Disperato Zelensky, con un paese ormai svuotato, le diserzioni che si moltiplicano al fronte e l’inverno in arrivo, preme per usare i missili a lunga gittata americani e inglesi. Washington avrebbe già dato luce verde e Putin dice :: “se così sarà significherà che i Paesi Nato sono in guerra contro la Russia”,
Ora siamo davvero sull’orlo di una guerra. Una guerra feroce che si combatterà sul suolo europeo. La miccia è nelle mani degli Stati Uniti e di Joe Biden, un presidente comatoso, che fa rimpiangere ogni giorno che al suo posto non ci sia Donald Trump, che non avrebbe mai fatto esplodere l’inutile conflitto in Ucraina, iniziato per una questione di pochi chilometri quadrati di terra, fornendo il pretesto al dittatore russo Vladimir Putin di mettere l’Occidente in un angolo perché così è.
Non vogliamo la guerra, vogliamo la pace. Ma nessuno riempie le piazze per gridarlo a gran voce. Ci dicono che è sbagliato. Che così facendo ci consegneremmo nelle mani di Mosca.La Nato del norvegese Jens Stoltenberg (nomina numina) ha spento anche la voce del Papa, con la Ue completamente prona, fatta eccezione per l’Ungheria, e i singoli stati e i loro governi che sembrano tutti auspicare lo scontro epocale, che se ci sarà non sarà una passeggiata, ma ci lascerà tutti in pezzi in un mondo buio, distopico come quello che ci propinano i film di fantascienza.
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky chiede di poter usare con l’aiuto dei satelliti americani ed europei gli Atacms e Storm Shadow per colpire le linee di rifornimento dell’Armata putiniana in territorio russo. Si tratta dii missili made in Usa e in Uk che hanno un raggio di circa 250 chilometri.. Metterli in azioni modificherebbe completamente la portata del conflitto, tirandovi dentro la Nato con conseguenze inimmaginabili.
Washington, secondo quanto ha riferito il New York Times, avrebbe già dato luce verde e la reazione di Putin non si è fatta attendere. “L’uso dell’Ucraina di missili a lungo raggio occidentali contro di noi significherà che i Paesi Nato sono in guerra contro la Russia”, ha detto. Non è un cso che i segretari di stato americano e britannico sono stati insieme a Kiev e oggi rientreranno negli States dove il premier inglese Keir Rodney Starmer (che sarà lunedì a Roma per incontrare Giorgia Meloni) verrà ricevuto alla Casa Bianca da Biden.
Intanto Zelensky e anche noi dobbiamo fare i conti con i morti di questa guerra di cui non è mai stato fornito il numero ufficiale – un’intera generazione di giovani offerti in sacrificio al tritacarne di un insano conflitto- e con le diserzioni sempre più numerose. “I rinforzi sono scarsi ed esigui, e molti soldati sono stanchi e demoralizzati” ha rivelato la Cnn che qualche giorno fa ha intervistato comandanti e ufficiali dell’esercito ucraino, spiegando che la situazione è particolarmente grave sul fronte di Pokrovsk, importante snodo logistico ucraino nella regione di Donetsk, dove le fughe e le insubordinazioni “stanno diventando un problema diffuso, specie tra le nuove leve”, reclutate forzosamente sulla base di una nuova legge entrata in vigore la scorsa primavera. Ma il problema non è solo al fronte, l’Ucraina si sta svuotando con milioni dii persone che hanno trovato rifugio in Occidente…
Questo lo scenario. Dovremmo batterci con tutte le nostre forze per fermare l’America di Biden prima che sia troppo tardi. E invece… ce ne restiamo muti, attoniti e disorientati sopraffatti da una narrazione del mondo assolutamente distorta.
Ci hanno raccontato che i buoni sono schierati dalla parte di Kiev, che è il bene, contro Mosca che è il male… e che è come quando in Germania c’era Hitler e gli alleati si sono uniti e lo hanno sconfitto… Facendo leva sulle nostre emozioni, ci continuano a dire che il popolo ucraino combatte per la libertá… quando invece i giovani ucraini fuggono dal fronte e il popolo ucraino fugge dal paese.
Sembrano tutti avere smarrito la memoria e nessuno pare ricordare che ad accendere la scintilla della guerra dannosa e inutile in atto è stato l’assurdo braccio di ferro con Mosca cui Kiev, sostenuta dall’Occidente, ha dato il via. Un braccio di ferro che si è parossisticamente intensificato dopo l’ascesa al potere di Volodymyr Zelensky, attore comico, politico populista, fervente nazionalista, mosso dalla ambizione folle di entrare nella sfera della Nato e di ottenere la piena ammissione nella sia pure agonizzante Ue e dopo il mancato riconoscimento del referendum delle repubbliche secessioniste del Donbass, Donestsk e l Luhansk, desiderose di porsi sotto l’influenza russa. Una manciata di chilometri di terra…appartenuta a romani, genovesi, ottomani, russi e sovietici. Una questione di “celodurismo” geopolitico, alimentata dai produttori e venditori di armi, i soli che hanno paura dello spettro della pace.
Una falsa questione di sicurezza, alla quale fa appello la Nato dimenticandosi che la miope visione di Stoltenberg e dei suoi amici Nato ce l’ha sta scippando a caro prezzo, imbonendoci come ai tempi della Guerra Fredda quando americani e democristiani raccontavano alla gente che i sovietici mangiavano i bambini… e molti erano convinti che fosse davvero così..
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