L’Unione Europea ha annunciato un pacchetto di aiuti da 7,4 miliardi di euro e l’impegno di migliorare i propri rapporti con l’Egitto, come parte di un nuovo accordo per arginare i flussi migratori verso l’Europa siglato oggi durante la visita al Cairo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dei leader di Belgio, Italia, Austria, Cipro e Grecia.
Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi, riferisce l’emittente araba al Jazeerah, ha incontrato separatamente von der Leyen e gli altri esponenti europei prima della cerimonia della firma.
Il pacchetto di aiuti, riferisce l’emittente qatarina, comprende sia sovvenzioni che prestiti per i prossimi tre anni, con l’Ue che afferma che sta trasformando le sue relazioni con il paese più popoloso del mondo arabo in un “partenariato strategico”.
Il finanziamento proposto comprende 5 miliardi di euro (5,45 miliardi di dollari) in prestiti agevolati e 1,8 miliardi di euro di investimenti, secondo una sintesi del piano pubblicata dall’Ue. Ulteriori 600 milioni di euro (654 milioni di dollari) verrebbero forniti in sovvenzioni, inclusi 200 milioni di euro (218 milioni di dollari) per la gestione delle questioni legate alla migrazione.
L’ufficio di El-Sisi intanto ha affermato in una nota che l’accordo con l’Ue mira a realizzare “un salto significativo nella cooperazione e nel coordinamento tra le due parti e a raggiungere interessi comuni”. L’incertezza economica dell’Egitto ha spinto molti egiziani, ricorda al Jazeerah, a migrare dalla nazione araba, con l’Europa interessata a frenare la migrazione dall’Egitto e da altre parti del Nord Africa. Ma i governi europei sono preoccupati per le conseguenze della crescente instabilità in Egitto, che sta lottando per aumentare la valuta estera e ha un’inflazione vicina ai massimi storici. All’inizio di questo mese, tuttavia, il Paese ha siglato un accordo record per gli investimenti degli Emirati e ha ampliato il suo programma di prestiti con il Fondo monetario internazionale (Fmi) svalutando drasticamente la sua valuta.
L’accordo di oggi arriva nel contesto delle crescenti preoccupazioni che l’imminente offensiva di terra di Israele contro Rafah, la città più meridionale di Gaza, possa costringere centinaia di migliaia di palestinesi a irrompere nella penisola egiziana del Sinai. La guerra israeliana a Gaza, giunta al suo sesto mese, ha spinto più di un milione di persone a Rafah. L’Egitto afferma che ci sono nove milioni di migranti, di cui circa 480.000 sono rifugiati e richiedenti asilo registrati presso l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Molti di questi migranti hanno avviato attività proprie, mentre altri lavorano nell’enorme economia informale come venditori ambulanti e addetti alle pulizie. E Cairo ha fatto capire di meritare un riconoscimento per aver in gran parte bloccato a partire dal 20016 l’immigrazione irregolare dalla sua costa settentrionale. Anche se di fatto non é proprio cosí. Gli egiziani che cercano di raggiungere Europa attraverso la Libia sono aumentati e negli ultimi mesi, le isole greche di Creta e Gavdos hanno assistito a un forte aumento degli arrivi di migranti – principalmente da Egitto, oltre che dal Bangladesh e dal Pakistan, cosa che sta sollevando preoccupazioni per quella che si sta cominciando a delineare come una nuova rotta per le traversate dei clandestini nel Mediterraneo.
Alla cerimonia di firma, che si è svolta al Palazzo Ittihadia al Cairo, hanno partecipato il primo ministro belga Alexander De Croo, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, il presidente cipriota Nikos Christodoulides, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.
El-Sisi e il primo ministro greco hanno firmato una dichiarazione congiunta per l’istituzione di un consiglio di cooperazione ad alto livello tra Egitto e Grecia.
Inoltre, Italia ed Egitto, rispettivamente rappresentati dalla Ministra egiziana per la Cooperazione Internazionale Rania Al-Mashat e dal Vice Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, hanno firmato un accordo sui programmi di assistenza tecnica per le zone industriali del mobile, della pelletteria e del marmo, un accordo sulla promozione dei diritti delle persone con disabilità e la loro integrazione nella società.
Un accordo di cooperazione nel campo dell’istruzione tecnica e della formazione professionale è stato firmato dal Ministro egiziano dell’Istruzione e dell’Istruzione Tecnica Reda Hegazy e dal Ministro italiano della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara.
Questi accordi e memorandum d’intesa, firmati a margine del vertice europeo-egiziano, rientrano nel quadro del sostegno, del rafforzamento e dello sviluppo della cooperazione tra l’Egitto e l’UE.
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