Secondo il ministro britannico per i rapporti con l’Europa la cooperazione tra Regno Unito e Unione Europea sarà più strutturata, con una condivisione dell’intelligence più profonda e relazioni bilaterali rafforzate
Nick Thomas-Symonds, 44 anni, è l’uomo scelto da Keir Starmer per riconnettere il Regno Unito all’Europa. Come sottosegretario agli Esteri e “Minister for the Constitution and European Union Relations”, il suo compito principale è ricucire le complicate relazioni post Brexit e iniziare un riavvicinamento tra i due blocchi. In questa veste, ha già visitato Bruxelles due volte e ha avviato un dialogo con il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic.
La Nuova Attitudine del Regno Unito su Sicurezza e Immigrazione
Thomas-Symonds sottolinea che Londra sta cercando di far capire agli europei che l’atteggiamento britannico è cambiato. Una delle principali conseguenze della Brexit è stata la perdita di accesso a discussioni continue con gli alleati europei. Sulla sicurezza, Thomas-Symonds sostiene la necessità di un accordo strutturale per affrontare la minaccia russa. Per quanto riguarda l’immigrazione, il governo attuale ha abbandonato il piano di espulsioni in Ruanda e rispetterà sempre gli accordi internazionali sui diritti umani. La sfida comune è combattere le bande di trafficanti di esseri umani, e il Regno Unito sta creando un Border Security Command per collaborare con l’Europol.
La Cooperazione con l’Europa
Thomas-Symonds prevede che, con il Labour al potere, la cooperazione tra Regno Unito e Unione Europea sarà più strutturata, con una condivisione dell’intelligence più profonda e relazioni bilaterali rafforzate. Ha citato specificamente la Francia e l’Italia come partner fondamentali, non solo per affrontare l’immigrazione illegale, ma anche per progetti di difesa come il Gcap e il nuovo caccia Tempest.
Riduzione delle Barriere per i Servizi Finanziari
Molte capitali europee sono interessate a ridurre le barriere con la City di Londra per l’accesso ai servizi finanziari. Thomas-Symonds ha affermato che il Regno Unito cercherà il mutuo riconoscimento delle professioni e delle qualifiche con l’Ue, dato che l’economia britannica è composta per l’80% da servizi. Pur non rientrando nell’Ue, nel mercato unico o in un’unione doganale, l’obiettivo è minimizzare le barriere commerciali tra Regno Unito e Unione Europea.