Ucraina, dimissioni di massa dei ministri: probabile sia un’operazione per dissimulare le intenzioni del governo

Tra i dimissionari ci sono figure chiave come il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e le vicepremier Iryna Vereshchuk e Olha Stefanishyna, tutte protagoniste nel mantenere i contatti con l’Occidente durante questi anni di conflitto

Volodymyr Zelensky

In Ucraina, le recenti dimissioni di massa di diversi ministri e alti funzionari del governo di Volodymyr Zelensky hanno sorpreso l’Occidente, mentre all’interno del paese si parlava già da tempo di un possibile rimpasto. Tra i dimissionari ci sono figure chiave come il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e le vicepremier Iryna Vereshchuk e Olha Stefanishyna, tutte protagoniste nel mantenere i contatti con l’Occidente durante questi anni di conflitto.

Zelensky ha evidenziato l’importanza cruciale di questo autunno per l’Ucraina, sottolineando la necessità di nuove forze e di un rafforzamento del governo, anche sul piano della diplomazia internazionale. Sebbene alcuni di questi esponenti possano essere destinati a nuovi incarichi, come si ipotizza per Kuleba, potrebbe esserci un piano più complesso dietro queste mosse.

Alcuni analisti, come Nona Mikhelidze, suggeriscono che queste dimissioni potrebbero essere parte di una strategia per distogliere l’attenzione internazionale da altre operazioni, sia militari che diplomatiche, che Kiev sta portando avanti, mantenendo così un certo grado di segretezza sulle reali intenzioni del governo.

In un contesto più ampio, nonostante un calo di popolarità rispetto ai primi mesi del conflitto, Zelensky continua a mantenere una stretta presa sul potere, circondato da fidati consiglieri come Andriy Yermak e Mykhailo Podolyak. Questo rimpasto potrebbe rafforzare ulteriormente la sua posizione, anche se dovrà affrontare le sfide poste dall’opinione pubblica e dalle elezioni future.

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