Gli argomenti delle conversazioni tra l’imprenditore americano e il presidente russo includerebbero temi di natura personale, affari e questioni geopolitiche
Elon Musk sarebbe in regolare contatto con Vladimir Putin da fine 2022, come riportato dal Wall Street Journal, che cita diverse fonti tra ex e attuali funzionari statunitensi, europei e russi. Gli argomenti delle conversazioni tra l’imprenditore americano e il presidente russo includerebbero temi di natura personale, affari e questioni geopolitiche. Secondo queste fonti, Putin avrebbe persino richiesto a Musk di limitare il servizio satellitare Starlink su Taiwan, favorendo così il presidente cinese Xi Jinping, che considera l’isola una provincia ribelle.
Musk, supporter di Trump e promotore di un’iniziativa controversa
Negli ultimi mesi, Musk si è dichiarato sostenitore di Donald Trump, al punto da aver lanciato una lotteria con premi giornalieri fino a un milione di dollari per chi firma una petizione a supporto dell’ex presidente, rivolta agli elettori della Pennsylvania. Musk è apparso in pubblico più volte al fianco di Trump, come a Butler, Pennsylvania, dove lo ha intervistato e condiviso il palco, ricordando anche un presunto attentato subito dall’ex presidente lo scorso 14 luglio. Musk avrebbe anche donato oltre 75 milioni di dollari alla campagna elettorale di Trump e espresso opinioni fortemente critiche su Kamala Harris, sostenendo teorie del complotto e divulgando notizie false su di lei.
Supporto russo ai ribelli Houthi nello Yemen
Le relazioni di Mosca con Musk non rappresentano l’unico aspetto delle operazioni russe nell’attuale panorama geopolitico. Secondo il Wall Street Journal, Putin avrebbe anche fornito coordinate satellitari ai ribelli Houthi in Yemen, aiutandoli a lanciare attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso. Queste informazioni sarebbero state trasmesse tramite contatti iraniani, e nello specifico, membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. L’assistenza russa avrebbe permesso agli Houthi di aumentare la propria influenza nella regione, destabilizzando ulteriormente una delle rotte marittime più strategiche per il commercio internazionale.
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