Snobbata dalla Ue, la Turchia ora vuole entrare nei Brics e ha già presentato domanda ufficiale

La richiesta di Ankara potrebbe essere discussa nel corso del vertice che l’organizzazione ha in agenda dal 22 al 24 ottobre a Kazan in Russia

Snobbata da Bruxelles che otto anni fa ha congelato ogni trattativa per il suo ingresso nella Ue, la Turchia si è ora rivolta ai Brics, il rampantissimo club internazionale che riunisce dal 2009 i paesi dalle cosiddette economie emergenti, di cui fanno parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Lo scrive il sito Bloomberg, aggiungendo che la domanda ufficiale è già stata presentata e potrebbe essere discussa nel corso del vertice che l’organizzazione ha in agenda dal 22 al 24 ottobre a Kazan in Russia.

L’obiettivo di Ankara è quello di allargare la propria influenza geopolitica in una visione multipolare che vada oltre le economie sviluppate, che appaiono in questo momento fortemente in declino. La Turchia, che è un membro chiave della Nato, nonostante la guerra in Ucraina, ha sempre mantenuto legami con la Russia, mostrando di sapere negoziare con Mosca e con Kiev. E’ stato grazie all’amministrazione Erdogan, ad esempio,  che i due paesi belligeranti nel 2022 hanno siglato  l’accordo sul grano, e oggi Ankara continua a lavorare per assicurare libertà di navigazione nel Mar Nero.

Oltre alla Turchia aspirano all’ingresso nei Brics, anche Malesia, Thailandia e Azerbaigian. Il club propone un’alternativa a istituzioni dominate dall’Occidente, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. I nuovi membri possono infatti potenzialmente ottenere accesso ai finanziamenti tramite la sua banca di sviluppo e ampliare le loro relazioni politiche e commerciali. Il partito di Erdogan, Giustizia e Sviluppo, accusa da tempo i paesi sviluppati occidentali di ostacolare le aspirazioni turche per un’industria della difesa autosufficiente e un’economia forte. Il presidente inoltre ha ripetutamente chiesto una revisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per ampliare i suoi cinque membri permanenti e ha espresso interesse nella Shanghai Cooperation Organization, istituita da Russia e Cina”.

“Non dobbiamo scegliere tra l’Unione Europea e la Shanghai Cooperation Organization come alcuni sostengono”, ha detto Erdogan. “Al contrario, dobbiamo sviluppare le nostre relazioni con entrambe queste e altre organizzazioni su una base win-win”. L’espansione dei Brics è stata in gran parte guidata dalla Cina, che sta cercando di aumentare la sua influenza globale corteggiando paesi tradizionalmente alleati con gli Stati Uniti.