Sam Bankman-Fried, il fallimento del guru delle criptovalute: il crack di Ftx

Sam Bankman-Fried è stato a lungo considerato l’enfant prodige delle criptovalute finchè non ha perso tutto. Il crollo del suo patrimonio netto è stato del 94% in un giorno

 

di Emilia Morelli

Sam Bankman-Fried è stato a lungo considerato l’enfant prodige delle criptovalute, 30 anni, fondatore e Ceo di Ftx una delle maggiori società per lo scambio di valute digitali. A cambiare radicalmente prospettiva è arrivata la bancarotta di Ftx,  che ha costretto l’ad a dimettersi nel pieno di uno scandalo mentre gli investitori lamentano di essere stati truffati.

Il crollo del patrimonio netto di Sam Bankman- Fried è stato del 94% in un solo giorno, secondo il Bloomberg Billionairs Index si tratta del più grande calo nella storia dell’indice.

Nato a in California il giovane imprenditore si laurea in fisica e matematica all’MIT nel 2014 e nella sua carriera si è occupato prima di scambi di fondi d’investimento per poi passare al trading di criptovalute nel 2017. Il giovane diviene ben presto, a scapito del suo aspetto da studente universitario trasandato, un vero e proprio guru della finanza.

Sessantesimo nella lista dei miliardari del mondo di Forbes, founder nel 2017 di Alameda Research, società di trading focalizzata sulle valute digitali, si stima che Sam avesse un patrimonio che ha raggiunto un picco di 26,5 miliardi di dollari. Peraltro, in più occasioni SBM si è precipitato a prestare soccorso ad aziende crypto in difficoltà.  In particolare ha offerto in diverse occasioni liquidità ad aziende che si sono trovate in difficoltà dopo il crollo da 60 miliardi di dollari della stablecoin Terra USD.

Il suo successo è imputabile principalmente a una vera e propria forma di arbitraggio crittografico che gli ha consentito di acquistare criptovalute ad un prezzo più basso e rivenderle su un’altra borsa ad un prezzo maggiore. Per fare queste operazioni Bankman-Fried ha utilizzato la società Alameda Research, come provider di liquidità per Ftx. Mantenendo il conteggio dei dipendenti basso rispetto alla concorrenza e aprendo un negozio a Hong Kong per motivi normativi prima di trasferirsi alle Bahamas, Ftx è cresciuto a un ritmo inaudito. Tutto questo fino al crollo.

I sospetti hanno cominciato a divenire reali quando gli investitori di Ftx hanno cominciato a ritirare tutti i soldi, si ritiene che il giovane imprenditore abbia usato i soldi dei clienti non per investirli, ma per tappare i buchi delle perdite sui suoi stessi investimenti. E ha perso tutto.

La massiccia crisi di liquidità che ha colpito la piattaforma ha dissuaso anche i player più grandi del settore, tra cui Binance stessa, dall’intervenire per salvare FTX e mitigare l’impatto sul settore delle criptovalute. Negli ultimi giorni Bankman-Fried avrebbe lavorato disperatamente per recuperare i 6-8 miliardi di dollari necessari per evitare il fallimento, mentre la Securities and Exchange Commission statunitense espandeva la sua indagine nell’azienda. Intanto le autorità hanno iniziato a muoversi, anche a dispetto del vuoto legislativo attorno alle crypto.

Sam Bankman-Fried ha commentato la sua vicenda in un Tweet: “Ho fatto una cazzata e avrei dovuto fare di meglio”.

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