Ue, 43.127 miliardi di cui 31.7 destinati al Sud: la più grande dotazione per fondi strutturali mai ricevuta

di Corinna Pindaro

Sono 43,127 miliardi quelli che arriveranno da Bruxelles, di cui 31, 7 sono destinati al mezzogiorno. Si tratta della maggior dotazione finanziaria per fondi strutturali mai ricevuta dell’Europa, con circa 10 miliardi in più dalla programmazione precedente.  “L’accordo di partenariato è la cornice di riferimento, con cinque obiettivi strategici e la programmazione finanziaria. È un atto che orienterà enormi investimenti. Si tratta di oltre 75 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale”, ha spiegato  la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna in occasione della firma dell’Accordo di Partenariato per la programmazione dei fondi europei di coesione 2021-2027 con la  commissaria europea per la Coesione Elisa Ferreira a Palazzo Chigi.

Nel dettaglio la Carfagna ha sottolineato: “Le risorse in arrivo da Bruxelles  saranno di 43,127 miliardi, che comprendono quelle del Fondo per la  transizione giusta (Jtf) e quelle della Cooperazione territoriale  europea (Cte), di cui 31,7 andranno al Mezzogiorno. A queste vanno aggiunte le risorse nazionali di oltre 32 miliardi di euro, anche queste aumentate di circa il 6%. Escludendo la quota riservata alla Cte, alle regioni più sviluppate andranno 23,882 miliardi, a quelle in transizione 3,612 miliardi e a quelle meno sviluppate 46,575 miliardi. Sono fondi complementari a quelli del Pnrr e del Fondo nazionale di coesione”.

Ma non solo. ”Una delle novità più importanti  è certamente il Programma nazionale per la salute, con una dotazione di 625 milioni di euro per le regioni meridionali. Da segnalare anche il potenziamento del programma dedicato alle città metropolitane, che si estende anche alle città di medie dimensioni del Mezzogiorno, con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro. A ciò si aggiunge il Fondo per la transizione giusta, che si concentrerà in due aree del Mezzogiorno: Taranto e Sulcis Iglesiente. Tra le novità anche gli interventi a supporto delle amministrazioni locali, soprattutto nelle aree più fragili. Affidiamo all’Agenzia per la coesione territoriali poteri di supporto per gli enti locali che dovessero risultare inadempienti, estendendo dunque il metodo Pnrr anche ai fondi di coesione”, ha concluso la ministra.

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