A 50 anni da quel drammatico attentato il presidente della Repubblica commemora le vittime
“Cinquant’anni fa la strategia terroristica che mirava a destabilizzare la Repubblica colpì il treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, seminando morte e dolore.Era un convoglio diretto in Germania, affollato di viaggiatori, molti dei quali migranti che tornavano al lavoro. Undici passeggeri morirono nell’incendio che seguì l’esplosione. La dodicesima vittima fu un ferroviere, Silver Sirotti, medaglia d’oro al valor civile per il suo eroismo: perse la vita salvandone molte altre”. Lo ha ricordato oggi con grande commozione il presidente Sergio Mattarella
“La sua generosità, unita a un grande coraggio, costituisce una testimonianza imperitura di quei valori di umanità e solidarietà, che gli assassini e i loro complici volevano sradicare.Nel giorno dell’anniversario rinnoviamo i sentimenti di vicinanza e condivisione della Repubblica ai familiari delle vittime e ai tanti feriti”, ha detto ricordando che quella strage è parte significativa “nella catena sanguinosa della stagione stragista dell’estrema destra italiana” e che da essa ” emerge la matrice neofascista, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione e dalle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2, pur se i procedimenti giudiziari non hanno portato alla espressa condanna di responsabili”.
“La società italiana e le sue Istituzioni – ha concluso il presidente- seppero respingere quell’attacco alla convivenza civile grazie alla forza e alla coesione dell’unità della comunità nazionale, fondata sui principi della nostra Costituzione”.
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