cauta e circospetta in seguito alla vittoria di Donald Trump nelle elezioni statunitensi, senza l’entusiasmo pubblico mostrato nel 2016, e ha espresso giudizi basati sulle azioni concrete piuttosto che sulle promesse. Nonostante la prudenza ufficiale, ci sono segnali di un cauto ottimismo in Russia, con alcune figure di spicco che sperano in un miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti e una possibile svolta nella politica verso Kiev. L’ambasciatore russo in Italia ha persino ipotizzato che Giorgia Meloni potrebbe incontrare Putin per costruire ponti futuri, nonostante ciò sia considerato fantapolitica, mentre la presentazione delle credenziali da parte dell’ambasciatrice italiana a Putin segnala un primo passo verso il disgelo.
_Rosalba Castelletti su Repubblica_
*Zelensky.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si congratula con Donald Trump per la sua vittoria elettorale, esprimendo la speranza di collaborare per una pace giusta, nonostante in Ucraina vi sia il timore che l’amministrazione Trump possa indebolire il sostegno degli USA, lasciando il paese vulnerabile di fronte all’aggressione russa. Alcuni politici e diplomatici ucraini cercano di rimanere ottimisti, ricordando il supporto militare fornito dagli USA in passato, ma la preoccupazione generale è che senza un forte sostegno americano, l’Europa non possa contrastare efficacemente le ambizioni russe. Le dichiarazioni di Trump suggeriscono una possibile dottrina che prevede un cessate il fuoco immediato e la cessione delle regioni occupate a Putin, lasciando la garanzia di pace a carico dei paesi europei, il che alimenta l’ansia in Ucraina e nei paesi vicini sulla loro sicurezza.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Netanyahu.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è congratulato con Donald Trump per il suo “ritorno storico” alla Casa Bianca, vedendo in questo evento una garanzia per la sopravvivenza politica di Israele e una possibilità di rafforzare ulteriormente l’alleanza tra Israele e gli Stati Uniti. Netanyahu ha approfittato del periodo elettorale americano per licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant, una mossa che gli permetterà di avere le mani libere sulla politica riguardante l’Iran e di compattare la sua maggioranza. Tuttavia, l’incertezza rimane sulle future politiche mediorientali di Trump, con Netanyahu che spera in un sostegno incondizionato ma è consapevole della natura imprevedibile del presidente americano, il quale ha espresso il desiderio di fermare le guerre.
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Svanisce la bugia.* Il testo analizza le conseguenze della vittoria di Trump sul Vicino Oriente, sottolineando che la politica israeliana, sotto il governo di Netanyahu, non riconosce limiti e sfrutta un periodo di transizione per intensificare le azioni militari a Gaza e in Libano. Viene messa in discussione la fattibilità della soluzione a due stati per Israele e Palestina, prevedendo che l’approccio di Trump porterà alla fine di questa ipotesi. Infine, si evidenzia un cambiamento nel panorama internazionale, dove la forza diventa il principale criterio di giudizio e l’America, sotto Trump, perseguirà i propri interessi senza riguardo per le norme internazionali o le alleanze, con un focus particolare sull’intangibilità dell’alleanza con Israele.
_Domenico Quirico su Stampa_
*Crisi a Berlino.* Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, esprimendo la perdita di fiducia e annunciando la fine della coalizione “semaforo” tra socialdemocratici, verdi e liberali. Scholz ha convocato una conferenza stampa delineando il percorso dei prossimi mesi, prevedendo di chiedere la fiducia il 15 gennaio e, in caso di esito negativo, di indire nuove elezioni entro fine marzo. La crisi di governo segue un periodo di tensione politica, con Lindner che ha rifiutato di rimuovere il freno del debito e il ritiro dei ministri liberali, portando a un governo di minoranza SPD-Verdi.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Poli spaccati.* La Casa Bianca, con la vittoria di Trump, ha creato tensioni all’interno dei poli politici italiani, con Salvini che esprimeva apertamente il suo sostegno per Trump a differenza di altri alleati di governo. Meloni, pur avendo avuto buoni rapporti con l’amministrazione Biden, si è congratulata con Trump e ha discusso la coordinazione su questioni geopolitiche ed economiche, segnalando la necessità di adattarsi alle sue politiche. La vittoria di Trump impone all’Italia di prepararsi a possibili cambiamenti nelle relazioni transatlantiche e nelle politiche commerciali, con Meloni e Salvini che devono navigare tra le responsabilità di governo e le loro affinità ideologiche con il presidente americano.
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Svolta anche per noi.* Matteo Salvini, leader della Lega, esprime soddisfazione per la vittoria di Trump, che considera positiva per l’Italia e l’Europa, preannunciando un viaggio negli USA per rafforzare i rapporti bilaterali e sottolineando la condivisione di politiche su tasse, confini e burocrazia. Salvini critica la gestione dei conflitti globali e delle politiche economiche sotto Biden, confidando in un miglioramento con Trump, e difende i decreti sicurezza del governo italiano dalle critiche di alcuni magistrati, evidenziando tensioni istituzionali. Infine, Salvini discute le proposte della Lega per migliorare la manovra finanziaria, ribadisce la necessità di difendere i confini nazionali come dovere costituzionale e annuncia prossimi congressi della Lega per rafforzare l’unità e la visione del partito.
_Fabio Rubini su Libero Quotidiano_
*L’unica sponda.* L’ex premier italiano Matteo Renzi sottolinea l’importanza di proporre soluzioni concrete piuttosto che limitarsi alla protesta, in riferimento alla vittoria di Trump e alle lezioni che le sinistre europee dovrebbero trarre. Renzi prevede che Giorgia Meloni sarà la principale alleata europea di Trump e critica la sinistra per non aver saputo offrire una narrativa convincente e alternativa, concentrandosi troppo sull’ideologia e meno sui contenuti pratici. Infine, Renzi invita l’Europa a prendere maggiori responsabilità in politica estera e a concentrarsi su crescita e innovazione, piuttosto che su slogan e burocrazia.
_Francesco Gottardi su Foglio_
*Istituzionale.* Il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Fabio Pinelli, ha inviato una mail ai consiglieri per chiarire la natura istituzionale del suo incontro con il premier Giorgia Meloni, suscitando però ulteriori dubbi, soprattutto da parte del Presidente della Repubblica. Nonostante la spiegazione di Pinelli, alcuni consiglieri del CSM hanno espresso il desiderio di un dibattito in plenum per discutere la protezione dei magistrati dagli attacchi politici, mentre il CSM si prepara a valutare un documento che difenda l’autonomia dei giudici. La situazione ha evidenziato tensioni tra il CSM e il governo, con una battaglia interna al CSM sulla difesa dell’indipendenza della magistratura e sulla coesione dei suoi membri.
_Giovanni Bianconi su Corriere della Sera_
*Test.* Durante un interrogatorio, Angelo Abbadessa ha spiegato che l’uso del nome del presidente del Senato in una prova della piattaforma Beyond era solo un test casuale e non un dossieraggio, sottolineando che Beyond aggregava dati da fonti legali e che il colore rosso, arancione o verde indicava il rischio reputazionale di una persona. Massimiliano Camponovo, socio di Samuele Calamucci e agli arresti domiciliari, ha negato accessi abusivi a banche dati statali e ha espresso timori di ritorsioni da parte di un gruppo influente da Londra. I due principali indagati, Carmine Gallo e Samuele Calamucci, sono coinvolti in un’indagine che tocca vari ambienti, inclusi i servizi segreti, con Camponovo che afferma di non aver mai avuto contatti diretti ma solo tramite Calamucci.
_Cesare Giuzzi su Corriere della Sera_
*No spartizione.* Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha evidenziato l’importanza del pluralismo e dell’innovazione nel servizio pubblico, opponendosi alla spartizione politica della Rai e sottolineando la necessità di adottare il nuovo regolamento UE per la libertà dei media. L’Usigrai ha espresso sostegno alle parole di Mattarella, mentre la presidente della Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha ribadito l’urgenza di una riforma che garantisca risorse stabili e ridefinisca il servizio pubblico nell’era digitale. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha lodato il Media Freedom Act come una conquista per le democrazie, mentre l’AD della Rai, Giampaolo Rossi, ha richiamato l’importanza di non indebolire il servizio pubblico di fronte alla concorrenza globale e alle restrizioni normative.
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_
*Prove di intesa.* I dirigenti delle principali emittenti italiane, compresa Gina Nieri di Mediaset, si sono riuniti agli Stati generali del servizio pubblico organizzati dal M5S per discutere le sfide del settore e trovare un accordo sulla presidenza della Rai, con l’obiettivo di superare le divisioni che ostacolano il funzionamento del consiglio di amministrazione. La partecipazione è stata motivata dalla volontà del centrodestra di assicurare la nomina di Simona Agnes alla presidenza della Rai, cercando il sostegno necessario per raggiungere il quorum in Vigilanza. Durante l’evento, si è discusso anche della necessità di unire le forze contro la concorrenza delle piattaforme digitali, con un accenno alla possibile modifica delle regole sulla pubblicità che potrebbe danneggiare Mediaset.
_Giovanna Vitale su Repubblica_
*Libra.* Il ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, ha criticato l’invasione di campo della magistratura nelle decisioni politiche, sollecitando i giudici a fare un passo indietro, posizione respinta dal presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, che difende l’esercizio della giurisdizione dei magistrati. La nave Libra è in rotta verso l’Albania con 8 migranti a bordo, dopo che i giudici di Palermo hanno sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti, sollevando dubbi sulla sicurezza dei Paesi di provenienza e sottoponendo la questione alla Corte di Giustizia europea. Il conflitto tra governo e magistratura si inserisce nel contesto di una possibile riforma per la separazione delle carriere dei magistrati, mentre il ministro Nordio osserva che l’opinione pubblica è meno influenzata dalle inchieste giudiziarie rispetto al passato.
_Ilaria Sacchettoni su Corriere della Sera_
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