Revisione catastale Meloni: “Non alzeremo le tasse”. Il governo incassa l’ok al Psb

Il Psb, destinato a Bruxelles, rappresenta una tappa cruciale per le politiche economiche del governo

capo del governoLa recente proposta di rivalutazione catastale degli immobili che hanno usufruito del superbonus ha scatenato un acceso dibattito politico in Italia, con forti reazioni sia all’interno che all’esterno della maggioranza. La proposta, avanzata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha generato preoccupazioni per un possibile aumento delle tasse sugli immobili, spingendo alcuni partiti della maggioranza a prendere le distanze.Questo aggiornamento, infatti, potrebbe avere conseguenze sul calcolo dell’Imu e altre imposte relative agli immobili, in quanto ne rivedrebbe il valore catastale. Tuttavia, l’esecutivo insiste nel chiarire che non vi sarà un aggravio fiscale indiscriminato sulla casa.

La Lega e Forza Italia al contrattacco

La Lega, di cui Giorgetti è un esponente, ha cercato di minimizzare i timori, sottolineando che non ci sarà alcuna “stangata” sulle case. Tuttavia, Forza Italia è stata più netta, erigendosi a difesa della proprietà immobiliare e avvertendo di non toccare “le case degli italiani”. Questo riflette una linea dura del partito guidato da Antonio Tajani, che punta a salvaguardare l’elettorato preoccupato da possibili aumenti fiscali sugli immobili.

Meloni interviene: “Non alziamo le tasse”

Nel mezzo delle polemiche, la premier Giorgia Meloni è intervenuta con un video su Facebook per smentire categoricamente qualsiasi intenzione del governo di aumentare le tasse. “Leggo dichiarazioni fantasiose”, ha detto, ribadendo che il suo governo ha come obiettivo la riduzione delle imposte, non il loro aumento. Ha poi accusato i precedenti governi di sinistra di essere responsabili di politiche fiscali che gravavano sui cittadini, mentre il suo esecutivo sostiene famiglie e imprese.

Le accuse dell’opposizione: Schlein attacca

Dall’altro lato del dibattito, la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato aspramente Meloni, accusandola di mentire al Paese. Durante una dichiarazione di voto sul ddl lavoro, Schlein ha citato il Documento Programmatico di Bilancio (Psb) per dimostrare l’intenzione del governo di introdurre nuove tasse, facendo riferimento all'”allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina”. Ha ricordato la promessa elettorale di Meloni di ridurre le accise e ha sottolineato che la realtà sarebbe ben diversa da quanto affermato dalla premier.

L’ok della maggioranza al Psb

Nel frattempo la risoluzione di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio (Psb) ha superato l’esame del Parlamento italiano, passando prima dalla Camera e poi dal Senato. Il documento, destinato a Bruxelles, rappresenta una tappa cruciale per le politiche economiche del governo. Con l’approvazione del testo unitario della maggioranza, sono stati respinti i cinque documenti alternativi presentati dall’opposizione.

Approvazione alla Camera

Alla Camera dei Deputati, il Psb è stato approvato con 183 voti favorevoli, 118 contrari e 2 astensioni, senza divisioni nella coalizione di governo. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, presente durante il voto, aveva già dichiarato il suo sostegno esclusivo alla risoluzione unitaria del centrodestra, rigettando le proposte di Pd, Azione, Italia Viva, Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle.

Via libera al Senato: Freni chiarisce sulla casa

Successivamente, il Senato ha confermato l’approvazione con 95 voti a favore, 66 contrari e 4 astensioni, rigettando anche tre emendamenti presentati da Pd e Italia Viva. In Senato, è stato il sottosegretario all’Economia Federico Freni a rappresentare il governo, smentendo le voci su un possibile aumento delle tasse sulla casa. Freni ha precisato che “nessuno prospetta alcuna tassa sulla casa”, citando direttamente il testo del Psb, che considera la casa un bene sacro per il centrodestra.

 

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