L’indagine segnala un leggero aumento della propensione al voto per i referendum, passando dal 55% di luglio al 57% di ottobre
Un recente sondaggio condotto dall’Istituto demoscopico Noto, riportato da La Repubblica, ha evidenziato una crescente opposizione degli italiani all’autonomia differenziata. Il 48% del campione è favorevole all’abrogazione della legge, con un aumento del 3% rispetto ai dati di luglio. La maggioranza degli intervistati ha dichiarato che voterebbe “sì” al referendum per abrogare la normativa.
Ostilità per area geografica e partiti
L’opposizione è particolarmente forte al Centro (57%) e al Sud (66%), mentre al Nord il sostegno all’autonomia è più diffuso, con il 47% dei cittadini favorevoli. A livello di partiti, i sostenitori di Forza Italia mostrano una maggioranza di contrari (56%), e persino tra gli elettori di Fratelli d’Italia nel Meridione il dissenso è significativo. Gli elettori del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle si oppongono in larga maggioranza, con il 80% e il 76% di “no” rispettivamente.
Cittadinanza e preferenze per Ius Soli e Ius Scholae
Oltre al referendum sull’autonomia differenziata, il sondaggio ha affrontato anche la questione della cittadinanza. Gli italiani sembrano preferire soluzioni come lo Ius Soli (52%) e lo Ius Scholae (54%), piuttosto che la proposta referendaria di ridurre il requisito di residenza da 10 a 5 anni per richiedere la cittadinanza.
Affluenza al voto in aumento
Infine, l’indagine segnala un leggero aumento della propensione al voto per i referendum, passando dal 55% di luglio al 57% di ottobre, segno di un interesse crescente per questi temi tra la popolazione.
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